Nisida

Nisida

domenica 17 settembre 2006

NIENTE E COSI' SIA


Son due giorni che tv e giornali ci fanno 'na pallatànta con i coccodrilli sulla Fallaci. Ogni giornalista si è sentito in dovere di dirci che lui la conosceva, che erano stati colleghi, alcuni addirittura che erano amici. Da Ostellino a Riotta, ognuno ha scritto il suo bravo articoletto.
Ma io ho l'impressione che tutti celebrano la Fallaci di trent'anni fa, quella di Niente è così sia, Intervista con la storia, Penelope alla guerra. Quella che ha amato Panagoulis e mi chiedevo spesso cosa avrebbe detto Alexos delle posizioni assunte da qualche tempo dalla sua donna.
Macchianera sul suo sito l'ha celebrata a modo suo, irriverente e cattivo ed ha provocato commenti di protesta a raffica.
In pratica dicono che i morti vanno lasciati in pace, neanche se con la morte diventassero tutti angeli del paradiso. Chissà qual è la genesi di questi comportamenti. Forse il timore che il morto lasci l'aldilà e si vendichi di quelli che ne parlano male?
Insomma, lasciamo in pace i morti, non si sa mai.

16 commenti:

  1. Se anche mia madre oggi al telefono mi ha detto se sapevo della morte della Fallaci, vuol dire che il bombardamento che state subendo deve essere allucinante...

    RispondiElimina
  2. ci si è messo anche Zeffirelli .In segno di protesta alla città di Firenze che da sempre ha negato a Oriana Fallaci il Fiorino d'oro, massima onorificenza della città, Zeffirelli ha deposto sulla tomba quello che lui stesso ha ricevuto. "Firenze è ingrata, il resto di Firenze fa veramente schifo", ha detto Zeffirelli ai giornalisti presenti.

    ma per piacere ...bastaaaaaaaaaaa

    RispondiElimina
  3. nessuno è capace di rinunciare alla sua parte di sceneggiata. Il corrierone ha messo come inserto gli incipit di una cofana di libri della Oriana.
    Scommettiamo che adesso in libreria vedremo pile e pile dei suoi vecchi libri? cmq meglio leggere quelli vecchi rispetto alla recente produzione folle.

    RispondiElimina
  4. In quelli vecchi qualcosa di buono c'è, è stata comunque una grande scrittrice. Sulla sua involuzione finale è già stato detto troppo, lasciamola stare.

    RispondiElimina
  5. Appena arriva nell'aldilà trova un arabo che le chiede: "Chi siete? da dove venite? dove andate? un fiorino!"

    RispondiElimina
  6. E' stato il mio mito da adolescente, poi dopo "Un uomo" è iniziato il declino con sbandamento finale. Praticamente irriconoscibile. Non ho mai capito perchè tanto livore l'abbia divorata alla fine della sua vita. Forse la malattia? I suoi primi libri mi hanno aiutato a crescere. Di lei rimpiango solo questo


    Anna_AR

    RispondiElimina
  7. Di là ha trovato Allah, che si chiama Allah proprio perché sta allà.

    RispondiElimina
  8. Ehi, ma dove è finito 'o Vesuvio? E poi mi sembrano colori troppi dolci. mou sur mou. Mi sale la glicemia solo a leggere. Aridamme il Vesuvio.

    RispondiElimina
  9. ue', sto lavorando da tre giorni su questo template. Mo' tenetevi la Floridiana almeno per un po'. Io tutta sta fatica l'ho fatta perchè il vecchio template si vedeva tutto scavallato. Ora sembra vada bene con Explorer e Mozilla. Mi dite come va con il Mac?

    RispondiElimina
  10. Io avrei messo quest'epiteto sulla sua tomba:
    "Riposa in pace e finalmente smettila di sparare cazzate per far vedere quanto sei figa!"

    RispondiElimina
  11. Devo ammettere che la tentazione di scrivere sul mio blog un necrologio molto cattivo l'ho avuta anch'io. Ma sarebbe andata contro due regole che sto seguendo scrupolosamente, cioé il distacco dall'attualità e, naturalmente, l'elementare rispetto per chi non può più replicare. Inoltre non sono in grado di reperire e infilare nello scanner un documento piuttosto imbarazzante del 1979, che dimostrerebbe quanto la sua megalomania fosse già avanzata quasi tre decenni fa: l'articolo su Epoca, nel decennale dell'Apollo 11, in cui attribuiva a sé stessa l'invenzione della celebre frase di Neil Armstrong. Quel numero dell'ormai defunto settimanale giace da qualche parte in cantina, e dispero di recuperarlo prima che il tempo e l'umidità lo rendano illeggibile.

    RispondiElimina
  12. "It's a small step for [a] man, a giant leap for mankind".

    Armstrong si impappinò mentre la pronunciava, saltando l'articolo indeterminativo "a" e quindi rendendo contraddittorio il senso generale della frase (forse pensava ai commenti dei colleghi che lo ritenevano incapace di inventare una frase storica per l'occasione :-))) La NASA giustificò l'errore con un disturbo di ricezione e l'articolo venne ripristinato nelle trascrizioni ufficiali.

    Armstrong non ha mai voluto dire se la frase fu inventata sul momento o se gli fu suggerita da qualche altra persona (la madre e la moglie sono le fonti più probabili). Oriana Fallaci si impicciò più volte nelle faccende degli astronauti del progetto Apollo, ma non si attribuì la maternità della frase fino ad un articolo pubblicato da Epoca nel luglio 1979; articolo in cui affermava, fra varie altre cose improbabili, di avere guardato la Luna piena la notte prima del lancio dell'Apollo 11. Tutti quelli che c'erano ricordano che la Luna era nuova il 16 luglio 1969 (infatti l'allunaggio doveva avvenire poco dopo l'alba sul Mare Tanquillitatis, due giorni prima del primo quarto) e il fatto che Oriana modificasse a suo piacimento anche gli eventi astronomici pur di abbellire la sua rievocazione mi lasciò una impressione duratura.

    RispondiElimina