Nisida

Nisida

venerdì 30 settembre 2005

E’ ARRIVATO N’ATU STRUNZ !!!!!


Da oggi è in visione al cinema in 300 sale, Romanzo criminale, il film di Michele Placido sulla banda della Magliana.
E pensate che fantasia, Placido in un’intervista concessa a tale Rosaria Desiree Klein, lancia il suo grido di dolore nei confronti della città di Napoli.
In realtà sempre di lancio si tratta, ma del suo film. Quale occasione migliore per lui che sollevare il caso mentre è in proiezione alla Warner la sua pellicola? E si lamenta che il suo film non è tra quelli proposti agli Oscar.
“Mi dispiace - ha detto - ma Napoli non ce la fa, Non ce la fa proprio. L’ho trovata in uno stato di distruzione dal quale è difficile riprendersi”.
Placido crede di essere ancora il commissario Cattani della Piovra?
O si tratta di semplice livore?
Due anni fa il suo Otello fu sonoramente fischiato al Mercadante (l’ho visto, un vero schifo, aveva ucciso Shakespeare) e in un infuocato attacco al pubblico napoletano giuro’ che non sarebbe piu’ venuto a Napoli.
L'avevo presa come una promessa e invece

sta n’ata vota ‘ccà.

CHE TEMPO FA

Per nulla al mondo mi perderei le previsioni del tempo serali del TG2.
Il colonnello Bonelli, in piedi su una piattaforma virtuale, sospesa sulla Croazia, ci mostra l’andamento di nuvole, fulmini, soli e venti, mostrando una freccia che sposta a mano per farci capire che la temperatura se scende vuol dire che va giu’ e se c’è una nuvola nera vuol dire che c’è il temporale.
Io e il pargolo tutte le sere a tavola ci produciamo in un'indegna scenetta, sottolineando e anticipando le azioni del colonnello, guardati con raccapriccio dalla D.M.

Ora sarà colpa mia che sopravvaluto i colonnelli, ma come cacchio fa Bonelli ad accettare tutto questo senza ridere in diretta come fanno a Paperissima?

Questo post nasce per chiudere la giggidalessio story e lo sciuliatone di Bassolain, sperando che domani sera faccia ‘o pata pata ‘e ll’acqua (il diluvio universale) come stasera per il povero Daniele Sepe alla festa di Liberazione.
Tanto per restare sul meteorologico.


E come cantava Sergio Bruni..... Chiove a zeffunno (variazione sul tema)

giovedì 29 settembre 2005

SENZA VERGOGNA

Domani sera grande concerto gratuito di Gigi D’Alessio a Piazza Plebiscito.
Ospiti che si prestano gratis, mezza pagina sul Corriere del Mezzogiorno e per finire uno sponsor insperato: Antonio Bassolino.

Le dichiarazioni del Governatore:
“D’Alessio è un esempio della vitalità straordinaria di Napoli”.
“Invito i napoletani di ogni strada e di ogni quartiere a recarsi domani sera a piazza Plebiscito”.
“Gigi è riuscito a conquistare la simpatia e l’amicizia anche di quelli a cui questo tipo di musica non piace”.

Che tradotto nella nostra lingua vuol dire:

jàtece ‘o stesso a piazza Plebiscito, pure si ve fà schifo, ma jàtece !!


Colonna sonora: Cochi e Renato - Lo sputtanamento

martedì 27 settembre 2005

IL COMUNISMO TRASUDA E LANDOLFI SUDA

Montalbano e il Grande Torino battono addirittura Harry Potter su Mediaset.
Ma a Mario Landolfi (AN) -
qui l'articolo del Corriere - non va giù e riferisce di aver ricevuto molte lettere di protesta per il Montalbano no-global e accusatore del G8. Denuncia che le fiction trasudano comunismo.
Certo che da quel comunistaccio di Camilleri cosa ci si poteva aspettare?
Non conoscevo pero' le simpatie a sinistra di Valentino Mazzola e squadra. Forse perchè il colore della maglia, granata, fa parte della gamma dei rossi?
Ma queste sono pinzillacchere.
C’è una notizia a luci rosse che riguarda gli scambisti.
Perchè non parliamo un poco della Lega e dello scambio delle mogli di Ballaman e Balocchi che hanno assunto l'un l'altro le loro signore? A quanto pare Bossi al parlamento europeo docet.
Qui l'articolo di G.A. Stella


E parlando “a schiòvere” e vedendo i comunisti dappertutto, guardate dove si arriva.


L’INVASIONE DEGLI ULTRACACTUS




Il figlio, reduce da una giornata di studio nel Nolano, mi ha scaricato sul terrazzo di casa svariati tipi di cactus, graziosamente regalati dalla famiglia rurale del compagno di studi.
Alcuni hanno forma allungata da cucuzzielli, altri ricordano il famigerato “cuscino della suocera” e tutti hanno bisogno urgente di appositi vasi. Il terrazzo a sua volta avrebbe bisogno di apposito spazio dove collocare i saguari. Tra qualche tempo somiglierà ad un paesaggio da far west oppure a villa Certosa (pare che ci siano 500 tipi diversi di cactus).
Oltre al fatto di avere per casa un ingegnere botanico, che si aggira con cesoie e pesticidi, concimi al sangue di bue e tutori per la vite americana.
Ma dico io, di solito i contadini regalano cucuzzielli, patate, uova fresche, questi invece sono atipici proprio: piantano cactus.

lunedì 26 settembre 2005

POLITICA UMORISTICA

Antonio Martino, ministro della Difesa, è l'unico italiano vivente ad essere citato dall'Oxford Dictionary of Humorous Quotations, una specie di bibbia dell'umorismo di ogni tempo e paese.
Il ministro si è guadagnato la citazione grazie ad una sua battuta storica: "A Milano i semafori forniscono istruzioni, a Roma suggerimenti, a Napoli sono decorazioni natalizie".
L'unico altro italiano citato è Gioacchino Rossini che sfotteva Wagner dicendo di lui:  "Wagner ha dei momenti deliziosi ma dei quarti d'ora paurosi".
Martino, finito il suo mandato, potrà sempre dedicarsi al cabaret, invidiatissimo da S.B. che non è stato neanche nominato, ma a me non sembrano divertenti nessuno dei due.
Ma dov'è finito il fantomatico umorismo inglese?

