Nisida

Nisida

domenica 30 ottobre 2005

DALLA VOSTRA INVIATA ALLA NOTTE BIANCA

Bassolino ha detto:
questa notte ci siamo sentiti tutti piu’ vicini.
E grazie tante, stèvemo uno ‘ncuollo ‘a n’ato.

Due milioni di persone, ma mi sono sembrate molto di piu’. O forse stavano tutti dove stavo io, non so.
Fiumi di persone entravano e uscivano dalla metropolitana. I napoletani sono usciti tutti dalle case, bambini e cani compresi.
Ma il fallimento colossale è stato quello dei mezzi di trasporto.
Taxi e bus spariti, tutto il movimento è stato assorbito da metro’ e funicolari che scoppiavano di folla. Cumana, circumflegrea e vesuviana in tilt, non riuscivano ad assorbire la gente alle fermate e questi impedivano ai treni di ripartire.
Si è avuta poi una frattura tra la città alta e quella bassa e i vomeresi sono rimasti confinati. Vi erano pero’ molte postazioni musicali tra cui i concerti jazz a Vanvitelli e San Martino, reso quasi irraggiungibile a causa delle scale mobili che l’ANM ha tenuto chiuse per mancanza di personale.
Molta musica house e techno, mentre la Fonoteca a Via Morghen diffondeva rap a volume da Woodstock.
Ballando ballando siamo riusciti ad infilarci nella funicolare di Chiaia, dato che quella Centrale era impraticabile (poi abbiamo saputo che si era pure fermata), dove si ballava il tango col gruppo della Milonga.
Facendo slalom tra i ballerini abbiamo poi raggiunto Chiaia, con l’intenzione di andare a vedere “il sole di luce nell’acqua” a Castel dell’Ovo, dove un gruppo di subacquei avvrebbero creato un sole che illuminava le acque del lungomare.
I subacquei c’erano, le luci pure, ma il sole no. Il pubblico in piedi sugli scogli, incazzatissimo, ha cominciato a rumoreggiare, il sole non si è visto e  i sub, dopo un’ora di tentativi, se la sono squagliata dal retro del castello (non si sa mai) quando le salve di fischi hanno raggiunto parecchi decibel. Per fortuna non c’erano sassi a portata di mano, che li avrebbero lapidati.
Nel frattempo iniziava il concerto di Baglioni a Piazza Plebiscito e noi ce la siamo data opportunamente a gambe. Volevamo mantenere imbattuto il record di non aver mai sentito Baglioni neanche per sbaglio.
Nel frattempo i locali avevano finito tutto il commestibile e sono arrivati nella piazza carrettini di ambulanti che facevano il panino con salsiccia, alla modica cifra di 7 euro. Sono andati a ruba lo stesso. Un Baglioni val bene un panino.
Io e la D.M. abbiamo mangiato panino e birra in un pub a San Martino, bevuto Prosecco a Piazza Vanvitelli e mangiato patatine fritte a Via Scarlatti. Ritorno a casa alle 5, ora solare, rigorosamente a piedi.
Uccisi.

13 commenti:

  1. care signore,
    sto per fare un commento che non c'entra specificamente con la notte bianca.
    leggo tutti i giorni questo blog per la musica e la comicità di alcuni commenti.
    mi ha incuriosito il comportamento di quel tale docente che scriveva il proprio link indicandolo ripetutamente tra i post.
    pur non essendo un addetto ai lavori, mi sono recato a visitarne il blog perchè ho un figlio a scuola.
    adesso io non entro nel merito di quel che dice o no, o del fatto che magari non riesce a liberarsi del pensiero suo lavoro quando se ne allontana, ma i suoi commenti e le notizie che fornisce non mi sembrano tanto ammuffite, anzi trovano una certa corrispondenza con le cose che, con sconforto, mi vengono ogni giorno raccontate dall'erede.
    voi perchè vi irritate tanto?
    non avete la stessa sfortuna di dover avere a che fare col mondo della scuola, magari da genitore?
    grazie per la risposta

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  2. caro, anonimo,
    quello che scrive il docente nel suo blog credo di averlo sentito decine e decine di volte nel corso degli anni fino alla nausea. Ho un figlio che si è fatto tutto l'excursus scolastico ed io con lui e diverse amiche e amici che lavorano nel mondo della scuola. Ora ci stiamo facendo una cultura sul sistema universitario. Il problema non è quello che scrive, ma il fatto che deposita il suo link in ogni post che visita, senza lasciare mai uno straccio di commento, mai.
    A parte l'ossessione di cui non voglio entrare nel merito, è il modo che critico, tutto qua.
    Io non ritengo che sia stata una sfortuna vivere le esperienze del mondo della scuola, esistono ancora i decreti delegati e in alcune occasioni funzionano persino. Non sono i lamenti di un docente a migliorare la nostra comprensione ma la partecipazione diretta. E non solo per la scuola.

