Nisida

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sabato 5 novembre 2005

PREMIO THE BIG SPUT

E’ da tempo che su questo blog non veniva assegnato il premio SPUT.
Eccolo che torna per il piacere degli affezionati lettori e viene assegnato di diritto ad un artigiano di San Gregorio Armeno, Gennaro Di Virgilio, che tra i pastori in esposizione e in vendita nella sua bottega inserisce anche una delle coppie più discusse delle ultime settimane.
Insomma sul presepe napoletano, oltre a Lapo Elkann, appaiono Al Bano e la Lecciso.
Lui è raffigurato con il tapiro di Striscia tra le mani e lei indossa un camicione bianco come fosse un fantasma che in una mano stringe un cornetto dorato.
Io non lo so da dove sia spuntata questa idea stupida di inserire nel presepe personaggi di tale natura e di così basso profilo.
Finché si parlava di Eduardo, Totò e Troisi passi, hanno una loro valenza. Crearne dei pastori era considerato un omaggio a personaggi che avevano dato lustro alla città natale.
Ma questa gente da dove spunta? Cosa ha a che fare con Napoli?
A Di Virgilio ed a costoro un Big Sput very very Strong !!!

7 commenti:

  1. tutto ciò conferma che napoli è l'ombelico del mondo... l'unica città dove sacro e profano si mescolano e convivono in maniera del tutto inspiegabile!

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  2. Beh, anche Bossi non aveva nulla a che fare con Napoli, anzi. Cmq la cosa è emblematica, certo, della stupidità imerante, quella da cui non ci ci salva...
    Sorryso from Gallery

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  3. questa cosa la dice lunga su quanto la tv stia livellando tutto verso il basso. tra un po' bisognerà scavare...
    Jaero senza nulla voler togliere a Napoli, sacro e profano si mischia in qualsiasi festa paesana. e non da ora...

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  4. vero, almost....
    ci dovremo rassegnare ad un presepe stile Novella 2000.
    Mi sembra strano che non ci abbiano ancora messo Celentano.
    Ma aspetto fiduciosa ;-)

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  5. sì è vero almost, però io continuo a pensare che napoli abbia un fascino tutto particolare, non qualitativamente superiore alle altre città, ma diverso, distintivo... napoli bisogna viverla per poterne avvertire tutte le vibrazioni e le contraddizioni...ed io purtroppo non lo faccio troppo spesso, lasciandomi trascinare dalla routine quotidiana senza soffermarmi ad apprezzarla quanto meriterebbe. Poi ammetto anche di conoscere poco il resto del mondo, sono sicuro che anche altrove si fondano aspetti suggestivi a metà tra il sacro e il profano.
    quanto alla cultura televisiva, la ricetta migliore sta diventando il non vederla... ed io ultimamente ne vedo sempre di meno.

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  6. Jaero io amo Napoli, anche se la conosco poco. E forse sono proprio quelle contraddizioni così stridenti che me la fanno amare :o)

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  7. Celentano ce lo mettono eccome secondo me! : (

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