LA VASCA DELLE ANGUILLE




La vasca è assai grande
E l’acqua v’è fonda quattr’uomini almeno.
Si dice: “vi sono le anguille”.
Sta intorno nel giorno la gente a pescare alla canna.
“Son grosse le anguille,
piu’ grosse d’un bimbo fasciato”, si dice.
Sta intorno nel giorno la gente a pescare alla canna.
“Son buone le anguille,
piu’ buone del pane e del miele”, si dice.
Sta intorno nel giorno la gente a pescare alla canna. 
Aldo Palazzeschi


Nella foto Itaca di Ernesto Tatafiore, ribattezzata dai napoletani 'A vasca de' capituni.
Un buontempone ne infilo' un paio subito dopo l'inaugurazione.
Chissà se Tatafiore conosce Palazzeschi.

domenica 25 settembre 2005

VABBUO' JA'
Mettiamoci una croce sopra



un segno dal cielo:
il sabato sul litorale domizio...
mo' e mmai 'cchiù

COSE CA SULO A NAPULE


Italo Bocchino (vi ricordate il signore della grappa?), in corsa alle regionali con Bassolino, venne gloriosamente trombato e di lui si continua a parlare solo perchè non ha ancora sciolto la prognosi tra i due cadreghini: quello parlamentare e quello regionale.
Orbene, il nostro interviene sulla stampa cittadina in merito alle primarie che i forzitalioti stanno per scatenare, alla ricerca del futuro sindaco di Napoli.
Lo vogliono come Rudolph Giuliani e allora Bocchino propone Antonio Martusciello, ritenendolo autorevole e all’altezza della situazione.
A parte il fatto che Martusciello poco ricorda Giuliani, se non per la tolleranza zero che applicherei alla sua persona (mi sta sulle palle in modo pazzesco ed era pure ciuccio a scuola), risulta alquanto originale che a proporre il candidato sia uno appena trombato.
Non sembra di buon auspicio.
Inoltre il Martusciello fu già trombato al Comune alle ultime elezioni a Sindaco, vinte dalla Jervolino e si avvia così a diventare un trombato al quadrato.
La Margherita riproporrà la nostra ineffabile Rosetta e pure stavolta ci toccherà votare turandoci il naso.
Capita spesso che a Napoli non si dica: vinca il migliore bensi’: votiamo per il meno peggio.

NU' BUSH E 'NA MAGLIETTA



Parafrasando il titolo di un film trash di Nino D'Angelo, Nu' jeans e na' maglietta, una T-shirt fotografata in un negozio, opera un distinguo tra i vari cespugli.

sabato 24 settembre 2005

CARDINA',  FATTE 'NA CANNA


Bordata di fischi al cardinale Ruini a Siena dagli studenti di Farfalle Rosse, movimento studentesco che si ispira alla teoria del caos.
Immediatamente sono insorti i leader destrorsi, S.B. e Casini in testa, rimarcando "l'inqualificabile episodio". S.B. era altresì indignato perchè l'Unione non si è unita alla stigmatizzazione.
Ma la smettiamo di fare gli ipocriti? La contestazione era piu' che legittima, chi va per mare questi pesci piglia e ultimamente il cardinale c'è andato spesso per mare, visto che ha parlato persino di "incostituzionalità" dei PACS.
Oltretutto la CEI sta diventando un partito politico e quindi Ruini si becchi i fischi come un Tremonti qualsiasi e non stiano a scocciare. Altrimenti Benedetto XVI gli dica di darsi una calmata.
Pannella si è fatto la solita sganasciata, invitando il cardinale a sorridere un po' e a farsi anche lui una canna.

SPOT RAI PER IL SOCIALE

Immagini in bianco e nero con il sistema del vecchio Intervallo tv.
Vi compaiono, con didascalie, fotografie delle città, private dei loro monumenti principali.
Perugia senza la fontana, Napoli senza Maschio Angioino e via di seguito.
Una fotografia dell’Italia dopo la finanziaria di Tremonti usato sicuro?
Già, perchè è tornato il ministro che voleva vendere spiagge e monumenti.

venerdì 23 settembre 2005

L'URAGANO RITA NEL GOLFO DEL MESSICO


VENTI ANNI SON PASSATI


Il 23 settembre del 1985 moriva per mano della camorra Giancarlo Siani, giornalista "precario" del quotidiano Il Mattino di Napoli.
Un doveroso ricordo per un giornalista ucciso mentre svolgeva il suo lavoro, uno dei tanti caduti della nostra storia di mafia e camorra.
E per suo fratello Paolo che in tutti questi anni non ha trovato un attimo di pace, fino alla condanna degli esecutori.
Forse c'è ancora altro da fare.

giovedì 22 settembre 2005

SCENEGGIATE IN TV

Il Presidente della Rai Claudio Petruccioli, di concerto con i consiglieri e il direttore generale Meocci, ha espresso le sue scuse a Umberto Bossi per lo sketch di Bossi in museruola all’Ottavo nano, riproposto sabato scorso nella rubrica Superstoria.
Petruccioli dice: “Un’identica parola riferita a una persona in una condizione diversa rispetto alle altre, puo’ violare la sensibilità e il rispetto umano”.
E aggiunge: “la caricatura era pure una trovata allora, ma con Bossi ancora in difficoltà dopo la malattia, è stata infelice. Io ho fatto le mie scuse, se non le capiscono, dicano pure che sono di destra, non importa”.
Moretti, dove sei? (neanche questo dirà mai qualcosa di sinistra).
Tutto nasce dall’indignazione di S.B. (Bossi se ne fotte) che, scambiando la Superstoria per Blog, ha tuonato: “Spettacolo indecente, mi ha fatto rivoltare lo stomaco”.
Corrado Guzzanti, protagonista dello sketch assieme alla Dandini è stupefatto. E anche noi, in verità.
Insomma, non si puo’ piu’ sfottere Bossi perchè è malato, neanche con spot retrodatati, ma lui che se ne va impunemente per fonti del Po a fare l’ennesima pagliacciata videotrasmessa, in compagnia degli omini verdi Calderoli e Borghezio (che tutti assieme fanno ridere piu’ dello sketch di Guzzanti) allora va bene.
Ma se è malato, perchè non se ne sta a casetta sua?

mercoledì 21 settembre 2005

E LA CHIAMANO ESTATE

Pensavo alla canzone di Bruno Martino, pero’ mi sento nelle orecchie la voce di Gege’ di Giacomo che dice: canta napoli, napoli meteorologica.... eh eh
Ormai si sono rotti i tempi e io mi chiedo: ma quando mai sono stati sani?
Di solito si dice così alla fine di settembre, quando l’estate è ormai lontana, quando è fernuta ‘a bbona staggiona e ci arrivano dal cielo rovesci di pioggia che anche quest’anno non ci sono stati risparmiati e che i napoletani chiamano tropèa o trupèa.
Famose sono ‘a trupèa d’e cerase o d’e cresommole, che arrivano al momento della raccolta di ciliege e albicocche. Un po’ meno famosa quella chiamata d’è ddoje maronne, che si presenta tra il 16 luglio (madonna del Carmine) e 15 agosto (madonna Assunta).
Tropèa deriva dal greco trepo, che vuol dire volgere, significando il cambiamento rapido e spesso la parola trupèa assume anche significato di grossa lite in arrivo, tempesta familiare che nasce all’improvviso e termina rapidamente.

