Nisida

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venerdì 7 gennaio 2005

MARLENE E IL PROFESSORE









Sto leggendo l'ultimo libro di Umberto Eco: La misteriosa fiamma della regina Loana.
Me lo hanno regalato a Natale; forse non l'avrei comprato perchè il Professore ultimamente mi ha non poco delusa.  










Ma sia perchè parla di fumetti dei suoi tempi, Flash Gordon e Mandrake e la Regina Loana e tanti altri, e canzoncine tipo "Se potessi avere mille lire al mese" e "Pippo non lo sa", sia perchè la storia è interessante, perché racconta di un uomo che a causa di una lesione cerebrale ha conservato solo la memoria “semantica”, sia perchè è ben illustrato e fa piacere a chi a quei tempi non c'era ancora (io), mi sta piacendo e in alcuni punti mi ha fatto divertire.
Un esempio è la versione in latino della famosa Lili' Marleen..... da morire. 



Duae umbrae nobis
una facta sunt,
infra laternam stabimus,
olim Lili Marleen 
olim Lili Marleen

6 commenti:

  1. Credo che Umberto Eco sia un uomo paragonabile a Tolkien per cultura storica e sapienza e il suo unico difetto, a differenza di Tolkien, è quella di essere un uomo di sinistra in Italia. Intendo politicamente perchè decisamente è un uomo moderno, così come lo era Tolkien ma, rispetto a Tolkien, ha avuto il grande handicap che per poter sopravvivere in Italia, facendo cultura, bisognava essere di sinistra e questa cosa l'ha un pò coinvolto fino a farlo convincere che di sinistra è anche lui e mi riferisco all' italica sinistra.

    Noi dobbiamo molto a Eco come uomo storico, essenzialmente semantico della storia ( cioè il vissuto di senso che ci portiamo dentro tutti anche inconsapevolmente) e nonostante sia essenzialmente uno studioso del linguaggio, noi dobbiamo a Eco ciò che ci ha trasmesso con i suoi "Il nome della Rosa" e "Il Pendolo di Focault" che sono i suoi migliori lavori in assoluto. Ci illumina in questi due romanzi di come siamo ciò che siamo senza saperlo, la religione, la Chiesa, la fantasia, il fraintendimento di frasi e di persone dovuta essenzialmente a una cattiva capacità, nostra, di comunicare senso e cioè che viviamo una semantica deviata ( la lista della lavandaia del Medioevo che smuove fantasie e omicidi internazionali in intrecci geniali tra storia e presente ne è un esempio straordinario).

    Capisco Eco che ha dovuto abbracciare una cultura di sinistra in Italia per vivere spaventadosi forse di essere magari paragonato a Julius Evola nelle sue letture della storia trasmesse a noi e quindi magari relegato come reazionario ( come Evola e Tolkien) ma questo lo ha limitato.
    Fu il primo in Italia a intervistare Adorno dopo la contestazione subita dagli studenti dell'uomo della Scuola di Francoforte e nonostante Adorno, con Habermas e Marcuse, sia stato il precursore della rivolta sessantottesca europea.
    Mi spiace che Eco non comprese allora, avrebbe fatto meglio, molto meglio ( Pasolini invece comprese benissimo) e oggi Eco non riesce più ad accattivare semanticamente senso anche se sa scrivere così bene che i suoi libri comunque si leggono con piacere.
    Ma anche nei blog si legge con piacere qualcuno, vero?...

    Keerch

    Wynck

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  2. l'aggio lietto stammatina nu bello flescegordòn

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  3. Mah sai... io su Eco ho opinioni contrastanti. Io ho sempre avuto l'impressione leggendo i suoi libri, che ci prendesse per il culo, ridendo allegramente alle nostre spalle.Questo per i romanzi ovviamente, perchè la saggistica è altra cosa.Dei suoi romanzi ho apprezzato Il nome della rosa, l'unico libro che ha avuto anche un ottimo film. Ho apprezzato anche l'opera su CD-ROM divisa per secolo a partire dal Cinquecento. Il Prof ha sempre strizzato un occhio all'informatica.Non sono d'accordo sull'analisi politica che ne fai.Io non lo vedo così orientato e bada che spesso ha preso le distanze dalle posizioni della sinistra.Oddio, sinistra... ma lo vedi chi è che oggi è sinistra?La mia sindaca, famosa per la sua intransigenza, old DC,  che ministra della P.I. ha censurato persino Lupo Alberto...De Mita, e non è necessario aggiungere altro...E via dicendo, i DC che diventano rose' e i rossi che scoloriscono come passati a candeggina.E pensare che c'è ancora gente che parla di comunisti... mah

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  4. Non ho detto che Eco è di sinistra, infatti, ma solo che "ha abbracciato di stare a sinistra" cosi' come un bravo calciatore di serie A come la Juve o il Milan va a giocare in una squadra come il Palermo o la Sampdoria o di B o C ricevendo più onori perchè...anche se bravo non lo facevano giocare nella Juve e nel Milan.

    (E' tornato quel simpaticone di Sifossifoco che s'è letto flèschgordòn...digli che io lieggeve 'e fantastichequatto...)

    Wynck

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  5. Eco gira i mercatini dei libri di Milano su una vecchia bicicletta nera,forse una Bianchi,passando da Cordusio a Diaz tirandosi dietro un fagotto di borse di plastica dove infila i libri contrattati e comprati.Poi se ne va,chissa' dove va.Fischietta allegro spedalando sul velocipede.Forse pensa alle sua Regina o forse a Guglielmo o rimastica il pendolo.Chi lo sa.Eco e' un bel vecchio ormai.Non pesca pesci,pesca libri.Libri fantastici.A lui della destra e della sinistra gli frega solo per svoltare con la sua Bianchi,che non ha le frecce.Grande uomo sto gran vecchio.A lui poi gli fa il solletico la critica letteraria.I blog poi li confonde con i fumetti.E torna spedalando in Cordusio."No,dottore,mai visto un fumetto Blog.Arrivederal,dottore".

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  6. Ho studiato con Eco. Però distinguo tra i libri di narrativa che scrive (non mi piacciono punto) e quelli di saggistica (mai stupidi, sempre utili). Trovo molto accattivante (a parte il prezzo, ma le foto...) quello sulla Bellezza. Mi sembra notevole davvero.

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