Nisida

Nisida

lunedì 31 dicembre 2007

PER NON DIMENTICARE

Il settimo operaio della Thyssen, Giuseppe Demasi, è morto e il sindaco di Torino, d'accordo con i suoi assessori, ha annullato tutti i festeggiamenti per la notte di Capodanno, in segno di lutto.
Stamattina è stato smontato il palco in piazza Castello, aboliti i fuochi d'artificio che dovevano illuminare le acque del Po.
Sarà anche dedicata alle vittime del rogo nell’acciaieria della ThyssenKrupp la marcia della pace del Sermig, che ogni anno da 40 anni la sera del 31 dicembre percorre le vie di Torino con fiaccole e si conclude nell’Arsenale della pace.
La  giunta comunale auspica che anche i privati si adeguino al clima della città.
Un atto dovuto, anche se apprezziamo la sensibilità degli amministratori.
"Ci hanno rubato il Natale" hanno detto le famiglie delle vittime dell'acciaieria.
E hanno rubato il Capodanno a tutti i torinesi.
Noi siamo vicini ai torinesi in questa dura prova e un pensiero è rivolto agli operai che non sono piu' tra noi: non vi dimenticheremo.
Questa sera, a reti unificate, il presidente Napolitano parlerà anche di loro.












Le feste natalizie rappresentano sempre un attentato alla nostra salute. Tutti cibi ipercalorici e da Natale a Capodanno è tutta una grand bouffe. La mazzata finale viene data dalla calza della Befana, ripiena di ogni bendiddio.
Sarà che quest'anno ci siamo andati leggeri con i menu regolamentari, abbiamo mangiato quasi sempre pesce in quantità piu' che decenti.
In compenso ci siamo rifatti con i dolci. Ne ho preparati di ogni tipo: struffoli, cassata siciliana, pastiera napoletana, ce n'è per tutti i gusti.
Non è mancato neanche il panettone artigianale, comperato a Milano dal pargolo, rivestito da una luccicante confezione.
L'unico dolce natalizio che non ho preparato è il tronchetto di Natale, quello qui sotto. L'anno scorso l'ha fatto la ragazza di mio figlio, era molto buono.
L'anno prossimo, si 'o pataterno c' o ffà vedè, ci provo.

Nel frattempo, tanti auguri a tutti per un nuovo anno sereno.
Non è che ci vuole un grande sforzo, quello passato è stato veramente da schifo.

venerdì 28 dicembre 2007

AMARE LE DIFFERENZE

E' il titolo della installazione di Michelangelo Pistoletto al Plebiscito.
Una grande pedana rappresenta tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo con i confini segnati come grossi pezzi ad incastro. Si puo' salire sulla pedana e con un piccolo salto si attraversa Gibilterra e si è in Africa. Divertente, soprattutto per i bambini.

Si finisce con tatzebao e pasquinate davanti alla Prefettura.

giovedì 27 dicembre 2007

GIOVANI IN RETE

A partire dal 15 gennaio, tutti i ragazzi spagnoli sotto ai trent’anni che ne faranno richiesta potranno avere, gratuitamente, un dominio .es.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un programma, chiamato “Jóvenes en Red”, giovani in rete appunto, che costerà circa tre milioni di Euro per il 2008, e poi un milione di Euro per gli anni successivi.

Il programma prevede, oltre alla registrazione del dominio, anche un serie di strumenti per creare il proprio sito o il proprio blog per un anno. Quindi pagine Web, album di foto, posta elettronica e anche a disposizione un nuovo social-network. L’iniziativa fa parte di un programma molto innovativo che tende a dare maggiore impulso, a partire proprio dai minori di trent’anni, alla società dell’informazione.

