Nisida

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domenica 11 giugno 2006

SONO UN DIRETTORE DI TESTATA


(ANSA) - AOSTA, 9GIU-
Il gestore di un blog e' equiparabile giuridicamente al direttore di una testata giornalistica.
Lo sostiene un giudice monocratico di Aosta.La sentenza per diffamazione coinvolge un giornalista, Roberto Mancini, accusato di essere il titolare del blog 'Il bolscevico stanco'.
Il gestore di un blog - si legge -altro non e' che il direttore responsabile dello stesso, pur se non viene formalmente utilizzata tale forma semantica per indicare la figura del gestore e proprietario di un sito internet".
Qui c'è la sentenza.


Ora attendo di avere il tesserino dell'ordine, così vado ai concerti gratis.

13 commenti:

  1. direttora ...
    ma scusami allora lo siamo tutti ...
    ma dove ha studiato questo.... sul manuale dell giovani marmotte

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  2. vabbè...mi vuoi dire che in tutti questi anni ho pagato gli ingressi e avendo il tesserino non ero tenuta a farlo? Depressioneee...:(((

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  3. E se il blog è in latino che si è: prefectus ephemeridis??
    :)))

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  4. purtroppo la legge italiana in materia di blog e siti internet è molto "pericolosa". in america sono molto più chiari e ne fanno ad hoc. il pericolo in cui possiamo incappare facilmente è che, seppure manteniamo l'anonimato, qualcuno può sentirsi leso da una dichiarazione e querelarci senza scampo.

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  5. E' una questione molto seria, altro che concerti gratis, ché per quelli non c'è tesserino che tenga, altrimenti i palasport sarebbero pieni d'imbucati.

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  6. Caspita, mi scopro Direttore di Testata. Non so perchè, la primissima reazione è stata di voler andare dal mio capo e chiedere un aumento di stipendio.

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  7. rochentèn, ammetto che il fenomeno è notevolmente diminuito, ma se vuoi vederne di imbucati col tesserino, basta andare all'arena flegrea.
    Ovviamente questa era una battuta, il problema è molto ma molto piu' serio. Qua c'è gente che pattuglia il web alla ricerca del proprio nome e mi è già capitato tempo fa con un signore che non voglio neanche nominare, tanto è una nullità.

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  8. Allora, niente nomi. Nickname a volontà.

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  9. :-))) qui è peggio. ci sono dei coatti che pagano 100 euro l'anno per entrare "gratis" e nemmeno a concerti.. magari.. spesso a mostre o allestimenti di cui chiunque dotato di buonsenso farebbe a meno... e non sai nemmeno a quanti di questi eventi devono andare per "ammortizzare"... :-))) che ridere! :-))) mancava proprio solo un magistrato cretino!!!! :-)))
    Carolina

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  10. La legge n.62 del 7 marzo 2001 è abbastanza chiara in merito al prodotto editoriale.
    "Blog" è un neologismo e deriva - per contrazione - da weblog, o log in rete. I log sono dei file di testo che riportano fatti o eventi, sono in genere scritti dai computer in base a criteri cronologici e si potrebbero chiamare una sorta di "diari di bordo". Un weblog è quindi un log, cioè un diario, scritto su Web da una persona, e pubblicato in ordine cronologico: in altre parole, una specie di diario pubblico.
    Il blog è struttura (come il Web, d'altronde): i contenuti ce li dobbiamo mettere noi. Il blog è democratico, e consiste di vari strumenti che ci consentono di costruire la "conversazione distribuita", ovvero l'insieme dei blog.
    Da qui a dire che il blog è un prodotto "giornalistico" ce ne passa, così come è pur vero che nella regione a statuto speciale della Val d'Aosta hanno trovato un cavillo paragonabile a un tentativo di censura legalizzata.

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