Nisida

Nisida

sabato 15 gennaio 2005

QUESTA SERA A TEATRO

'L'opera segreta" – trittico di Mario Martone e Enzo Moscato.
La struttura del trittico si articola in un film d'apertura, intitolato ''Caravaggio, l'ultimo tempo'', ispirato alle tele dell'ultimo periodo dell'artista, seguito dalla messa in scena di ''La citta' involontaria'', riscrittura di Enzo Moscato dell'omonimo racconto di Anna Maria Ortese, e di ''A ginestra e pontone'' tratto da Partitura, affidato all'interpretazione dello stesso Moscato.
 

Questa sera per me Mario Martone è morto…. Amen.
Lo commemoro ricordando i suoi lavori meritevoli: I dieci comandamenti di Raffaele Viviani e la regia del Don Giovanni di Mozart.
 



 L’operazione di questa sera, condotta in tandem con Enzo Moscato, risulta deludente sia per l’argomento trattato, parecchio superato, sia perché ricalca gli stili, ormai abbandonati, di certa sinistra intellettuale, autoassolutoria,  dei tempi che furono.
Viene fuori l’immagine di una città disperata, descritta dalla Ortese e da Leopardi, abbondantemente riveduta e corretta da Moscato.
Napoli non puo’ piu’ essere quella descritta. La Napoli dei Granili della Ortese non esiste piu’ e non si puo’ stravolgere così Leopardi, che ci è venuto a morire a Napoli.
Il poeta avrà passato la sera a rigirarsi nella tomba come un girarrosto.
Il lungo monologo finale di Moscato nelle vesti di Leopardi è risultato di una noia mortale, completamente decontestualizzato e solo l’educazione mi ha trattenuta dall’alzarmi durante lo spettacolo. Oltretutto non so neanche fischiare, ahime’.
E mi dispiace dire che la coppia in bicicletta Martone-Moscato non merita neanche il Grande Sput.
Sarebbe un immenso spreco.

16 commenti:

  1. BELLISSIMA Maria Pia di Vito. Complimenti! E peccato davvero per Martone. L'idea non era poi così malvagia. Ah Napoli! così bella così indescrivibile così martoriata...

    RispondiElimina
  2. Carissima Rien,grazie per la musica di oggi.Le avevo sentite su Radio 3 qualche mese fa,accendendo la radio troppo tardi per poterle registrare.Vorrei fare una modestissima pubblicità ad un Cd stupendo di Roberto De Simone intitolato "Li Turchi viaggiano",che tu conoscerai certamente:vi è la melodia dello jesce sole che si intreccia con la tradizionale "Suricillo".Approfitto del tuo sito meritatamente molto visitato,per far conoscere una briciola dell'enorme patrimonio della musica napoletana.Grazie ancora.

    RispondiElimina
  3. si lo conosco... è con il suo gruppo Media Aetas.. un piccolo gioiello.
    E' da tempo (e anche qui) che faccio pubblicità alla musica napoletana d'autore, differenziandola dalla robaccia che ascoltiamo spesso in tv che viene spacciata per musica napoletana. Per fare un esempio a caso: giggidalessio.
    Napoli è piena di musicisti di valore, ma veniamo spesso identificati con quella. Scusa lo sfogo ma questo per me è un brutto tasto. :-)

    RispondiElimina
  4. oddio mio! come è possibile che non abbia incrociato due napoletani come voi che la pensano come me in tutto questo tempo!

    lo spettacolo di Martone (Moscato è soltanto un'ombra che si aggira persa e vinta sul palco ahimé) l'ho definito il più brutto della stagione! Una marchetta al sprintendente e quella Napoli che si crogiola nelle oleografie da quattro soldi, e dove c'è sempre dietro l'angolo qualcuno pronto a speculare

    Riguardo a De Simone e Maria Pia De Vito, vorrei segnalarvi la pubblicazione di un cd meraviglioso: "Specula & Gemini", in cui il Maestro fa cantare Maria Pia come non le capiterà mai più nella vita!!

    RispondiElimina
  5. si, Maria Pia ne parla come di una fatica di Sisifo infatti.
    Ha dovuto cantare come se improvvisasse jazz e invece era tutto già scritto, ha detto.
    Ne ha parlato anche il corsera.
    Su Martone caliamo un pietoso velo, che sto ancora avvelenata.
    Dopo quel filmaccio, l'odore del sangue, dove ha trasformato la Ardant in un puttanone, non potevo aspettarmi nulla di meglio, lo so.
    E non ho avuto neanche la forza di fare una pernacchia a Moscato-Leopardi, pensa.
    :-)

    RispondiElimina
  6. il problema di Martone è che hanno gridato al genio quando aveva poco più di vent'anni. È difficile rimanere sulla cresta dell'onda quando non hai briciolo di creatività ma fai un film dalle sceneggiature degli altri (libri). Sull'Opera segreta poi, vorrei aggiungere che: 1) nella parte di Violante-Ortese c'è una sua ex che recita come un cane. Un'attricetta di una compagnia amatoriale avrebbe fatto molto meglio; 2) ha tagliato manco fosse un'inquisitore il bellissimo testo di Moscato, lasciando soltanto le parti più prettamente ortesiane; 3) Ha obbligato Moscato a recitare l'ultima parte tratta da Partitura e alla domanda di Enzo "e che ci azzecca?" ha risposto "lo fai e basta". Martone è un mafioso. Un arrogante presuntuoso che si nasconde dietro le spalle del potente di turno. Cordelli dalle pagine del corriere forse ha sbagliato chiamandolo "regista di regime"! Ha detto la verità, ma l'ha scritto prima della vera recensione allo spettacolo... questione di tatto! Ma Cordelli for ever!!

