Nisida

Nisida

giovedì 18 novembre 2004

ALMOST BLUE


In questi giorni di immobilità forzata mi è capitato spesso di pensare alla cecità ed ecco puntuale il post di Almost che parla di Simone, il protagonista di Almost blue di Lucarelli, cieco dalla nascita, che descrive il suo mondo e i suoi colori.
Simone associa i suoni ai colori, bella l'intuizione di Lucarelli, che ha scritto un gran bel libro.
Forse per questo ce l'ho su con lui, perchè gli altri libri che ha scritto non si possono neppure paragonare. Sarà merito della musica, il suo libro ne è pervaso.
L'atmosfera dark viene resa attraverso i brani degli AC/DC e dei Nine Inch Nails.
Il jazz è il colore blu, Almost blue, che Simone preferisce nella versione di Chet Baker ed è anche il colore della voce di Grazia che odora di summertime.
Hell's Bells, le campane dell'inferno che risuonano nella testa dell'Iguana e Heresy dei NIN che restituiscono un'immagine da altoforno, colpi di maglio che schiacciano acqua, sembra quasi di vederne gli schizzi.


E scrivo di punk, ascoltando Pino che cammina cammina, struggente nella sua malinconia. Un contrasto stridente punk e Pino.
In fondo noi napoletani siamo malinconici, voglia di vivere e malinconia in una strana alternanza e commistione.
Per la morte siamo fatalisti... pienz' a salute e tira 'a campa'....








3 commenti:

  1. Gli Ac Dc con il filmine in mezzo. Band rock australiana dei primi anni '70 e oggi relegata a un normale gruppo intriso di heavy, rock, e non si più cosa.
    Invece una volta Gli Ac Dc erano geniali.
    I fratelli Angus e Malcom Young chitarristi, Phil Rudd alla batteria, Cliff Williams al basso, Bon Scott come cantante eccellente morto per crisi alcolica nel 1979.
    Era una band strana, coniò quello che era il rock'n roll blues hard, i loro concerti erano gremitissimi e avevano gli stessi spettatori giovanissimi di david Bowie del nord europa.
    Subirono la vendetta della chiesa cattolica bigotta che disse in giro che le loro frequenze registrate erano frequenze diaboliche peggiori dei Rolling Stones e di Stayrawy to heaven dei Led. Una infamia spaventosa.
    Una volta con un bravo ragazzo accanto guidai a modo mio e mi disse "Ecco eprchè guidi così, perchè ami gli Ac Dc" e qualche giorno dopo in un paesino dell'irpinia uno di quei giovanotti di paese dei primi anni 80 con capelli lunghi e il deserto attorno mi diceva "Non avrei mai creduto che uno come lei amasse gli Ac Dc".

    Publbicarono nel 1974 il primo 45: TNT.
    Poi il primo album l'anno successivo per l'europa con Powerage.
    Seguirono Dirty deeds don't dirty cheep, Whola lotta rosie, If you want blood, you've got it! (live) quindi Highway to hell in cui Bon Scott e la band rispondono alle accuse della chiesa europea.
    Bon morì appena ultimato il film a loro dedicato ( Let there be rock ) e arrivò un cantantebravissimo, Brian Jones e uscì Hell's bells, quidi For thouse about to rock. dopo di chè ne ho perso le tracce, ovviamente.

    Keerch

    Wynck

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  2. era Brian Johnson, quella voce infernale in falsetto graffiante.
    Il primo disco dopo la morte di Scott fu Back in black di cui ho un consumatissimo LP, a sua volta riversato in un'audiocassetta. Allora si usava cosi'.
    :-)

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  3. Signora Maestra si...ha ragione, era Brian Jhonson o come diavolo si scrive.
    L'album era Back in Black, copertina nera.
    I caratteri con cui era scritto erano quelli medievali Gotici. In mezzo c'era un fulmine a forma di S.

    I brani erano belissimi.
    Da hell's Bells ( che si suona in La minore sesta ) a Night's knife alonge.

    La mia età avanza, le sigarette, l'alcool e altro mi hanno divorato sempre più il cervello.
    Non connetto più benissimo con i ricordi.
    Si affollano, si accalcano, si confondono.

    Si.

    Keerch

    W

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