Nisida

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domenica 16 gennaio 2005

VESUVIO E I SUOI FRATELLI



Dal 26 dicembre lo tsunami è sempre nei nostri pensieri e in questi giorni molte trasmissioni televisive si sono occupate del terremoto di Messina del 1908 e conseguente maremoto che provocò la distruzione di Messina e Reggio Calabria.
Inoltre nel Mediterraneo è concentrato un alto numero di vulcani e, a parte quelli che conosciamo, ce ne sono altri sommersi di cui si parla poco.


Sono i 4 fratelli del Vesuvio, sparsi lungo la costa tirrenica tra Napoli e le Eolie.
Palinuro, Vavilov, Marsili e Magnaghi. Tranne il Palinuro, gli altri portano il nome degli scopritori e furono localizzati negli anni '50.
La ricerca, frutto di uno studio strategico del CNR, sostenuto anche dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Gruppo Nazionale di Vulcanologia, ha portato alla conoscenza del piu' grande vulcano d'Europa, il gigantesco vulcano sottomarino Marsili, situato nel Tirreno meridionale, con un'altezza di 3000 metri e una lunghezza di 65 Km.
I fenomeni vulcanici del Marsili, il più interessante, sono tuttora attivi e sui fianchi si stanno sviluppando apparati vulcanici satelliti, molti dei quali delle dimensioni del cratere di Vulcano.
Gli scienziati ci rassicurano: nessun rischio incombente; ma è doveroso perfezionare la rete di sorveglianza geofisica.  


 


      il bacino del Vavilov visto dalla Sardegna  



       il vulcano sottomarino Marsili visto da Nord                                                

8 commenti:

  1. Mi complimento per la dettagliata descrizione e per esserti presa la briga di cercare delle immagini così suggestive dei nostri fondali vulcanici! Però, più di parlare di fratelli si dovrebbe parlare di cugini... perché non esiste nessun collegamento tra la camera magmatica vesuviana e quella dei - se pur vicini - vulcani del bacino tirrenico. Semmai è da trovare un collegamento, per appartenenza tettonica, agli altri cuginetti (che in molti dimenticano) Ischia e Procida... isole anch'esse vulcaniche (Vivara è una caldera... che quando sprofondò uno tsunami deve averlo creato!) la prima delle quali attiva! Effettivamente il fondale tirrenico è tutto un germogliare di vulcani (alcuni imponenti eccome!!), conetti... ma quello che andrebbe sottolineato è la sua tettonica estremamente complessa... Ogni giorno la terra vibra, pulsa, si contrae. L'energia viene espressa attraverso terremoti, eruzioni, frane... L'uomo non vuole ascoltare questo dialogo continuo, perché non sempre è percepibili. La paura che ha innescato lo tsunami in Indonesia dovrebbe trasformarsi in qualcos'altro oltre che solidarietà! Dovrebbe spingerci a prendere coscienza dei pericoli della natura, soprattutto incentivati dall'uomo! Davanti al golfo di Napoli, al largo di Posillipo, sono alcuni anni che una faglia si è riattivata... Ci sono frequenti terremoti, alcuni percepiti dalla popolazione, che fanno capire che "qualcosa" sta succedendo. Ormai sono quattro-cinque anni che con l'Osservatorio non ho più niente a che fare, ma so che non stanno studiando il fenomeno. Non per negligenza, ma per due motivi: i tagli della finanziaria (meglio investire su progetti su Vesuvio e Campi flegrei) e un conflitto d'interessi. Tra l'ente dell'Ingv e l'istituto di geologia marina, che perdiodicamente scandaglia il sottosuolo marino. Cosa potrebbe accadere un giorno? Non sono catastrofista, ma per me i tempi umani sono un soffio rispetto a quelli geologici, quindi prendete la mia teoria con le pinze. Potrebbe accadere che un giorno il fenomeno possa intensificarsi. La faglia, se non vado errato, è di tipo distensiva e potrebbe dare luogo alla nascita di un piccolo cono vulcanico. Lo tsunami? Forse. Probabile. Ma né io né voi assisteremo a questo fenomeno della natura! Catastrofico sì, ma (perdonatemi) estremamente affascinante! La nascita di un vulcano per me è come quella di una stella per un astronomo!
    Perdonate la prolissità! Stavo in vena!

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  2. Anni fa, appunto, in occasione del bradisismo, si temeva l'uscita nel golfo di Pozzuoli della "muntagna longa", che poi per fortuna non è avvenuto.
    Piu' o meno come era accaduto col Monte Nuovo.
    Difatti siamo seduti su una immensa caldera. Dal monte Echia a Procida e Ischia (Casamicciola).
    Al Museo di Mineralogia (bellissimo) della Federico II conservano i proietti provenienti dall'eruzione di Procida.
    I Campi Flegrei ora si estendono fino a Giugliano, mentre prima nelle mappe ci si fermava a Quarto.
    Per non parlare della Solfatara minore che nel cratere di Agnano fuma e appesta la tangenziale. E ci hanno pure costruito sopra una strada.
    Mah ! che Dio ce la mandi buona, chè se aspettiamo gli uomini, stiamo freschi.
    Tra piani di evacuazione e vie di fuga ne hanno fatti di casini finora.

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  3. ...io continuo a stupirmi Rien! Ora mi segnali anche il museo di mineralogia di mezzocannone 8... un luogo stupendo soltanto per quelll'enorme quarzo alla fine del corridoio e che ti fa sentire piccirillo piccirillo di fronte alla potenza della terra!
    se non ci sei stata, ti consiglio anche quello di paleontologica di largo san Marcellino, dove ci sono delle ammoniti fantastiche e uova di dinosauro!
    la domanda sorge spontanea: Rein ma avessi fatto geologia pure tu? sai della caldera dei campi flegrei, la solfatara minore... non è che alla fine ci conosciamo?

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  4. bel lapsus tastierae: Rein
    da Niente a Regina.
    No, geologia è solo curiosità e vivendo in mezzo ai vulcani credo sia logico.
    Ho fatto Scienze Biologiche e conosco bene tutti i musei di Mezzocannone 8.
    Mineralogia poi è uno dei luoghi dell'anima. Devo tornarci ora che ho la digitale. Appena posso vado in giro a fotografare scorci della città, tipo questo del Vesuvio da S. Martino.

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  5. Non sapevo del Massili. E il vasilov dov'è esattamente?

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  6. il Marsili viene citato anche in uno studio della SOGIN - Gestione Impianti Nucleari:
    http://www.basilicatanet.it/scoriescanzano/sogin/9.pdf

    Il Marsili si trova a 150 km a sud di Napoli e 70 dalle Eolie. Il Vavilov, il piu' antico dei 4, 160 km a sud di Napoli, all'esterno rispetto al Marsili e al Palinuro. Il Magnaghi invece è il piu' vicino a Stromboli.
    Non sono riuscita a reperire una cartina sul web. Magari ci riesce Vulcanica :-)

    Qui trovi altre informazioni:
    http://www.fi.cnr.it/r&f/n14/marani.htm

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  7. Ci provo... semmai vi segnalo sei siti interessanti.
    Comunque, sempre in tema di vulcani, Pantelleria (attiva) sorge su un rift, una grossa, enorme faglia. Io che non posso stare lontana dai vulcani, l'ho scelta come mia isola elettiva (dopo l'irlanda, anch'essa in parte vulcanica)

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