    RispondiElimina
  7. si è vero... la giovane attrice cagna l'avevo notata, ma non era quello il peggio. Il tutto era davvero desolante.
    Ma mi ha stupito pero' che Cordelli e anche Fofi e persino Tato Russo (cos' e pazz) se la siano presa esclusivamente con Martone. L'operazione era firmata da entrambi e poi anche Moscato negli anni precedenti ci ha afflitti con robe alquanto discutibili.
    Sono abbonata al Mercadante da 7 anni, quindi immagina quante ne ho dovute digerire. Poi da quando è diventato teatro Stabile, di male in peggio. La politica va a teatro.
    Mi si dirà che posso sempre disdire l'abbonamento, ma io finchè posso protesto. Mica ci sono solo pecoroni plaudenti.

    RispondiElimina
  8. che moscato abbia sfornato pessimi lavori negli ultimi anni sono stata (sic) l'unica a sottolinearlo e a scriverlo... a una mia stroncatura reagì così male che obbligo l'ufficio stampa a non affiggere nessuna recensione per par condicio (a volte i piccoli giornali fanno più paura dei grandi!). Moscato, però, ha prodotto un ottimo testo... ma quello andato in scena NON era il suo testo. Era un pessimo lavoro di taglia e cuci fatto da MArtone. non per niente lo spettacolo va in tournèe SENZA Moscato, sostituito da un attorucolo di Martone.
    Sul fallimento del Mercadante come Stabile sono la prima a dirlo. Ma attenzione: i politici (e la politica) in quel teatro dobbiamo sorbirceli perché PAGANO loro per ora). La Rummo è troppo furba per sbattere le porte in faccia ai potenti. Ma sono certa che lo farà non appena (e sarà presto) arriveranno i soldi dal Ministero. Tutte le produzioni dello Stabile hanno fatto "fetecchia". Sulla Medea (con una brava regista come Emma Dante e una pessima Iaia Forte) poi stendiamo un velo pietoso: mezzora di pausa al debutto tra il primo e secondo atto, mentre Iaia e Emma litigavano, e Tommaso (compagno di Iaia) voleva "picchiare" la regista.
    Fai bene a protestare e mantenere l'abbonamento. È un tuo diritto!!

    ps. domani sera debutta Elektra... che l'anno scorso non riuscirono a mandare in scena perché… mancavano i soldi!

    RispondiElimina
  9. quest'anno ben due opere ispirate a Sofocle: l'Elettra e l'Antigone.
    Non so se riusciro' a vederle entrambe, ho l'abbonamento normale.
    L'Antigone di Brecht mi lascia perplessa circa l'ambientazione che hanno scelto.
    Tra libri, musica, cinema e teatro la cultura costa un bel po'.
    Ma non mi sono mai pentita per i soldi spesi per queste cose, per i vestiti sì, spesso. :-)

    RispondiElimina
  10. ma non si può andare nude a teatro ;)

    RispondiElimina
  11. certo, nude no, ma non c'è bisogno di accendere un mutuo. :-)
    Per fortuna il pubblico del Mercadante è abbastanza sobrio.
    Io passo davanti all'Augusteo in un'apoteosi di visoni (pure se la serata è calda) con la mia giacchettina trapunta effetto matelasse' e mi sento tanto cenerentola in attesa della zucca.
    All'Augusteo ci si va per "comparire", mica per lo spettacolo.

    RispondiElimina
  12. eccome se li ho visti.
    Quelli del Diana poi sono pure tamarri !
    Mi è piaciuto invece Galleria Toledo, in occasione dello spettacolo su Chisciotte di Erri De Luca. Carino il locale, non molto grande e tutto scuro, anche se per raggiungerlo devi fare davvero un'ascesa al Calvario (Via Montecalvario appunto) e anche il pubblico non sembra malaccio.

    RispondiElimina
  13. cari amici,
    a proposito del lavoro di Mario Martone, non mi sento di condannare. E' chiaro che non è un lavoro ispirato, ma il teatro italiano è ormai quello che è. Evidentemente Mario si deve pagare qualche debito o un mutuo di casa. E ormai fa solo spettacoli d'occasione e per Teatri Stabili. Mi meraviglio di Ninnì Cutaia, uomo di grande intelligenza, il cui Mercadante ha prodotto lo spettacolo. Vorrei saperne i veri motivi.
    Enzo Moscato è l'ombra di stesso, anche dal punto di vista della recitazione. Assomiglia sempre più al povero Leo De Berardinis, spero che non abbia iniziato a drogarsi di una droga cattiva.
    Consiglio Peraltro di vedere gli altri spettacoli di Teatri Uniti, soprattutto "Santa Maria d'America" di Andrea Renzi con gli amici dell'Onorevole Teatro Casertano.

    RispondiElimina
  14. io gliel'ho detto a Cutaia, la sera stessa all'uscita dalla sala (siamo state le prime due persone ad uscire, anzi a fuggire e lui era la') che Martone era la parodia di se stesso con quel lavoro. Ma non ha risposto, si è solo stretto nelle spalle e lo capisco, tanto ci sono sempre dei coglioni che applaudono tutto.
    A me frega na sega se Martone si è rimbolsito, mi dispiace quando si mancano le occasioni, ecco.

    RispondiElimina
  15. Ho visto lo spettacolo, a Modena stasera, Roberto De Francesco nelle vesti di Moscato-Leopardi era peggio sia di Moscato, che di questo Leoparduccio moribondo di colera e amante dei pur ottimi gelati napoletani.(sic Giuliano Ferroni)

    RispondiElimina