HONKY TONKY TRAIN BLUES
E’ bello viaggiare a prezzo di Intercity a velocità di tradotta militare.
Comincia bene il mio viaggio verso il relax: 30 minuti di ritardo da Napoli Centrale e deviazione via Cassino perché a Formia è stato ritrovato un residuato bellico, una bomba insomma. Ma questo lo abbiamo saputo dopo, molto dopo.
Allora prendo l’Intercity per Verona, almeno parte prima e parte sicuro. Hanno sospeso persino l’Eurostar. Nessuno è in grado pero’ di dirci quando arriveremo ad Orte. Era previsto per le 19,30.
Ho quasi finito Alzaia di Erri de Luca ma almeno ho un lettore mp3 stracolmo di canzoni, ce n’è per tutti i gusti. Nello scompartimento c’è un ragazzo croato, si è tolto le scarpe e tiene i piedi sulla poltrona davanti; legge Fango di Nicolo’ Ammaniti. Ogni tanto sorride per quello che legge e mi avverte ogni volta che suona il cell, perché l’ho abbassato per non dare fastidio e non lo sento. Lo speaker ci rompe i timpani ripetutamente per dirci quello che già ha detto almeno una decina di volte. Me la prendo con pazienza, mi guardo il panorama e prendo appunto sul quablok.
Quando viaggio in treno mi piace guardare fuori dal finestrino e questo tratto è nuovo, non ricordo di aver viaggiato sulla tratta di Cassino finora. Ci sono sterminati campi di papaveri degni di Van Gogh e per un pezzo ci fa compagnia la TAV, la linea ad alta velocità. Mi ha colpito una strana cosa, un ponte con una protezione antivento a rete costellata di rondini metalliche. Mi ha dato l’idea di uno stormo schiantatosi nella rete. Sarà che io quella linea veloce la odio e servirà a ben poco che ci metta un’ora per fare Napoli Roma, se poi per raggiungere la stazione di Afragola ci vorrà un’altra ora, tra traffico e raccordi.
Il ritardo è arrivato a 140 minuti, sono le 20,30 e Roma è ancora lontana. Ci avvisano che c’è una fermata straordinaria a Ciampino, forse qualcuno si è rotto le palle e ha deciso di prendere l’aereo, dato che l’arrivo a Verona è previsto a notte fonda. L’aria condizionata raggiunge la temperatura del freezer ed ho i piedi gelati. Il cell squilla in continuazione, mi aspettavano alla stazione di Orte e neanche lì sanno quando il treno transiterà. Altro che cassandra crossing. E’ bastata una bomba per mandare in tilt tutta Trenitalia in tutta l’Italia. La scoperta piu’ bella l’ho fatta all’arrivo. Trenitalia non rimborsa il ritardo in quanto non dipende da loro. E mi hanno pure fatto un favore, perché via Cassino è piu’ lunga e magari dovevo pagare pure il supplemento. Certo se avessero dovuto pagare il ritardo a tutti i viaggiatori avrebbero fatto bancarotta.
Arrivati a Roma il croato è sceso e sono rimasta sola in tutto lo scompartimento. Hanno spento treno e luci ed è morta là, pure lo speaker. Siamo ripartiti dopo circa mezz'ora, senza che nessuno dicesse niente.
Per i prossimi viaggi prenderò solo treni interregionali, l’intercity è una truffa, il ritardo è garantito. Sto ancora aspettando un rimborso di 3 mesi fa.
Alle 22 come Dio ha voluto sono arrivata ad Orte. Ero affamata e allucinata, perché nel frattempo era sparito pure il carrettino delle bibite e ovviamente non c’era nulla da mangiare. Ero preparata ad un viaggio di 3 ore e ce ne sono volute 6.
A proposito, la bomba è ancora là, la faranno esplodere domani mattina.