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  3. Jené, ti voglio bene. :-) Io poi non so perché ma non ho manco trovato alcunché di scolastico, solo rampogne di una fantomatica redazione di Repubblica a Napoli su cose come i rumori delle ristrutturazioni accanto agli uffici che pur se vere non credo siano poi tipiche di Napoli. In sintesi al docente e ad altri.. tout sauf l'ennui, s.v.p.! :-)
    Carolina

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  4. Che carino questo utente anonimo, dai, jenè! Anche tu, sei stata garbata e precisa.
    Per ritornare in tema, non ho visto quasi nulla. Ho girato per il quartiere con una amica sconsolata che proprio perchè tale, mi ha designata come accompagnatrice, e poi, quasi subito me la sono svignata.

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  5. Allora ti devi leggere la mia camminata di ieri sera se tu sei stanca : )

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  6. decisamente mi hai battuta, gatto. E dire che sono abituata a camminare a piedi, ma la presenza di tutta quella folla complicava tutto. Via Scarlatti sembrava un pulman pieno da cui non si riesce a scendere. Dall'incrocio a piazza Vanvitelli quasi 40 minuti. E mi sono persa Maria Pia De Vito a San Martino. :-(

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  7. E non mi hai cercato tra gli astrofili mannagg'! Alla fine abbiamo montato i telescopi, ma non si è visto nulla... cmq il pullman era proprio il nostro!

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  8. no, perchè c'era un casino indescrivibile e appena chiedevi qualcosa ti mordevano, specialmente gli autisti della CTP, impegnati nella grande manovra.

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  9. Beh, dai bella, con tutti gli inconvenienti delle grandi città, ma interessante, mi pare (pure dalle foto qui sopra).
    Carolina
    PS qui misteriosamente ai mezzi han dato un'accelerata elettorale. :-) Il che non sarebbe male, eccettuati gli odiosi video pubblicitari e altrettanto da campagna elettorale - si va dagli spot normali a minicomizi del nano in luogo di normali tg - e il fatto che hanno aumentato considerevolmente pure la presenza poliziesca (naturalmente di giorno e agli orari di punta!!!) e soprattutto ... il grado di pretenziosità dei nomi delle fermate. Metà delle quali sulla linea rossa ora si chiama con il suo nome precedente, più "Fiera". Ma fiera di che cosa nun se sa ancora :-)))
    Carolina

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  10. Beh cercavi me ti raccomandavo : ) Si vede che sei arrivata prima che si trovasse un posto in quel bordello per l'autobus...

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  11. care ed ospitali signore,
    io avrei pure provato a registrarmi per non apparire come anonimo, ma la procedura mi è parsa un tantino complicata o, forse, non ho saputo seguirla fino in fondo per insipienza radicale del sottoscritto.
    poi, mi pare, che rimanere anonimo sia pure un bene: in fondo non conto io come persona, ma come come entità sociale, cioè come espressione di pensiero (arteriosclerosi permettendo).
    tornando alla "vexata quaestio" scolastica, dico che a me 'sta scuola dell'autonomia pare proprio strana. in fondo mi sono diplomato pure io, in 60esimi, e non sono morto e, all'epoca, di tutte queste frescate progettuali, modulari, interdisciplinari eccetera, manco l'ombra senza che morissimo d'incultura.
    ho, però, riscontrato che le elementari andavano meglio e così via calando.
    immagino che, poi, in sede universitaria lo strappo sarà peggiore dato che, da quel che leggo, il guazzabuglio della riforma è colossale.
    in ogni caso, portate pazienza. i professori di per sè non sono simpatici (almeno a me non lo sono mai stati, così, un po' a pelle), magari questo parla e dice cose che gli altri non dicono per convenienza, opportunismo o quieto vivere lavorativo.
    le riunioni mi sono sempre sembrate così noiose....
    grazie ancora e saluti e tutte/i

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  12. eh eh in altri tempi si sarebbe detto un infiltrato, un provocatore, un libero pensatore ma rompiballe (mi spiace anonimo, ma se resti tale te le becchi tutte :-))). Di questi tempi non so, ma mi sa che la diplomatica Jené dirà molto meglio di me. :-)
    Carolina

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  13. condivido sulle riunioni, una palla mortale. Ma ne facciamo tutti per lavoro, credo, obtorto collo.
    Circa l'anonimo, non è un problema finchè ce n'è uno. Se ne arrivano altri si fa solo un po' di confusione. Del resto basta scrivere sotto l'intervento "la firma digitale", va bene anche tizio, caio o sempronio.... e non c'è neanche bisogno di registrarsi.
    Anche i nostri nick in fondo sono anonimi, ma se non altro ci differenziano tra noi.
    Gli insegnanti poi, fanno il loro lavoro nè piu' ne meno che noialtri. E capita spesso che, una volta a casa, cioè fuori dalla classe, parlino in modo simile al docente in oggetto.
    Ho dato un'altra occhiata e non mi pare che dica cose tanto originali.
    Ma pure questo è questione di punti di vista.

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