E in Italia?
Per registrare un dominio .it ci vuole minimo una settimana, la nostra burocrazia è sempre più lenta. E molti per non perdere tempo registrano in .biz e altro.
In Italia per studenti e insegnanti è previsto solo uno sconto (circa 200 euro) per acquisto computer e ulteriori sconti per l'acquisto di programmi originali Microsoft (l'open source manco sanno cos'è). Considerando che molte zone non sono raggiunte da ADSL e chissà quanto tempo ancora ci vorrà per il Wi-max, i pc verrebbero connessi col vecchio modem a 56 K, roba da pliocene.
A nessuno viene in mente un'idea come quella spagnola, anzi non si perde occasione per criminalizzare la rete, causa di tutti i nostri mali e di terrorizzare i genitori con lo spettro della pedofilia.
Anzi di recente Splinder ha informato che si può usare la loro piattaforma solo se si è maggiorenni. Under 18 niente, neanche un blogghettino.

martedì 25 dicembre 2007

CRONACHE NATALIZIE

Ci informano che la regina Elisabetta d'Inghilterra ha tenuto il suo discorso alla nazione utilizzando YouTube.
Gesù, com'è moderna questa donna a ottant'anni suonati.
A noi invece tocca sentire Gasparri ripetere per la milionesima volta che Prodi deve essere mandato a casa, così che gli italiani possano esprimersi liberamente con il voto. Lui, l'uomo che ha tentato di spacciare un digitale terrestre a tutti gli italiani, è rimasto analogico nel cervello. Antico, anche se i suoi ottantanni sono parecchio lontani.
Nel frattempo la cronaca non ci ha fatto mancare i morti. Anche se è Natale, la famiglia ha colpito ancora. Un uomo ha fatto fuori la moglie che se ne voleva andare alle Mauritius (senza di lui, ohibò) e un altro deficiente, dopo che la sua bambina si è gettata dal balcone, ha pensato bene di far saltare in aria l'appartamento per punirsi.
E pure il gossip ha avuto il suo momento di gloria con Sarkozy immortalato in Egitto mano nella mano con Carla Bruni. Come se qul povero cristo, già piantato due volte da sua moglie, non avesse il diritto di accompagnarsi con chi gli pare. E' presidente, mica monaco di clausura.
E pure noi stamattina nel nostro piccolo ci siamo incazzati come le formiche e se ci fossero stati a tiro, una bella secchiata d'acqua non l'avremmo risparmiata. Parlo del bambino di due anni, cui hanno regalato una minimoto di quelle cinesi, con tanto di motore speretante. Un ragazzino un poco piu' grande si è incaricato di fargli la scuola guida (senza casco, ovvio), percorrendo a tutta la velocità consentita dal mezzo, la salita e la discesa dietro casa mia, su e giù per tutta la mattinata.
Leggevo giorni fa che ogni bambino chiede a Babbo Natale mediamente quattro regali. Munificamente Babbo gliene porta undici, ben sette in più di quanto avesse desiderato. E sarei curiosa di conoscere gli altri dieci regali che ha avuto l'infante speretante sotto casa.
L'anno prossimo, se di Babbo Natale non ne avranno fatto zamponi, forse gli porterà una Smart.

domenica 23 dicembre 2007

BUON NATALE A TUTTO IL MONDO


Il pinguino ce l'augura in tutte le lingue del mondo, compreso i codici morse, braille, esadecimale e binario. Un futuro open source per tutti.

(l'ho trovato qui)

venerdì 21 dicembre 2007

LE VOCI NEL PRESEPE

Gironzolando per San Gregorio Armeno in un giorno di pioggia, sono stata attratta dai carrettini dei venditori ambulanti, ricostruiti nei minimi particolari. E la cura nei particolari era direttamente proporzionale al costo.
I carretti piccoli costavano circa 250 euro, quelli grandi 600.

Guardandoli veniva in mente "La rumba degli scugnizzi", la canzone di Viviani dove ci sono le "voci" dei venditori ambulanti, le grida con cui pubblicizzavano la loro merce:

Puparuole e aulive...
Magnateve 'o cocco, magnateve 'o cocco!
Pallune p'allesse, pallune 'allesse
'E mellune chine 'e fuoco...
Na bona marenna, na bona marenna!
Cotogne...
Gelati, gelati, gelati, gelati!
'A pizza cu 'alice, 'a pizza cu 'alice!
'E lazze p''e scarpe, 'e lazze p''e scarpe!
'A capa d' 'o purpo, 'a capa d' 'o purpo!