PRIMA O POI TORNERA' IL SERENO



e non mi riferisco soltanto alle condizioni meteorologiche.

CHISTI SO' PAZZI
sottotitolo: ma capitano tutte a me?

Ero appena tornata e stavo in bagno, in casa ero sola, Suonano alla porta. Ci metto un po’ ad andare a vedere chi fosse e sento il rumore di una chiave nella toppa. Guardo dallo spioncino e vedo 3 persone che non conosco, uno di questi appoggiato alla porta che continua a cincischiare con le chiavi nella mia serratura. Afferro il cell per chiamare il 113, ma d’impulso decido di aprire la porta.
E mi trovo davanti 3 facce sbigottite di 2 giovanotti e una signorina ben vestiti e uno ancora con le chiavi in mano.
Dico: mi date una spiegazione sensata subito o chiamo il 113 come stavo facendo?
Me l’hanno data e sto ancora ridendo. Dovevano vendere una casa nel mio palazzo, ma hanno sbagliato appartamento e pure la scala. Ovviamente ho chiamato l’agenzia per controllare. Era vero.
Però così ti fanno venire un infarto.

lunedì 19 settembre 2005

La natura non fa nulla di inutile
diceva Aristotele



Un fotografo, Kjell Sandved (qui il suo sito), aveva notato dei disegni sulle ali delle farfalle e con certosina pazienza è riuscito a ricostruire l’alfabeto e persino i numeri.
Le lettere che compongono il mio nick infatti provengono dalle ali delle farfalle.


L’umido concerto di Notre Dame de Paris


Pioveva che pareva il diluvio universale, ci mancava solo l’Arca all’Arena Flegrea.
Tuoni e fulmini ma the show must go on.
Gli attori erano al sicuro sul palco ma il pubblico era a mollo sulle gradinate di travertino, con ombrelli comperati a prezzi da bagarino e pellecchie di plastica infilate a mo’ di sacchetti della spazzatura.
Pubblico da stadio ad ascoltare il musical piu’ famoso degli ultimi anni, musica di Riccardo Cocciante, testo italiano di Pasquale Panella.
Diciamo pure che non me ne sono vista bbene, anche se ero vestita da navigatore solitario.
Sul biglietto comperato era ben specificato che se pioveva lo spettacolo si faceva lo stesso. Promessa mantenuta.
Stavolta niente foto, mica volevo annegare la digitale.
Tornando a casa si poteva ammirare Fuorigrotta sommersa, con le luci che si riflettevano effetto Venezia mentre i fiumi e i loro affluenti si dirigevano al sottopasso di Piazzale Tecchio.
I parcheggi di tutta la zona erano praticabili solo da mezzi anfibi.

Ho aderito alla petizione “otto x mille alla ricerca scientifica”

Dobbiamo raggiungere 1 milione di adesioni per presentare la proposta di legge alla Camera e la collaborazione di tutti, compresa la tua, rappresenta l’unica risorsa per raggiungere l’obiettivo.



La ricerca merita più attenzioni per assicurare più certezze
... anche a te

Se vuoi poter scegliere di devolvere il tuo 8x1000 alla ricerca scientifica
FIRMA LA PETIZIONE

PER MODIFICARE LA LEGGE
  

Per aderire e saperne di più
http://www.clubfattinostri.it/8x1000/index.htm

Il promotore: Enzo Mellano


Per sapere come viene speso il contributo devoluto allo Stato leggi qui:





domenica 18 settembre 2005

DESPERATE HOUSEWIFE - IO IN CUCINA

Se fosse vivo Einstein e friggesse le patate
Io se avessi i soldi la commissionerei una ricerca scientifica. Vorrei capire perchè (e se esiste qualcuno che lo sa provi a spiegarmelo) se io friggo una padellata di patate e sto lì a sorvegliarle, non si cuociono neanche se adopero il lanciafiamme, mentre se esco un attimo dalla cucina o rispondo al telefono, mi si bruciano in un amen.
Ho appena caramellato una padella di peperoni.

Io in cucina uso sia il sale grosso che quello fino. Vecchia abitudine familiare quella di usare il sale grosso per la pentola della pasta.
Ieri ero in cucina con la mia amica e chiacchieravamo del piu’ e del meno e nel frattempo l’acqua bolliva. Ho preso il sale grosso soprapensiero e la mia amica mi ha chiesto: perchè usi il sale grosso per la pasta? Risposta: quello fino sala meno.
Oddio!!! Ho detto proprio così??? E sono stata io a dirlo???? Ci siamo guardate e abbiamo riso fino alle lacrime.
Spero solo che non lo dica in giro.

VULCI E IL PONTE SUL FIORA
La Necropoli di Ponte Rotto e il Castello dell’Abbadia


castello dell'Abbadia e ponte sulla Fiora


Sotto un cielo plumbeo e nu’ càvero ‘e pazz  i 2 napoletani in trasferta lasciano Montalto di Castro e la sua ragnatela di cavi e piloni elettrici col mare e la centrale in lontananza e si dirigono verso Canino per andare a visitare Vulci.
La città di Vulci (Velx in etrusco) si trova su una vasta piattaforma calcarea. Era una delle piu’ grandi città-stato dell’Etruria etrusca e si estendeva fino alla sponda del lago di Bolsena.


Capodimonte sul lago di Bolsena


 Sono state ritrovate diverse necropoli con fosse, tumuli, tombe a camera. La piu’ grande è quella di Ponte Rotto col tumulo della Cuccumella e la tomba Francois nota per le pitture.
Sia il ponte che il castello prendono il nome dell’Abbadia, perchè dove si trova oggi il castello c’era l’abbazia di San Mamiliano. Distrutta dai saraceni, ricostruita dai cistercensi, ha ospitato anche i cavalieri templari. All’interno si trova il Museo Nazionale Etrusco che custodisce gli oggetti di scavo risalenti dal 2500 al I sec a.C. con il corredo della tomba della Panatenaica, ceramica etrusca e greca, bronzi, sarcofagi ed elementi architettonici di templi e tombe.
Il ponte sul Fiora (ponte dell’Arcobaleno) alto 32 metri è di origine etrusca, le arcate sono di epoca romana mentre selciato e parapetti di epoca medioevale.


ponte dell'arcobaleno sulla Fiora

Il parco naturalistico archeologico prevede vari percorsi ma il piu’ interessante della durata di un’ora e mezza è in direzione della Porta Ovest, il tempio grande e il criptoportico e seguendo il percorso si arriva al laghetto del Pellicone con una piccola cascata tra rocce vulcaniche a prisma che ricordano in piccolo le gole di Alcantara nei pressi di Taormina.


laghetto del Pellicone


In questo itinerario è inserito il posto di ristoro del Casaletto Mengarelli, che essendo l’unico in tutta la landa desolata risulta essere salatissimo: un piatto con 4 (quattro) bruschettine al pomodoro alla modica cifra di 5 (cinque) euro.
Se ci andate portatevi i panini.


sabato 17 settembre 2005

SPARGETE LA VOCE


Dare del rompicoglioni a qualcuno che ce le frantuma si puo', lo ha detto la Cassazione.
dal Corriere.it

WHERE NEXT ? Giocando sul web

quando si tocca il fondo si ricomincia a scavare.
Esiste un sito (qui) creato per gli scommettitori del terrore, con tanto di regole e mappe.
Dove avverrà il prossimo attentato terroristico? E con quali modalità? Se ci azzecchi ti regalano una maglietta con la foto della strage e la scritta “io l’avevo previsto”.



