Nisida

Nisida

giovedì 22 settembre 2005

SCENEGGIATE IN TV

Il Presidente della Rai Claudio Petruccioli, di concerto con i consiglieri e il direttore generale Meocci, ha espresso le sue scuse a Umberto Bossi per lo sketch di Bossi in museruola all’Ottavo nano, riproposto sabato scorso nella rubrica Superstoria.
Petruccioli dice: “Un’identica parola riferita a una persona in una condizione diversa rispetto alle altre, puo’ violare la sensibilità e il rispetto umano”.
E aggiunge: “la caricatura era pure una trovata allora, ma con Bossi ancora in difficoltà dopo la malattia, è stata infelice. Io ho fatto le mie scuse, se non le capiscono, dicano pure che sono di destra, non importa”.
Moretti, dove sei? (neanche questo dirà mai qualcosa di sinistra).
Tutto nasce dall’indignazione di S.B. (Bossi se ne fotte) che, scambiando la Superstoria per Blog, ha tuonato: “Spettacolo indecente, mi ha fatto rivoltare lo stomaco”.
Corrado Guzzanti, protagonista dello sketch assieme alla Dandini è stupefatto. E anche noi, in verità.
Insomma, non si puo’ piu’ sfottere Bossi perchè è malato, neanche con spot retrodatati, ma lui che se ne va impunemente per fonti del Po a fare l’ennesima pagliacciata videotrasmessa, in compagnia degli omini verdi Calderoli e Borghezio (che tutti assieme fanno ridere piu’ dello sketch di Guzzanti) allora va bene.
Ma se è malato, perchè non se ne sta a casetta sua?

12 commenti:

  1. sì, e poi fra l'altro non è che sia 'sta persona sensibile agli altri.
    Carolina

    RispondiElimina
  2. Appunto proprio Bossi è uno che non si merita nessun rispetto... mi dispiace solo che quando una volta venne a Napoli e rimase senza scorta (ricordate?) si limitarono a sfotterlo!

    RispondiElimina
  3. una favola questa musica .........
    il nostro teatrino della politica non merita questa colonna sonora
    ciao
    gennaro

    RispondiElimina
  4. Già, se stesse 'a cas'.
    E' quello che ho pensato anche io, giorni fa.
    E, altra considerazione, dei morti, poi, si può parlare? O gli si manca di rispetto?
    E, ultima considerazione, ma in Italia, oggi, si può PARLARE?

    RispondiElimina
  5. Con la scusa del politically correct ci stanno imbavagliando


    Anna_AR.

    RispondiElimina
  6. in W Zapatero della Guzzanti c'è 'sto fatto:Sabina ha girato con telecamera le scene degli imbarazzi quando lei si presenta a tutti quelli che l'han censurata con in mano le carte dei tribunali che le han dato ragione. Ora, la maggior parte se può scantona quando la incontra. Ma Lucia Annunziata no. Lei conosce beeeeneeee il mezzo televisivo, per cui alla telecamera ha perfino avuto il pelo sullo stomaco di fare quella offesa per la caricatura con accento meridionale facendone una questione di razzismo. Quando mi pare che fosse proprio il bavaglio la questione, e che poi le caricature son quelle che sono, Bossi lo caricaturizzeranno con accento pontedilegnese e l'Annunziata con quello salernitano. E' gentazza proprio. Noi italiani non siamo assolutamente abituati a far 'ste cose, però se non va a casa un po' di gente dovremmo pensare a fare forme di non collaborazione. Io sarei per forme di renitenza alle menate burocratiche, zio Wenz' ad esempio non vorrebbe più pagargli le tasse, e non per il prossimo condono di Julius Threemountains.
    Carolina

    RispondiElimina
  7. siamo o non siamo in paese cattolico, sinonimo di ipocrisia?

    ciao

    RispondiElimina
  8. eh sì tanto per anticipare un post che vorrei fare "a grande richiesta" - sono di Milano e tutti mi chiedono che cosa ne penso - questo è un Paese o almeno Milano è una città dove per tutti gli anni '70 cattolici, comunisti, cristiani "per il socialismo" e quant'altro si son fatti scuole autogestite.
    Adesso fa scandalo che pure qualche egiziano pensi di rovinare un po' il bagaglio culturale della prole.
    Carolina

    RispondiElimina
  9. secondo me dovrebbe esistere solo una scuola, laica e statale. Punto.

    Chiudiamo tutte le altre! Cosi nessuno può indottrinare nessuno e poi vediamo se i piccoli che crescono si lasciano abbindolare... purtroppo non è possibile (e poi ci vorrebbero anche nella scuola pubblica dei prof. davvero laici!)

    RispondiElimina
  10. Non è tanto un problema d'indottrinamento, io mica ci credo che tutti quelli formati in un modo saranno convinti a vita di quanto impartito... preferisco come te l'istruzione statale perché ti dà un bagaglio culturale migliore essendo che per esso forse è più importante un'ora di matematica di una di preghiere. Penso che insomma, sono baggianate, ma puoi fare il cappero che ti pare se ti prendi la tua responsabilità. Ovvero che poi l'insegnamento autogestito e palle varie non ha valore legale. Solo che non si discute di questo. Ci si dimentica dei maoistileninisti fra l'altro convertiti quasi sempre al berlusconismo e si fa del razzismo su degli arabi.
    Carolina

    RispondiElimina
  11. Carolina, ci stiamo dimenticando le scuole confessionali. Ce n'è un vasto assortimento qui da noi, come credo ovunque. E non credere che quell'indottrinamento non faccia danni alla lunga. Ma si sa, quelle non si toccano, sono riconosciute dallo stato e danno pure i contributi.

    RispondiElimina
  12. Non è che non faccia danni, è che non credo porti particolarmente al terrorismo e che ciò sia poi particolarmente legato all'Islam. Grazie di avermi ricordato di quelle scuole (fra cui comunque non tutte almeno qui sono dannose per il patrimonio culturale. Il Leone XIII dei gesuiti per esempio lo riconoscono tutti come un'ottima scuola, mentre il San Carlo di non so chi è reputato più che altro come ambiente snobbettone e paghi & passi).
    Carolina

    RispondiElimina