Nisida

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martedì 12 settembre 2006

LE SCARPE NUOVE


Oggi eravamo in motorone fermi al semaforo. Davanti a noi un'auto piuttosto sgangherata targata BO. Il tizio all'improvviso ha spalancato lo sportello ed io mi sono presa un poco di strizza, pensavo che era sceso per attaccare briga, ma eravamo assolutamente innocenti.
Il tipo non ci ha degnati di uno sguardo e si è diretto verso i due cassonetti a destra del marciapiedi, tirando su un paio di scarpe nere alte che erano in cima alla spazzatura.
Se l'è guardate, gli son piaciute, ha aperto l'altro sportello e le ha messe in macchina, poi è ripartito. E non era un extracomunitario.
Zitti e perplessi siamo partiti anche noi.
Io non so che significato dare a quanto abbiamo visto. Penso che prendere le scarpe da un cassonetto sia davvero la disperazione. In fondo alla caritas e in chiesa le danno gratis e sono anche pulite.

12 commenti:

  1. quello che mi lascia ancora più stupito che oltre ad esserci uno che le raccoglie c'è un altro che butta scarpe da essere raccolte ...ci sono i due elementi di una società di merda

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  2. La nostra società chiamta dei consumi in realtà è una società degli acquisti. Le cone non vengono consumate mai, vengono buttate prima. Si comprano, si usano per un po' e poi si buttano. Non è importante consumare, ma acquistare. Poi si butta e c'è sempre qualcuno che raccoglie, prima di finire in una discarica.

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  3. Fino a qualche tempo fa chi "esplorava" i cassonetti lo faceva a tarda sera o di prima mattina. Adesso vedo a tutte le ore del giorno persone che non sembrano nemmeno male in arnese aprire i suddetti ed esaminare il contenuto con interesse. Per non parlare di chi raccoglie frutta e verdura scartata mentre i mercati rionali smolbilitano: una scena che in certi momenti ricorda un saccheggio sul campo di battaglia di un oscuro medio evo. Il mese scorso, per fare spazio nel ripostiglio, mi sono deciso a buttare due sedie pieghevoli sfondate: le ho messe accanto al cassonetto sotto casa un pomeriggio, e sono scomparse nel giro di un'ora.

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  4. Leggi "Mongo" di Ted Botha. Forse ci ho fatto un post. Bah.

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  5. non so cosi significhi però devo dire che di spiegazioni sociologiche comincio ad averne abbastanza.
    E' ovvio che il signore che si è preso le scarpe, perchè gli servivano, sicuramente non è quello che ieri sera è entrato nel mio box e si è preso le due biciclette, la mia e di mio figlio. Ovviamente sociologicamente gli servivano, le biciclette. Forse. Umanamente a mio figlio è servito un buon paio d'ore di pianti ed incredulità per riprendersi. Sociologicamente, questo come si chiama?
    ciao ... hai voluto la bici? ora pedala.

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  6. franci, Berti mi ha risposto, davvero gentile.
    Mi ha anche allegato un documento esplicativo su quello che si sta facendo, molto interessante.
    :-)

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  7. rochentèn, grazie. Non ne sapevo nulla di simili attività. Ci sono stata a New York e mi ha stupita l'immensa quantità di spazzatura "ricca" abbandonata vicino ai cassonetti. Impressionante anche la quantità di carta di giornale, pile e pile di quotidiani che sembrano elenchi telefonici. E poi tante scarpe nuove, depositate appaiate, così che chi vuole possa raccoglierle. Intuibile che il riciclaggio venga affidato ad altri utilizzatori.

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  8. Questa fa il paio con la signora che si mise in borsa un bel polipone e se ne andò.

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  9. sotto casa mia c'è un parcheggio dove ci stanno i cassonetti. Una volta a settimana, viene una famigliola con un camioncino e raccoglie tutto quello che le serve. Sono quasi meglio degli spazzini. Bellissimo il post su Botha

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  10. Lunafragola, è un bel libro quello di Botha.

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  11. scusa leggo solo adesso un pò incasinata
    a disposizione! figurt'
    ah franci non connessa (in tutti i sensi)

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