Il gioco si basa sulle mappe satellitari di Google. Si sceglie una città, cliccando sulla mappa e si lascia nome e indirizzo e-mail. Si puo’ anche scegliere il tipo di attentato: attacco kamikaze, autobomba, aereo dal cielo, bio-attacco, ciascuno col suo simbolo e addirittura un punto interrogativo, qualcosa di non immaginabile.
Le città su cui si può azzardare la previsione sono Roma, Milano, Londra, Tokyo, Las Vegas, Atene, Boston, Ankara, Sydney, New York, Berlino, Parigi, Madrid.
Attualmente le due città italiane sono le più gettonate dagli utenti del gioco, l'impressione è che buona parte degli utenti siano proprio italiani....

venerdì 16 settembre 2005

L’ESORCICCIO

Il Papa con il suo ringraziamento pubblico dei giorni scorsi ha dato visibilità agli esorcisti, credo sia voluto.
Si scopre così che negli anni 80 c’erano appena una ventina di sacerdoti che praticavano esorcismi. Ora ce ne sono 300. Tutti qua, perchè in Austria, Germania e Spagna non ce ne sono per niente. E neanche bastano, perchè hanno già fatto un corso per 127 sacerdoti e adesso ne faranno un altro in una località segreta vicino Roma.
Si sta addestrando quindi un considerevole esercito per la lotta contro il male.
Vero è che c’è un grande proliferare tra sette e settarelle e satanismi vari. Ma solo in Italia accade?
O fosse per caso la presenza del Vaticano ad attirare queste orde di diavoli sul patrio suolo?
Neanche le potenti onde elettromagnetiche emesse da Radio Maria possono fare nulla contro.
Non so perchè, ma i film del genere l’Esorcista e piu’ di recente Constantin, mi hanno sempre fatto ridere. E mi sembra incredibile che si dia tanta enfasi a queste pratiche, retaggio di un’epoca medioevale.
E per finire, il presidente onorario dell’associazione internazionale degli esorcisti si chiama padre Gabriele Amorth. Nomen omen.


Qui l'articolo del Mattino di Napoli

GRANDI MAGAZZINI COIN

Questa sera a Via Scarlatti ho assistito ad una grandiosa americanata.
I magazzini Coin per festeggiare la ristrutturazione del negozio, tornato più bello e più grande che pria, hanno innalzato tre ignobili scatoloni contenenti dei musicisti al centro della strada. Uno speaker gridava alla folla quanto bello fosse il negozio, altro che quello di Mestre e la folla rispondeva con applausi e urletti da concerto rock.
Sotto gli scatoloni c’erano lunghe tavole coperte di fiori, cibarie e beveraggi vari, mentre dai balconi del negozio stesso venivano lanciati pezzi di carta viola che hanno ricoperto rapidamente tutta via Scarlatti e l’adiacente Piazza Vanvitelli, dando un notevole contributo all’immagine di Napoli città pulita.
Credo di aver visto la più ignobile inaugurazione che ricordi a memoria mia, una smargiassata all’americana, becera e cafona.

MONDO PAZZO


Negli Usa non sanno cosa inventarsi piu’. Ora anche il parto party.
Si invitano parenti ed amici con fotografi al seguito, ad assistere alla nascita del figlio, con applauso finale quando mette fuori la testa.
Io se fossi il figlio non sarei tanto contento.
Quando è nato mio figlio vigeva una certa filosofia secondo la quale la nascita doveva avvenire in un ambiente soft, luci basse e atmosfera tranquilla.
Si vede che qualcosa è cambiata, nel frattempo. 
Qui l'articolo del corriere.

mercoledì 14 settembre 2005

THE RING 2 – LA VENDETTA

C’è in giro sul web uno scherzo davvero fetente.
Arriva una e-mail dove c’è un filmato da vedere, si clicca e si vede un po’ di scene dal film The ring 2, si sa che c’è in giro il sequel.
Per chi non conoscesse The Ring è un film horror giapponese, subito rifatto dagli americani, che qualche anno fa ha terrorizzato parecchi spettatori. L’argomento verteva su una VHS. Dopo averla visionata, i personaggi del film ricevevano una telefonata terrifica che gli annunciava che in capo ad una settimana dovevano morire.

Ora non so se questo scherzo è una boiata pazzesca ideata dalla produzione a scopo pubblicitario, resta il fatto che a mio figlio è arrivata questa e-mail ed ha attivato il filmino senza che lo impressionasse piu’ di tanto. Quando è finito gli squilla il cell, numero anonimo e una vocina piccola piccola, la stessa di The Ring, gli dice: sette gioooorniiiiiii.
Il pupo se l’è fatta sotto in pratica ed è venuto a raccontarmela, era davvero spaventato.
Assieme abbiamo cercato una spiegazione e nel frattempo la stessa cosa stava accadendo a molti suoi amici.

Ecco la spiegazione:
Dal sito che non dico quale, per evitare altre catene, si invia una e-mail alla vittima prescelta, si aggiunge il suo cell e via e si aspetta l’esito dello scherzo.
Si, perchè il pargolo, una volta passata la paura, l’ha spedita in giro a quanta piu’ gente poteva. E sì che gli avevo detto di non farlo, ma la tentazione è stata grande.
Lo giuro, io non l'ho inviata a nessuno.

