Nisida

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lunedì 5 settembre 2005

NAPOLI SEMPRE ... NELL'OCCHIO DEL CICLONE
Della serie: ogni occasione è buona per parlare a vanvera.


L’articolo è pubblicato sul Foglio di Ferrara a titolo "Tutti pazzi per Katrina, New Orleans come Venezia? No, è come Napoli" (lo trovate qui).
Qui invece l’articolo in lingua originale.
“Su New Orleans e su Napoli incombe un destino di morte. Per questo sono speciali (e da salvare)”.
Dall’articolo si evince una visione abbastanza fantasiosa del confronto tra le due città, senza dimenticare lo Sterminatore Vesuvio e il colera.
E del Vesuvio si parla anche nell’intervista al geofisico Klaus Jacob dell’Earth Institute Columbia University New York
(qui il link) che consiglia di non ricostruire New Orleans visto che tra 100 anni sparirà.
E aggiunge: "del resto ci sono molti posti al mondo dove la gente vive in condizioni precarie: in Italia avete le cittadine attorno al Vesuvio che un bel mattino si sveglierà e farà il suo dovere, incenerendo tutto". 


All'ossa toje, tiè.
Scusate ma mi sto producendo in una serie di scongiuri piuttosto coloriti a questi menagramo del piffero.
A me è rimasta di traverso quella frase infelice: farà il suo dovere.
Chissà perchè mi ricorda i veronesi.

22 commenti:

  1. Anche qui, mia cara, passami la loro email se la conosci, che li sconocchio, a furia di scongiuri e non solo... Ci sono genovesi fra i lettori??? Perché a me questi san tanto di "abelinati"... :-)))
    Carolina

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  2. azz... complimenti per lo "sconocchio".
    ormai sei dei nostri. Non so se tra gli habituè ci siano genovesi, mi sembra di no, pero' hai reso il concetto.
    Sorry, non ce l'ho le mail e le ho pure cercate.

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  3. Le curve calcistiche e non solo non di rado sono state espressione di sarcasmo degno figlio dell'intelligenza.

    Uno di questi è rappresentato dai tifosi napoletani che hanno pensato e confezionato lo splendido striscione che rispondeva ai soliti "noti" insulti:
    GIULIETTA E' 'NA ZOCCOLA!

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  4. Giulietta è na zoccola è l'apoteosi infatti. Ne hanno fatto anche un libro sugli striscioni e questo è la copertina.
    Ma a questi due che gli possiamo mai dire? A l'ossa toje !!!!!

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  5. Sorry a te... quello dell'autore originale l'ho trovato: mledeen@aei.org. Mi piacerebbe trovare pure quello del giornalista del Foglio che deve avere il pisello e l'intelligenza direttamente proporzionali al suo senso del rispetto per gli altri, ma nell'attesa in settimana comincerò a sconocchiare questo. :-)))
    Cosa che invito tutti a fare.
    Bacioni
    Carolina

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  6. La rivista d'origine è la National Review, una delle "cose" (riviste sarebbe eccessivo) più orribilmente destrorse e conservative d'america. Pensa che, se non ricordo male, ha avuto anche l'onore di essere sbeffeggiata da Woody Allen in una scena di Io e Annie.

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  7. Non solo Giulietta è na zoccola, ma George Washington è nu ricchione. Tanto per mettere le cose a posto. Pensassero alle Torri loro.

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  8. Ok, Klaus Jakob ha detto una cazzata, cone ne dicono in tanti, siamo d'accordo. Ma l'articolo di Leden mi sembra abbastanza realistico. Inutile fare scongiuri o nascondere la testa nella sabbia, no?

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  9. Boh, io non son manco di Napoli, ma quella cosa del colera già di per sé mi fa prudere le mani e non è nemmeno solo quella. :-)))
    Carolina

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  10. Il colera a Napoli c'è stato nel 1973. In quale altro paese civile è successo qualcosa di simile SOLO una trentina d'anni fa?

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  11. Sì, ma, Sorryso', il colera è una malattia o una cosa - sic - che "fa il suo dovere" o una vergogna?
    Il paese civile dipende dai napoletani, o dagli americani, o anche e soprattutto dalla politica?
    Rispetto agli americani, poi, il colera lo rischiano ora, e anche peggio del colera, con la falda acquifera inquinata dai prodotti chimici.
    Guarda, è buffo, sto cercando di sintonizzarmi e ti devo anche porre almeno una domanda, almeno se è vero come credo di aver capito che sei napoletana: tu mi stai dicendo che per te è un po' una fonte d'imbarazzo la cosa del colera? Beh, non so, in casa mia si ragionava che se ci si spostava verso Napoli per diporto o per lavoro si prendeva solo qualche misura igienica per se stessi, mai facendone una questione con i napoletani, e che per il resto era stata una tragedia che dispiaceva a tutti.
    C'era gente che la "pensava" come certi ultras, poi allora io ero bambina e i bambini a volte ripetono a vanvera stronzate sentite da altri bambini o purtroppo da qualche adulto, comunque minoritario e solitamente, salvo (ora) da alcuni poco civili politicanti, poco apprezzato.
    Carolina

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  12. Il tizio che parla del "dovere" delle calamità di distruggere Napoli non è Leden, che fa un'analisi secondo me assolutamente plausibile, ma Klaus Jakob lo sparacazzate. Giusto per puntualizzare, visto che forse ti è sfuggito il piccolo ma non insignificante particolare, Carolina. Certo che sono napoletana, sempre più sconsolatamente orgogliosa di esserlo...

