Nisida

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lunedì 23 gennaio 2006

L'ODORE DEI SOLDI

«Sottoposti a copyright tutti gli scritti, i discorsi e le allocuzioni del Papa. Sia di quello regnante che dei predecessori, fino a 50 anni addietro»

CITTA’ DEL VATICANO - Le parole e gli scritti del papa da ora in poi sono merci a pagamento: le più care quelle scritte solennemente nelle encicliche, le meno costose quelle pronunciate nei discorsi (Angelus, catechesi del mercoledì, allocuzioni varie). Qualunque testo che ha per autore il Papa o un qualsiasi dicastero della Santa Sede d’ora in poi è protetto da un rigido copyright e può essere pubblicato solo dalla Libreria Editrice Vaticana (Lev). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

(AGI) - 21 gen. - La Santa Sede si e' riservata tutti i diritti sulla prima Enciclica di Benedetto XVI e su tutte quelle che il nuovo Papa firmera' in futuro. Il copyright sara' esercitato dalla Libreria Editrice Vaticana. Qualunque altro editore volesse pubblicare un enciclica, o un'esortazione apostolica, o un discorso dovrebbe presentare un progetto di edizione alla Lev. Il rapporto fra testo dell'enciclica e commento dovrebbe essere di 1 a 2 (1/3 del volume occupato dal documento e 2/3 dal commento teologico/filosofico). La Lev concedera' l'approvazione e determinera' i tempi di uscita del commento-enciclica. Ma, rivela oggi La Stampa, l'editore dovra' pagare: l'accordo, dal punto di vista economico, oscillera' tra il 3 e il 5 per cento del prezzo di copertina, con anticipo da concordare caso per caso in base alla tiratura (ad esempio.: encicliche 5 per cento, altri documenti 4 per cento, raccolte di discorsi 3 per cento)'. E sara' necessario chiedere l'autorizzazione anche per pubblicare piccoli stralci, in commenti, guide, o antologie.

Mi chiedo, ci toccherà pagare la LEV (che somiglia tanto alla SIAE) anche se diciamo il Confiteor durante la messa?

16 commenti:

  1. Sai qual'è la cosa peggiore?
    Anzi no, magari fosse la peggiore... la peggiore non è questa, prendila come modo di dire...

    E' che 'sto scherzo l'ha tirato fuori nello stesso anno nel quale gli hanno cancellato l'ICI.

    Quando le tasse le devono pagare loro fanno in modo che gli vengano cancellate.
    Appena ci riescono fanno pagare gli altri per avere pure le loro virgole.

    Non conoscono davvero vergogna.

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  2. beh il fatto è che loro l'ICI non l'hanno mai pagata neanche per lo passato. La legge ha ratificato tutto quanto.
    Io non so quanto ci riguardi la decisione di mettere un copyright.
    Io sinceramente organizzerei un boicottaggio coi fiocchi. Le encicliche e tutto quanto tienitele per te e tanti saluti a casa.
    E dire che io tutti i giorni che il padreterno manda in terra insulto la SIAE, c'è sempre un motivo per farlo. C'era uno sotto casa che faceva fotocopie e adesso non le fa piu'. E' stato beccato e non so che multa gli hanno dato. Ora ha messo un cartello: non si fanno fotocopie ai libri. Io con lo scanner mica ci riesco.

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  3. Certo che ci riguarda.

    E il motivo è in questo pezzo qui:

    "E sara' necessario chiedere l'autorizzazione anche per pubblicare piccoli stralci, in commenti, guide, o antologie"

    Tu dirai "E chi vuol scriverla un'antologia?"

    Nessuno di noi, certo.
    Ci riguarda però nella parola "commenti" (non questi del blog) e nemmeno poco.

    Quella che sembra una mossa commerciale è in realtà un blocco gigantesco alla critica.
    Puoi immaginare quanto si riduce la possibilità di critica, per esempio, dell'enciclica, da parte di filosofi, giornalisti semplici blogger, ora che non possono riprodurne nemmeno una riga?

    Non è come fare una critica a un film, che prima o poi in tv ci arriva.
    Quanti pensi arrivino a leggere l'enciclica per intero?
    Uno o due.
    Ecco, prima potevano essere lette comunque delle critiche che ne riportavano i passi principali.
    Ora o te la leggi tutta comprandola da loro o te ne leggi degli stralci commentati da chi è autorizzato da loro a "criticarla".

    Capito il meccanismo studiato il giorno dopo la sua pubblicazione?
    Furbi, eh?

    Ci riguarda, ci riguarda eccome.

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  4. Fino a quando c'era lo Stato Pontificio il perdono e la clemenza dei peccati costava e il Vaticano affiggeva il listino prezzi da pagare da un fedele per un peccato.