PROCIDA ON MY MIND
Ovvero, quando andavo in barca a vela



Si partiva di casa al mattino per raggiungere Maremorto a Bacoli, dove era ancorata la barca, trasportando vettovaglie in quantità industriali preparate a casa, per poter sfamare tutti quelli che si lanciavano all’arrembaggio del natante, una volta arrivati in porto, che sarebbe poi la Chiaiolella di Procida. Lì avvenivano offerte di scambio tipo un panino alla mortadella con pane e frittata o una fetta di frittata di maccheroni. Di solito ci cadevano solo i minorenni. Il must era la parmigiana di melanzane.
Noi donne ci occupavamo dello stivaggio del materiale commestibile nella cambusa, mentre gli uomini impiegavano circa mezz’ora per sganciarsi dai corpi morti (il giusto tempo, secondo loro) e sistemarli in modo da poterli poi recuperare al ritorno. Non parliamo poi del tempo che occorreva qualora dovevamo fare rifornimento di acqua e carburante, visto che nella zona di pontili neanche l’ombra.
Ovviamente se la permanenza in barca superava i 2 giorni, finiva a fresella con tonno e pomodoro, fino a farcela odiare per l’intera stagione.
Altro piatto molto richiesto era il polpo all’insalata, sempre col pomodoro, che i ragazzi chiamavano “la piovra”. Finiva sempre che il frigo ci piantava in asso e dovevamo comperare d’urgenza bacchette di ghiaccio al porto, altrimenti l’acqua diventava calda come pipì e l’anguria si lessava.
Come dio voleva (e quando voleva) si tirava su l’ancora e si salpava, dopo aver preparato le scotte, il fiocco e sistemata la randa.
Subito la vita a bordo si faceva frenetica, obbedendo all'ordine "Facite 'ammujna" e le voci degli addetti alle manovre si incrociavano con toni in crescendo.
“Cazza l’amantiglio”, diceva il cognato e spesso dalle facce si capiva che l’amantiglio non era tra le nostre conoscenze.
“Quello rosso” incalzava il cognato e il piccolo si lanciava a cazzare. “Stronzo il bomaaaaaaa” sempre il cognato. Lo stronzo non era il boma ma il piccolo che rischiava di beccarlo in testa.
Giunti fuori Miseno, bisognava mettere il fiocco, che secondo le regole della marineria cognatesca, era rigorosamente manuale, niente avvolgifiocco, per capirci.
Incaricato del fiocco era la D.M., che una volta è riuscito a farlo salire gloriosamente capovolto, additato al pubblico ludibrio dai natanti circostanti, dove tutti si buttavano via dal ridere, mentre noi signore ci nascondevamo di sotto, vergognandoci come ladre.
Insomma si creava una bella atmosfera da film del tipo Ferie d’agosto o per quelli piu’ avventurosi, alla Moby Dick. Io logicamente propendevo per Ferie d’agosto.
Nel viaggo, navigando al gran lasco, spesso perdevamo per via qualche parabordo, che la D.M. aveva legato “ a vienetenne”, come faceva osservare il cognato. Per non parlare delle scotte, che dovevano essere legate al fiocco entrambe con una “gassa d’amante” il nodo piu’ imbecille che io conosca, ma che non sa farlo nessuno, salvo il cognato onnisciente.
Un paio di volte ci siamo persi anche i teli da mare, che spaparanzandosi sulla superficie, si inabissavano come la zattera della Medusa e noi li salutavamo facendo ciao ciao con la manina. E’ impensabile recuperare un asciugamani in mare da una barca a vela, figuriamoci un uomo, ci ricordava il cognato.
Per fortuna questa esperienza ci è stata risparmiata.
Spesso la navigazione si svolgeva in assenza di vento, col fiocco e la randa che smutandavano alla grande e dopo varie curve e controcurve nel tentativo di beccare una brezzolina, il cognato si decideva ad accendere il motore, salutato da una salva di fischi del ragazzume a bordo.
Al ritorno invece beccavamo sempre il maestrale e si navigava con le vele tese e la barca inclinata.
Ovviamente la barca a vela è il posto meno indicato per prendere il sole. Se ti stendi a prua, subito dopo il fiocco gira e ti mette in ombra. Le onde arrivano sulla prua con grandi secchiate e se sei li’ te le prendi tutte. Per non parlare poi dei verricelli e dei winch che spuntano per ogni dove e devi assumere una posizione a serpente per poterli scansare. Cavi e candelieri completano l’opera. Se ti siedi sul sedile a prua non puoi non pensare a Conrad e ai Racconti di mare e di costa.
Ma l’effetto è quello di una discesa sui tronchi di Edenlandia, che se non altro ha il vantaggio di costare meno.

lunedì 12 settembre 2005

CASCHI, BOOMERANG E AVEMARIE IN CINESE

Sequestrati e confiscati a Napoli 700 motorini per effetto della legge in vigore da agosto. 
E a momenti il nostro Leonardo diventava il 701, perchè la D.M. si è fatto pizzicare senza casco da una pattuglia di Vigili Urbani.
Se ne tornava tranquillamente a casa, chioma al vento, dopo essere stato dal meccanico, quando all’altezza di Piazzetta Aniello Falcone è stato fermato dai colleghi di Urbano Persichetti che gli hanno contestato l’infrazione.
Ora non so cosa sia accaduto nella realtà. La D.M. racconta di aver aperto con abile mossa l’apposito bauletto e di aver mostrato non uno, signori, bensì due caschi e che aveva solo dimenticato di indossarlo. Il meccanico si trova 50 metri prima.
Secondo me invece deve aver pregato l’avemaria in cinese e mostrato la faccia da biancaneve, fatto sta che lo hanno lasciato andare:
vada dotto’, e la prossima volta ci stia piu’ attento.
Inutile descrivere come lo ha guardato il pargolo, dopo codesto racconto.
E aveva ragione di essere avvelenato, il motorino è suo e una volta la D.M., trovatolo per strada senza casco, glielo lego’ al lampione, finchè non ando’ a casa a riprendere il casco dimenticato. Credo che il piccolo questa se la sia legata al dito.
I caschi a volte fanno anche da boomerang, almeno a casa mia.

CANADESI, GENTE SERIA


E' vietato sorridere nelle foto dei passaporti canadesi.
Per ottenere un nuovo passaporto, i cittadini devono presentare una foto in cui hanno ''un'espressione neutra'', cioe' ''non si deve ridere, ne' sorridere, ne' aggrottare le sopracciglia'', ha detto Suzanne Meunier, portavoce dell'ufficio passaporti del Ministero degli Esteri. Il provvedimento, adottato in seguito a una raccomandazione in tal senso dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (Icao) serve al dispositivo di sicurezza di “face recognition”, recentemente adottato in alcuni aeroporti. (Ansa 26-8-05)
Ma vedete come ci hanno ridotto? Ora non possiamo neanche piu' dire CHEESE !!!

ASSISI - MARCIA PER LA PACE


Mi è piaciuta questa immagine. Pace e salute per tutti.


domenica 11 settembre 2005

ZITTI ZITTI


Zitti zitti, quelli che ci hanno “abbassato” le tasse, nel silenzio generale degli organi di stampa, ce le hanno nottetempo alzate.
Dal 1° luglio di quest’anno, con la circolare n° 29/E l’Agenzia delle Entrate esplicita che per ogni documento rilasciato dalle Università che porti la dicitura “conforme all’originale” occorrerà una marca da bollo del valore di euro 14,62.

Rientrano nel provvedimento:
- certificato storico degli esami sostenuti
- certificato sostitutivo di laurea
- certificato di iscrizione ai corsi
- domanda di immatricolazione, di ricognizione, di congedo, di rinuncia agli studi

vale anche per il duplicato del libretto universitario smarrito.

Ci pensate quante di queste richieste farà uno studente durante il corso di studi? E dopo, quando avrà necessità dei certificati di laurea? Un salasso, in pratica.