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  13. "Giusto per puntualizzare, visto che forse ti è sfuggito il piccolo ma non insignificante particolare, Carolina". Il mio messaggio aveva un tono da volerci capire, ignoro perché tu sia polemica con me. ???
    Carolina

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  14. 'mmazza, rochentèn, gli hai calato sopra proprio una pietra tombale!!! Si è sentito il tonfo. :-)

    Dunque, riepiloghiamo e scusate l'assenza. Qua pretendono addirittura che si lavori.
    Ledeen ne dice di cazzate nel suo articolo e pure parecchie. Lui fa il paragone tra napoli e new orleans dicendo che moltissimi sono morti di colera. Se non ricordo male i morti di colera a napoli furono solo 3, tra cui il marittimo che lo aveva "importato". Attribuisce Vesuvius the exterminator al "poeta Verga" e non a Leopardi e se leggete l'articolo linkato anche in lingua inglese ne scoprirete un mucchio di cretinate. Uno non scrive un articolo del genere senza essersi documentato ed è evidente che non lo ha fatto. Non è affatto un articolo realistico, sorryso' ed io non mettevo la testa sotto la sabbia, bensì lo spernacchiavo.
    L'altro, Jacob, si dà arie da grande scienziato ma una pernacchia la meriterebbe davvero anche lui.

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  15. Pernacchie a entrambi... almeno Ledeen avrebbe potuto metterci Marquez, nella sua "perla"... Quanto a Jakobs ... ehm... se quello è il suo, di "lavoro"...
    Carolina

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  16. è vero, colonia. Ledeen è considerato un neocon infatti. E l'hanno pure trattato bene.

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  17. Carolina, volevo aggiungere una cosa che mi è venuta in mente ora. L'anno successivo al colera, nel 1974, andammo a trascorrere una settimana a Maratea, già prenotata. In hotel guardarono la targa dell'auto e accertatisi che eravamo napoletani, ci misero in una dependance anzichè nel corpo centrale dell'albergo, e non ci furono santi. A Maratea, non a Milano o a Torino.

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  18. *Carolina* Nessuna polemica. Il Problema è che di Napoli si parla sempre per quello che di negativo succede, siamo diventati l'icona della schifezza mondiale. E il problema è che è tutto vero, fatte salve le pugnette e le malignità di contorno. Siamo stufi, noi napoletani pensanti.
    *Rien* Il colera del 1973 ha fatto una trentina di morti circa, è stata una storia molto seria e molto grave, una questione politica e sociale su cui ricordo un libro, che ho prestato e non mi è stato mai restituito (non li presto più, i libri, come ho già detto altrove). Si chiamava "Anche il colera: gli untori di Napoli" Edizioni Feltrinelli.
    Ma parlare di Napoli, o continuare ad urlare la disperazione di vederla così ridotta, di nuovo, mi sembra tanto inutile...

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  19. nel mio ultimo post ho fatto riferimento napoli e new orleans nella più totale inconsapevolezza di questi mostruosi precedenti giornalistici...non leggo i giornali perchè non ho tempo e ammetto che si vede....
    il mio accostare le due città non nasceva da nessun giudizio di valore, preconcetto o luogo comune come è ovvio essendo napoletana....sentivo la possibilità di accostare due realtà per quelle caratteristiche di unicità che le rendono assolutamente inconfondibili e non nel senso più volgarmente oleografico: la musica e la musicalità, la vitalità della strada, la sfrontatezza salutare dei ragazzini, la capacità di vivere bene e con un certo buon umore anche con molto poco (tanto è vero che è nell'opulento nord che si muore di suicidi...e non fate la solita battuta mentre a napoli si muore ammazzati perchè per 22 anni che ci ho vissuto e intendiamoci nei quartieri spagnoli mica a via petrarca a me nisciuno m'ha accisa) ....
    napoli non chiede di essere salvata perchè sta buono addò stà...dai tempi dei greci di neapolis quando gli americani e i lombardi e i celti erano ancora homo pochissimo sapiens, napoli e i napoletani c'erano ,tiè e godevano di ottima salute fisica e mentale
    napoli chiede solo a quella indegna ma piccolissima parte della sua popolazione che la sputtana e la violenta e la depreda e la prostituisce, dicevo quella piccolissima percentuale di napoletani bastardi, meticci, malriusciti di andarsene a farsi fottere,di schiattà, di levarsi dalle palle, di emigrare, di andare in esilio ad arcore spirando tra le braccia e sotto le ascelle maleodoranti del cavaliere
    puntualizzazione fatta
    jenè baci...e complimenti per come riesci a spigolare le cose più interessanti della stampa e della comunicazione in genere...conto su di te..

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  20. Grazie SorrySo' per il chiarimento, comunque anche gli altri umani pensanti li schiv/fano semplicemente certi articoli. Ho avuto la fortuna di conoscere vecchietti biscazzieri che frequentavano Napoli da tempo immemore per più o meno probabili investimenti nei cavalli e vi trascorrevano parecchie settimane l'anno e davano della città un immagine molto fresca e positiva a differenza di tanta gente che, pur essendo anche oggi ben lontana dagli 85 anni d'età, segue un po' il filone scandalistico - come pure su Milano del resto.
    Vorrei pure spendere una parola sulla moda e sull'eleganza a Napoli... trionfo di colori chiari e assai scarso conformismo, il che a mio parere non è poco...
    Carolina

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  21. *Tegia* il mio timore più grande è proprio che la parte di fetenti, qui a Napoli, non sia proprio piccolissima come tu dici. D'accordo, ovviamente con la sua epurazione. Magari fosse possibile....

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  22. Jené, a me viene questo in mente: qualche anno fa con alcune persone non mi incontrai per mesi su loro richiesta per via degli allarmi sulla Sars (io abito nel "quartiere cinese").
    Carolina

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