Comme scinne a sghizze a sghizze
fino a quanno nun scapizze.
Chest' è 'a rumba d''e scugnizze!

giovedì 20 dicembre 2007

NO COFFEE, NO PHOTO

Fa freddo e il Vesuvio è pieno di neve e noi, io e la D.M., anche quest'anno ci siamo fatti la rituale passeggiata a San Gregorio Armeno.
Piovigginava e in giro non c'era molta gente, per cui abbiamo avuto tutto il tempo di guardare le bancarelle, che altrimenti non si riesce a vedere niente, con la folla che spinge e i borseggiatori in servizio permanente effettivo.
E gironzolando per vicoli, a via Tribunali abbiamo visto questa edicola votiva di Maradona, con tanto di cartello alla Martini party.
Che simpatico, eh?

mercoledì 19 dicembre 2007

VOLTATI, HANDALA

L'Assemblea Generale dell'Onu approva con 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti. la risoluzione che chiede agli Stati membri una moratoria universale sulle esecuzioni. Soddisfazione del ministro D'Alema a New York: «Voto storico, il prossimo passo è l'abolizione».
Con l'approvazione della moratoria è stato premiato il grande lavoro non solo dell'Italia, ma della Francia e dell'Unione Europea, insieme al contributo dei co-autori della Risoluzione e, tra i tanti, Messico e Brasile.

Per illustrare questa grande notizia ho scelto una vignetta in cui è raffigurato Handala, un piccolo bambino palestinese visto sempre di spalle, disegnato da Naji al-Ali (Alali).
Alali fu ucciso a Londra nel 1997 e Handala non si voltò più.
Ma prima di morire disse: "Handala, who I created, will not end after my end. I hope that this is not an exageration when I say that I will continue to live with Handala, even after I die".
E ci piace immaginare che alla fine di questa giornata, che rappresenta un grande passo avanti verso la civiltà, Handala si volterà e ci sorriderà.
E così un nuovo anno inizierà sotto migliori auspici, a cancellare quello passato che iniziò proprio con un'esecuzione.

domenica 16 dicembre 2007

VIAGGIO ALLUCINANTE

Venti ore in treno per percorrere 500 chilometri. Questo l'ultimo record di Trenitalia, che dal !° gennaio alzerà ancora le tariffe.
Partito alle 12,17  da Lecce, l'Eurostar diretto a Roma Termini, orario di arrivo previsto le 18,30, si è fermato per un guasto tra Capua e Pastorano alle 17,15.
Sono così passate le prime cinque ore di viaggio e con il TG della notte erano ancora lì. Il tentativo di affiancare un altro locomotore non ha funzionato, le condizioni del tempo erano critiche. Successivamente i 450 passeggeri sono stati trasbordati su un altro treno ma questo non è riuscito a ripartire.
Un secondo trasbordo alle 4,30 su un treno interregionale ha consentito infine ai passeggeri di raggiungere Roma alle ore 7,30 di questa mattina.
Alcuni, intervistati al TG3, riferivano di non essere stati informati di quanto avveniva e di quanto stavano organizzando, il treno era senza riscaldamento (all'esterno temperatura polare), i bagni inagibili, tanto che le persone sono state costrette a scendere dal treno e andare nelle campagne per espletare i loro bisogni fisiologici, a zero gradi.
Tutto ciò come tradizione delle FF.SS.
Naturalmente e magnanimamente, Trenitalia ha fatto sapere che sarà rimborsato l'intero biglietto.
Capirai.
Forza passeggeri, una bella class action nuova di pacca, spenniamo un po' questi signori che se ne fottono e lasciano i viaggiatori in condizioni che neanche nel terzo mondo.

venerdì 14 dicembre 2007

GUERRILLA MARKETING (with the shit)

