Nisida

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lunedì 29 maggio 2006

SENZA VERGOGNA E SENZA RANCORE di Enzo Biagi


Qui di seguito l'editoriale che Biagi ha scritto sul Corriere di domenica 28 maggio.
Una bella lezione di moderazione. La incollo qui perchè la voglio ricordare.


Una volta tanto sono costretto a dare ragione al Cavalier Silvio Berlusconi, che qualche lettore ricorderà come ex presidente del Consiglio. In un comizio il leader dell'opposizione ha detto, riferendosi alla mia rubrica su queste colonne, che sono vecchio e rancoroso. Ho 86 anni, quattro nipoti, chissà che non ce la faccia a diventare bisnonno, e non mi sono mai vergognato dei miei capelli bianchi.

Questo per dire a un giovanotto settantenne che l'età non è una colpa e si può convivere con una faccia con le rughe. Per quanto riguarda il «rancoroso », invece non sono d'accordo: l'aggettivo non è appropriato e vorrei rassicurare l'onorevole Berlusconi. Non gli porto rancore per la cacciata dalla Rai, figuriamoci, piuttosto ho criticato il suo governo perché convinto che portasse allo sfascio il mio Paese, perché non potevo sopportare le leggi ad personam e le bugie per far credere agli italiani di vivere nel paese delle meraviglie.

E poi, come fa a dare del rancoroso a me lui, un uomo che non è capace di accettare la sconfitta, che ha esasperato il clima politico tanto che un suo alleato è riuscito a offendere Rosy Bindi nel modo che nemmeno all'osteria del mio villaggio potevano immaginare? Ancora: può un ex capo di governo strizzare l'occhio alle signore dichiarando che adesso avrà più tempo per loro? E come giudicare non il comizio, ma l'arringa a «Porta a porta», peraltro senza contraddittorio?

Infine l'incitamento a scendere in piazza: «Attenzione a non tirare troppo la corda», ha detto il capo di Forza Italia a Napoli. «Se questa Italia che sto conoscendo perde la pazienza e scende in piazza, peggio per loro». Vede, Cavaliere, anche su questo non siamo d'accordo: conosco il mio Paese e so che è più maturo di quanto lei pensa, so che rispetta la democrazia e mi auguro che oggi glielo dimostri ancora una volta nelle urne. Senza rancore.

28 maggio 2006

8 commenti:

  1. e difatti a Milano...non mi pare che l'hanno ascoltato troppo: 'a ministra e 'o prefetto sono testa a testa

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  2. certo che Ferrante non è un candidato proprio esaltante. Ex prefetto. Milano per tradizione è sempre a destra, sindaci e governatori. 2 mandati per Albertini, idem per Formigoni. Se passa Ferrante sarà un vero strappo.

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  3. Veramente Milano era socialista e craxiana, non è che è cambiato molto con il nano non trovi ? Ma una cosa che mi chiedevo, ora che è cambiato il parlamento, quanto ci vuole per silurare Mimum, Vespa ed altri che sanno solo fare propaganda al nano ?

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  4. Io sono convinto che un pò di disoccupazione a queste persone senza vergogna non farebbe male... bisogna mandare un segnale al paese, la fase "nano" è finita, adesso si cambiano gli uomini, quelli che hanno fatto porcate vie (e non dico di lottizzare la RAI a sinistra, attenzione).

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  5. La copertina del manifesto è grandissima...

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  6. davvero meritata la copertina.
    E come ha detto D'Alema, voleva la rivincita e ha preso la riperdita.

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