Poi c’è qualcuno piu’ realista del re. Ad esempio l’Università Parthenope per un certificato sostitutivo di laurea ha richiesto 2 (due) marche da bollo da euro 14,62: una per il certificato e l’altra per la richiesta.
Totale euro 29,24 per il rilascio di un certificato

sabato 10 settembre 2005

VARIE ED EVENTUALI


Addio all’Internazionale
Con molto dispiacere ho saputo che chiude la libreria Internazionale a Piazza dei Martiri.
Conosciutissima a Napoli e molto frequentata, spesso si facevano amabili chiacchierate col proprietario Luciano Guida. Alla sua morte il figlio aveva continuato l’attività ma con l’apertura del megastore Feltrinelli a pochi passi la vita si era fatta difficile.
Ormai sono molti gli esercizi che chiudono a causa della grande distribuzione.


Ha chiuso anche Al bambù, famosa birreria storica a Fuorigrotta. Al rientro dalle vacanze saracinesca abbassata. La chiusura è dovuta all'aumento dei prezzi del mercato immobiliare. Gli affitti dei negozi sono alle stelle.
Un altro posto piacevole delle nostre serate che se ne va.

Piovono aquile
Assieme alla pioggia di ieri, subito dopo un tuono, è venuto giu’ pesantemente anche il becco dell’aquila bifronte posta all’ingresso di Castelcapuano. Stava centrando una giovane avvocatessa.
Mala tempora per la giustizia, ciascuno ne tragga gli auspici che crede.

Scippo educativo
Un uomo in motociclo con bambino di 5 anni dietro, scippa la collanina d’oro ad una vecchietta in sedia a rotelle. Prontamente individuato ed arrestato per la precisa descrizione della signora. Bambino restituito alla madre.
Bisogna educarli da piccoli.

Finalmente ora conosciamo la verità

Non ritiriamo le truppe dall'Iraq perchè sono i soldati che vogliono restare.
Mica vogliono «stare a casa a ninnare i bambini».

(dal discorso di Berlusconi alla Fiera del Levante, sentito oggi al TG3 delle 14)

giovedì 8 settembre 2005

CHRISMON E CARAVAGGIO    



Ho cominciato a leggere L’ultimo Catone. Si parla subito del Chrismon, il simbolo cristiano che rappresenta Cristo. Chrismon compare sulla bandiera di Costantino dopo la vittoria su Massenzio, accanto alla scritta En toutoi nika (poi tradotto in latino in hoc signo vinces) a seguito della profezia.
E’ rappresentato da due lettere greche: la chi (X) e la ro (P) incrociate, iniziali di XPIΣTOΣ (Cristos).
Ma il libro per ora non c’entra. Mi ha solo ricordato qualcosa di cui si parlo’ qualche anno fa a proposito di una rilettura di un quadro di Caravaggio: Le sette opere di misericordia, che si trova presso il Pio Monte di Misericordia a Napoli.



Considerato da Argan il piu’ grande quadro religioso del seicento, fu commissionato dal Pio Monte (fondato nel 1601 da 7 giovani aristocratici napoletani per dare conforto a poveri, ammalati e carcerati) a Caravaggio nel 1606, giunto a Napoli in fuga da Roma, dove aveva ucciso Ranuccio Tommasoni. Il lavoro fu eseguito in soli 3 mesi.
La scena sembra svolgersi in un oscuro vicolo napoletano e rappresenta l’elencazione delle sette opere di misericordia, volute dalla committenza; ma forse c’è dell’altro e riguarda il sentimento religioso del Caravaggio stesso.
I principi teologici dell’epoca vedevano nella Vergine e nei Santi e nel loro potere di intercessione, gli oggetti principali del culto.
Caravaggio avrebbe espresso il suo punto di vista dissonante nei confronti della Chiesa, restituendo a Cristo un peso fondamentale.
C’è da aggiungere poi che nella prima versione dell’opera non era prevista la presenza della Madonna con il bambino, dipinti in un secondo momento su richiesta.
Il Chrismon, secondo il pittore Bruno Fermariello sarebbe chiaramente individuabile nell’intreccio delle braccia e nelle ali degli angeli e del drappo dipinti nella parte superiore del quadro.
In effetti la posa dei due angeli intrecciati appare un poco innaturale, quasi forzata, quasi ad attirare l’attenzione.



Di questa interpretazione non ne ho sentito più parlare e neanche sul web ho trovato riferimenti. A me sembra un punto di vista interessante, anche perchè è l’opera di Caravaggio che ho visto piu’ volte ed è quella che conosco meglio.

Per Sergio Endrigo


che da oggi dorme anche lui sulla collina, Lontano dagli occhi.

mercoledì 7 settembre 2005

OROSAIWA – RIEN 1-0

Ho appena perso uno scontro con un pacco di biscotti. Tutti per terra
Ma perchè le buste di cellofan sono così resistenti? E sono maggiormente resistenti dove sta la striscetta rossa per lo strappo, chissà perchè. 
Riflettendoci, è lo stesso principio della carta igienica, che si strappa ovunque, tranne dove è forata.
Sono già note alle cronache le mie lotte all’ultimo sangue con i cd, che si rifiutano di farsi denudare; piuttosto si schiantano a terra ('a cammesella gnornò gnornò).
Le buste di spaghetti poi hanno come motto: resistere resistere resistere; e se insisti si sparpagliano al suolo come nel gioco dello Shangai.
Ma vuoi vedere che è stato inventato il materiale piu’ resistente del mondo e neanche se ne sono accorti?

MALA TEMPORA (pure per i  Santi)


Sant'Agostino è andato in sogno a Fazio e gli ha detto: nun te mòvere 'a lloco !!!!!
E lui è andato da Letta a dirglielo. Non mi muovo di qua, me l'ha detto Sant'Agostino.
Lo associamo di diritto alle facce di culo?