    Non vedo cosa ci sia di male nei diritti del Papa anzi io la vedo dalla parte positiva: finalmente non avendo la gente soldi da spendere in diritti, visto che in Italia non compra quasi mai libri, non li spenderà nemmeno per le cose del Papa e così se ne vanno in fallimento ( i preti ) perchè per esempio io non caccio una lira per leggere le sue encicliche e con me saranno in tantissimi assai di moltissimi di noi.

    D'altronde il Papa è un contadino della vigna e mai nessuno come un contadino, sappiamo, è stato legato al denaro per il suo sostentamento.

    Ho visto giusto anche stavolta, mi rallegro con me stesso: la Chiesa Cattolica ha preso la strada del suo declino irreversibile.
    Vedrete che loro stessi faranno di tutto per ridursi a una piccola congrega che vivrà essenzialmente di turismo.

    Eh...


    W

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  5. e meno male che la bibbia ed i vangeli sono open source

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  6. hai ragione, broono, non ci avevo pensato a questo aspetto della cosa. Certo che questo qua ne pensa una piu' del diavolo. Altro che declino della chiesa cattolica, wynck.
    E poi la chiesa le ha sempre vendute le indulgenze. Danno quelle plenarie anche ai pellegrini dell'anno santo. In cambio di una visita che porta denari nelle casse del Vaticano.

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  7. Ma chi le vuole leggere le encicliche? E chi le vuole commentare? Ma che se le leggessero tra di loro. Pagare per sentire il papa? Ma devono pagare loro me. Se vogliono che io ascolti il Papa mi devono dare dei soldi. Se vogliono che in casa mia entri il testo di una sua enciclica mi devono dare dei soldi. Il doppio del prezzo di copertina, e non è detto che poi la legga.
    Io Ratzinger l'ho già cancellato dal mio sguardo. Cambio canale ogni volta che appare. Gli ammazzo pure l'auditel.

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  8. Beh, mi sa che qualche politico le farà stampare a nostre spese...

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  9. Catastrofisti !!!!
    Malelingue !!!
    Posso invece rendere pubblica testimonianza del fatto che ieri, alla messa della mia parrocchia, il prete ha commentato il vangelo......gratis.

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  10. "Ma chi le vuole leggere?", detto in quel senso, lo dico anch'io, certo.

    Il problema è che esistono anche delle perosne che hanno voglia di leggerle al posto nostro perchè in grado di interpretarle e di spiegarci cosa, quel che sta scritto dentro, annuncia.

    E dentor un'enciclica ci sono precise volontà politiche, le prossime battaglie civili, le prossime leggi da distruggere.

    Solo che, appunto, chi non sa leggere a fondo e tra le righe non lo sa e pensa sia solo una preghiera scritta in più pagine.

    Ecco, io ero felice che ci fosse qualcuno in grado di spiegarmele queste cose perchè se ci si vuole difendere da 'sta manica di invasati bisogna capire cosa dicono.

    Ora, sapere che anche questo qualcuno avrà difficoltà a spiegarmi dove devo stare attento perchè non può indicarmelo con precisione, mi fa girar le balle eccome.

    Perchè a lui e a me son state tolte delle preziose armi, con 'sta cazzata dei diritti.

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  11. un'enciclica col catenaccio, insomma.
    Oggi al tg3 dicevano che il Papa parlava dell'enciclica pur non avendola ancora diffusa. Staranno mettendo a punto l'ufficio legale prima.

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  12. ragazzi, en attendant, beccatevi (gratis... dal punto di vista editoriale - da quello dei danni che fa.. trase) il proclama d Ruini su come devono votare gli italiani:
    - a favore della "famiglia naturale"
    - a favore di chi rispetta la vita "dal concepimento alla fine naturale" (fa niente se sei stata stuprata, se non te lo puoi permettere, e fa niente se il "prodotto" diventato persona rischia di vivere di stenti, e chi è malato grave voglia legittimamente accorciare l'agonia);
    - a favore di chi si erga contro la commistione tra politica e affari (peccato che il riferimento sia ad Unipol ecc., e non alla compagnia delle opere o agli affari del Silvio divorziato);
    - contro le guerre, ma a favore della nostra "missione" in Iraq, che deve rimanere "per sbarrare il passo ai fanatici"

    E' gratis, e ampiamente diffuso. Ma vi sembra digeribile? (credenti o meno che siate?)

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  13. ora pure a parlarne male si deve pagare... d'altra parte l'obolo l'hanno inventato loro scusate....

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  14. mi sa tanto che se sta cosa la viene a sapere il capellone figlio del falegname si incazza come quella volta con i mercanti... quanto alzò le bancarelle e li secutò ....
    ma pè piacere !!!!

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  15. mianonna, temo che difficilmente riusciremo a secutarli.
    Stasera il tg2 ha dato ampio spazio a Ruini e alla CEI per l'ennesima ingerenza su fatti che non riguardano il vaticano, di cui parla elmegatt qui.

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