Nisida

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venerdì 12 maggio 2006

ALBERI IN FUGA


la collina di villa Certosa


Siamo un paese in fuga. Dopo i cervelli in fuga, anche gli alberi in fuga.
Ulivi secolari, querce ed altre essenze tipiche del sud migrano al nord nelle ville di ricchi signori che ostentano boschi antichi.
Anche l’ex Pres del Cons non sfugge a tali mode e coerente con la linea di tali parvenu, pianta una dozzina di ulivi secolari su una collinetta dell’altezza di circa 10 metri per guardare il golfo della Marinella seduto su una panchina.
Ovviamente una collina già c’era, ma i suoi architetti l’hanno buttata giù per costrurci un anfiteatro.
Da questi comportamenti si evince un disprezzo totale per la natura.
Via le colline, che hanno il torto di essere dove non vorrebbero i padroni del mondo, su le colline per ammirare il paesaggio dall’alto, in pensosa meditazione.
Prelievo di alberi calabresi, pugliesi, lucani, cilentani, sardi, per ripopolare magicamente le ville del nord-est, escavazioni profonde, pale meccaniche e gru per il sollevamento degli ulivi, che, appositamente amputati, come si osserva nella foto, viaggiano alla volta della collina che li aspetta per la messa a dimora. Si calcola che ciascuno di questi ulivi venga a costare fino a 10 mila euro.
Qui si può leggere un resoconto della notizia data dall’emittente sarda Cinquestelle TV e il seguito con relative ispezioni.
Qui invece si dice che la collinetta copre una discarica.

3 commenti:

  1. la collina è servita a impiantare gli ulivi

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  2. beh certo che se uno si impianta sulla zucca quei quattro peli figurati se si impressiona per 12 ulivi. E che saranno mai?

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  3. fossi stata al suo posto, ulivi e querce li avrei evitati come la peste.
    :-D

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