BRIOCHES A NEW ORLEANS

Barbara Bush ritiene che a New Orleans vada tutto bene e che tutto stia funzionando alla perfezione.
Lo dichiara in un’intervista alla radio.
Visto il livello di povertà degli “underprivileged”, pensa che il Superdome per loro sia come essere alloggiati allo Sheraton o al Plaza.
E’ tutta questione di punti di vista. Come quello di Maria Antonietta delle brioches.
Questa persona ignora ovviamente cosa sia la decenza.
Qui il NY Times

martedì 6 settembre 2005

UNA SCOPERTA DEL CAZZO

Durante recenti scavi a Ulm in Germania e' stato rinvenuto un fallo preistorico in pietra, lungo 20 cm e con un diametro di 3.
Il professor Nicholas Conard, del dipartimento di ecologia preistorica dell'Università di Tuebingen, ha detto alla Bbc che "oltre ad essere una rappresentazione dei genitali maschili" l'utensile "poteva talvolta essere usato per scheggiare le selci, come dimostrano alcuni segni tipici sulla superficie del fallo di pietra".
Da qui il detto napoletano “serve pe scugna’ ‘e noci”, descrizione volgare per definire un pisello inutilizzato altrimenti.
Il fallo di Hohle Fels sarà in mostra nel museo preistorico di Blaubeuren in una esposizione chiamata "Arte glaciale - decisamente maschile". Repubblica.it

lunedì 5 settembre 2005

IL MEDIOEVO E' QUI
The day after tomorrow


Nemmeno nel peggiore romanzo di fantascienza di quelli del filone del catastrofismo ci sono descrizioni come quelle che si leggono qui. Repubblica.it

LEGGENDO QUA E LA'


Una super nonnina di 93 anni in grado di mettere ko due ladri che, entrati in casa, volevano derubarla.
È accaduto in Lituania, dove i loschi individui, pensando di trovarsi davanti una indifesa vecchina, hanno dovuto ricredersi.
La donna, scaraventata a terra dopo che aveva aperto la porta ai due, ha pensato bene di bloccare un ladro afferrandolo per i testicoli con forza tale che l’altro non riusciva a liberarlo. I vicini, allarmati dalle urla dell’uomo, hanno chiamato la polizia che, giunta sul posto, ha arrestato i malviventi, spedendo il "più fortunato" in galera, l’altro in ospedale.
L’anziana donna ha poi spiegato che la sua presa d’acciaio è merito del lavoro che da anni svolge nelle campagne, dove munge capre e mucche.
Che d’ora in poi dovranno stare attente a non farla arrabbiare!


La notizia, pubblicata ovviamente su un portale over 50 la trovate qui.

NAPOLI SEMPRE ... NELL'OCCHIO DEL CICLONE
Della serie: ogni occasione è buona per parlare a vanvera.


L’articolo è pubblicato sul Foglio di Ferrara a titolo "Tutti pazzi per Katrina, New Orleans come Venezia? No, è come Napoli" (lo trovate qui).
Qui invece l’articolo in lingua originale.
“Su New Orleans e su Napoli incombe un destino di morte. Per questo sono speciali (e da salvare)”.
Dall’articolo si evince una visione abbastanza fantasiosa del confronto tra le due città, senza dimenticare lo Sterminatore Vesuvio e il colera.
E del Vesuvio si parla anche nell’intervista al geofisico Klaus Jacob dell’Earth Institute Columbia University New York
(qui il link) che consiglia di non ricostruire New Orleans visto che tra 100 anni sparirà.
E aggiunge: "del resto ci sono molti posti al mondo dove la gente vive in condizioni precarie: in Italia avete le cittadine attorno al Vesuvio che un bel mattino si sveglierà e farà il suo dovere, incenerendo tutto". 


All'ossa toje, tiè.
Scusate ma mi sto producendo in una serie di scongiuri piuttosto coloriti a questi menagramo del piffero.
A me è rimasta di traverso quella frase infelice: farà il suo dovere.
Chissà perchè mi ricorda i veronesi.

domenica 4 settembre 2005

W LA SQUOLA


Oggi l’amica insegnante è venuta a raccontarmi cosa è accaduto a scuola ieri.
Premetto che nella sua classe, una seconda liceo scientifico, ci sono stati sei bocciati.
Giorni fa uno degli studenti bocciati è andato a parlare con lei ed ha raccontato che un altro studente, anche lui non proprio una cima, che vista la mala parata si era ritirato dalla scuola il 30 aprile, in pratica un mese prima della fine dell’anno scolastico, aveva superato l’esame presso una scuola privata e tornava ad iscriversi al liceo nella medesima sezione.
Puntuale come un orologio svizzero, ieri la signora mamma accompagnata dal brillante studente piuttosto tronfietto, si è presentata per un colloquio con la prof mia amica, che nel frattempo aveva già parlato col preside assieme agli altri docenti interessati e deciso il da farsi.
In pratica ha comunicato alla signora che la scuola rifiutava l’iscrizione del fanciullo, motivando con il fatto che tale comportamento non sarebbe stato corretto e tantomeno educativo nei confronti dei ragazzi che nella stessa classe, avrebbero ripetuto l’anno, invitandola ad iscrivere il figliolo ad un altro liceo. 
Ad avercene di presidi e docenti così, la gente smetterebbe di usare la scuola come la propria carta igienica.

sabato 3 settembre 2005

ARTE MODERNA O ...... B.R.A. ?

Ormai è stranoto che io e l’arte moderna siamo geneticamente incompatibili.
In pratica appena mi ci avvicino avviene il rigetto.
Non ditemi che sono ignorante, già lo so.
Sarà che a Napoli ne abbiamo viste di cotte e di crude nelle installazioni che si sono susseguite a Piazza Plebiscito, dalla montagna di sale di Mimmo Palladino alle capuzzelle per terra di Rebecca Horn, Naples di Richard Serra e per finire quest’anno con l’Italia sotto e ‘ncoppa, alfine sfratttata dal concorso ippico.
Inaugurato anche il MADRE, Museo d’arte Donnaregina che nel 2006 ospiterà una mostra storica di Jannis Kounellis (quando lo guardo mi ricorda sempre un mezzadro irpino).
Ancora B.R.A (braccia rubate all’agricoltura).
Anche il PAN di palazzo Roccella a Via dei Mille è dedicato all’arte moderna.
Poi c’è il metro’ d’arte e se togliamo la stazione del Museo che richiama l’arte nella forma classica, le altre lasciano alquanto perplessi.
La foto qui sotto non si riferisce ad un negozio di calzature, è un’opera moderna installata nella stazione di Piazza Dante, la stessa della scritta di Dante fulminata.



23 anni sono passati.... sembra ieri



così ricordato da Mauro Biani.


PORTAMI IL GIRASOLE





Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.  

 Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
é dunque la ventura delle venture. 
 



Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

(Eugenio Montale, Ossi di Seppia)




EDIZIONI PER IPOVEDENTI


All'indirizzo www.marcovalerio.com in fondo a destra sulla Homepage c'è il link
E-book da scaricare liberamente


Vi si trovano file pdf di opere della letteratura italiana in formato pdf in una veste grafica facilmente leggibile (bianco su nero in corpo 18).
Se si usa Acrobat Reader versione 7.0, nel menu' VISTA si sceglie LEGGI AD ALTA VOCE e un programma di fonìa legge la pagina che scegliamo o tutta l'opera. Peccato che usi i fonemi inglesi al posto di quelli italiani, per cui la lettura risulta pressochè incomprensibile.
Speriamo che venga risolto rapidamente questo problema perchè mi sembra un esperimento notevole. E' la prima volta che trovo in rete una cosa del genere.

venerdì 2 settembre 2005

ANCORA NEW ORLEANS


La guardia Nazionale rientrata dall'Iraq ha ricevuto la licenza di uccidere. New Orleans diventa quindi il Far West.
Ma questo non risolve il fatto che ci siano migliaia di persone morenti, senza cibo nè acqua.
Oggi al TG3 ho sentite le infermiere degli ospedali dire piangendo che gli ammalati muoiono di fame. Molti vanno in coma diabetico perchè non hanno mangiato nulla da lunedi'.
Io credo che in queste condizioni anche io andrei in giro a saccheggiare i supermercati, per sopravvivere. E' atroce e surreale pensare che guardie armate sorveglino merci inutili che comunque rischiano di avariarsi.


Anche la notizia che gli USA ora accettino gli aiuti dall'estero, dopo avere sdegnosamente rifiutato, mi provoca un senso di straniamento.
Chissà che tra poco non lancino la campagna degli sms a favore degli USA come hanno fatto con lo tsunami.


E tutto questo dopo aver lasciato migliaia di persone, impossibilitate a muoversi, a morire.

A NEW ORLEANS


Sembra un romanzo di fantascienza come quelli di Roberto Vacca, La morte di megalopoli o Il medioevo prossimo venturo.
A New Orleans sono stati sospesi i soccorsi: troppo pericoloso per gli operatori. 300 mila persone ancora da evacuare, ma la gente viene lasciata morire perchè non si riescono a controllare gli sciacalli che sparano anche agli elicotteri.
Una situazione gravissima per una città americana, dove occorre cibo per 25 mila persone, condannata a scomparire come con uno tsunami. Meno vittime ma danni materiali maggiori, oltre al rischio di epidemie.
Una catastrofe, una calamità naturale che stavolta ha quasi cancellato la città della musica, del jazz.
Disperso anche Fats Domino, che non ha voluto lasciare la sua casa.
E la Guardia Nazionale resta in Iraq. Ma quando si sveglieranno gli americani?

NUOVO MOTORE A SCOPPIO
servizio di Rino Genovese

“In termini tecnici si definirebbe un motore a 2 tempi e 5 fasi, privo di testata e con cilindro rotante.
In pratica ci troviamo di fronte ad una rivoluzione automobilistica.
Frutto dell'inventiva di un imprenditore tessile irpino con l'incorreggibile passione per la meccanica, il "motore Capossela" si presenta come l'arma vincente per aumentare efficienza e potenza dei motori, abbattendone drasticamente spreco di energia, consumi e inquinamento da gas di scarico.
"Tutto è nato alcuni anni fa da una considerazione" ci dice Gaetano Capossela, inventore del motore. "Quando spariamo, buona parte dell'energia la trasferiamo sulla spalla. Quello che avviene nei motori con le testate. Quando svitiamo il tappo di una bottiglia, lo ruotiamo per evitare l'attrito. Il contrario di quello che avviene tra pistoni e cilindri".
Da qui l'idea di eliminare la testata e costruire due pistoni opposti, che creano la camera di combustione muovendosi in maniera sincronica all'interno di un cilindro rotante, provvisto di fori corrispondenti a collettori fissi su un controcilindro.
Risultato: un motore perfettamente bilanciato e con attriti ridotti di oltre il 50%.
Valvole, molle, albero a cammes diventano solo un ricordo.
La candela, che scocca la sua scintilla in corrispondenza col foro della fase di scoppio, rimane sempre pulita, fuori dai fumi, a loro volta espulsi nella fase di scarico.
Il raffreddamento avviene direttamente all'interno del cilindro con l'immissione di aria compressa, espulsa successivamente dal relativo foro di uscita: una sincronia che permette il perfetto lavaggio del cilindro e il raffreddamento immediato.
Infine l'immissione del carburante e la compressione.
Insomma, una sola la fase passiva, contro le 3 che mediamente ci sono in un motore tradizionale.
Sul banco di prova il prototipo da 50 cc ha superato i 10.500 giri al minuto.
Il primo prototipo è stato già montato su un kart e testato dall'università di Salerno. Con prospettive avvincenti.
"Avendo due pistoni opposti in un unico cilindro rotante, abbiamo realizzato un motore leggero ed estremamente equilibrato" precisa Gaetano Capossela. "Pertanto potremmo alloggiare in un unico vano motore due di questi motori, uno più piccolo per la città e uno più grande per l'autostrada".
Il "motore Capossela" ha già ottenuto il brevetto europeo e si appresta ad ottenere quello internazionale.
Ora, ovviamente, non rimane che passare alla produzione."

Ne hanno parlato a Leonardo già un anno fa e stasera di nuovo al TG3, in vista di nuovi aumenti della benzina e della eventuale decisione del Governo di diminuire temporaneamente le accise.
Capossela spera che l’invenzione venga commercializzata in Italia.

giovedì 1 settembre 2005

AI CONFINI DELLA REALTA’

In Sudafrica dove la violenza sessuale è diffusissima (si parla di 50 mila casi all’anno, ma forse è una cifra sottostimata), una donna ha inventato il RAPEX, un tampone da inserire in vagina, che in caso di violenza si aggancerà al pene dello stupratore, costringendolo a correre in ospedale.
Nel corso della presentazione alla stampa Sonette Ehlers, lamentandosi che nulla finora è stato fatto in difesa delle donne, spiega che l’aggeggio, una vera arma, composto di lattice con aggiunta di setole, potrà essere staccato dal membro solo da un chirurgo.
E’ stato obiettato che il Rapex, considerato medievale e barbarico, potrebbe provocare maggiori danni alle vittime, inferocendo lo stupratore colpito.
Non oso pensare a cosa accadrà se la signora dimentica di toglierlo prima di un rapporto sessuale consenziente.
STIAMO LAVORANDO PER VOI
Sottotitolo: Ma stàteve ‘a casa!!!!

Oggi dopo un bel po’ di tempo, gironzolavo per il Vomero e mi sono accorta che è tutto un cantiere.
L’incrocio tra via Luca Giordano e Via Scarlatti ricorda vagamente Ground Zero, con voragini varie e tutto un macello di recinzioni rosse. Di operai e macchine movimento terra neanche l’ombra.
Ovviamente staranno anche loro in ferie, assieme ai commercianti che ancora non hanno riaperto bottega.
Simpatico il cantiere di Via Cilea invece, attualmente fermo perchè hanno finito l’asfalto e non sono riusciti ancora a riapprovvigionarsi.
E così rieccoci in pieno caos, con i lavori appena partiti a Salvator Rosa zona Museo e Piazza Municipio chiusa, con il dilemma passerella sopraelevata si, passerella sopraelevata no (potrebbe servire a ridurre il numero dei pedoni scamazzati dalle auto in piazza),
Al Sovrintendente Guglielmi l’ardua sentenza.

A I U T O  !!!!!!

Ho toccato il fondo. Mi sono accorta che giocavo a scacchi online con mio figlio che sta nell'altra stanza.
La carogna ha cambiato nick senza dirmelo.
Se lo scopre la D.M. ci massacra per settimane.