Da stamattina le strade di Napoli sono state invase da gigantesche cacche.
No, non sono deiezioni di alani e mastini perchè ci hanno informato che si chiamano "coproliti", cioè cacate di dinosauri. Ve la ricordate la biologa di Jurassic Park con le mani infilate fino al gomito nella cacca del triceratops ammalato?
Stèveme scarze. Già dobbiamo fare lo slalom sui marciapiedi e imbatterci in questo mucchio selvaggio non ci rassicura di certo.
Alla fine si viene a sapere che queste immensa cagata serve a pubblicizzare il ciclo Jurassic Park, una serie di documentari che vanno in onda dal 16 dicembre su National Geographic Channel.
E non bastava la mmonnezza, pure la merda, che per quanto finta, fa schifo lo stesso.
FRANCESCO DE GREGORI ALL'AUGUSTEO





...e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via...


E siamo volati via sulle note della Donna cannone, il bis regalatoci da Francesco De Gregori, assieme ad una riedizione splendida di Buonanotte fiorellino.
I ragazzi sono calati tutti verso il palco, in piedi e accovacciati per terra, a cantare assieme le parole della Donna cannone, accompagnati solo dal pianoforte.
Quanti giovani stasera, assieme ad una platea di vecchietti, lo zoccolo duro dei concerti del Principe. Che stasera si è concesso un po' di piu' del solito, gigioneggiando persino. Francesco come una rockstar, mentre una signora dietro di noi continuava a gridare: sei bellissimo, sei grande, sei bono.
Con le sue canzoni, Titanic, I muscoli del capitano, La leva calcistica della classe 68, Generale, Rimmel, una stupenda Sempre e per sempre cantata e suonata da lui al piano, La valigia dell'attore ci ha riportati indietro nel tempo, quando le cantavamo davanti a un fuoco in riva al mare.
Allora i cantautori si accompagnavano solo con la chitarra, al massimo un'armonica o un kazoo, ora invece hanno musicisti di primordine e arrangiamenti che danno una nuova vita alle canzoni, come stasera. Il primo ad avere l'intuizione che la canzone ci avrebbe guadagnato fu Fabrizio de Andrè con i due concerti con la PFM.
I musicisti ieri sera, la band storica di Francesco, erano tutti molto bravi, ma i due chitarristi di piu'.
Ad un certo punto Lucio Bardi e Paolo Giovenchi hanno iniziato un duello che mi ha fatto venire in mente Crossroads con Steve Vay. Veramente eccezionali, il pubblico applaudiva freneticamente.
E mi chiedevo se anche per un musicista vale lo stesso discorso, chissà che pensa mentre suona, se anche lui ritorna a quando cantava Buonanotte fiorellino, accompagnandosi solo con la chitarra e se gli passano davanti immagini dei tempi passati.
«Nelle canzoni di De Gregori ogni parola suscita un'emozione, ogni frase suscita una visione». Lo ha detto Vasco Rossi che nel suo concerto a San Siro cantò Generale, in omaggio a De Gregori.
Nel repertorio di De Gregori ce ne sono tante di canzoni bellissime, deve essere molto difficile scegliere quali inserire nella scaletta. Certo sono lontani i tempi di Cercando un altro Egitto o di Pablo, ma tutte le sue canzoni mantengono intatta la magia di quando le ascoltavamo per la prima volta.
Peccato che non avevo la digitale, sicura che non mi avrebbero permesso di usarla. E infatti uno della security s'è piazzato a poca distanza da noi ed ha continuato a sventagliarci con una torcia perchè c'era il solito cretino con telefonino flash che lampeggiava di continuo. Che poi le vorrei vedere le foto che ha fatto, chissà che cappero è venuto, di sicuro la nuca ben illuminata dello spettatore davanti.

giovedì 13 dicembre 2007

SI PUO' FARE DI PIU'

Il 29 novembre al parco Mascagna (giardinetti di Via Ruoppolo), è stato ricordato Sergio de Simone, che morì assieme ad altri 19 bambini, vittime della ferocia nazista, ad Amburgo.
Gli è stato dedicato uno striminzito roseto ed è stata posta una targa, che non era quella della foto.
La prima targa (non ho fatto in tempo a fotografarla) recava la scritta

"a peritura memoria"

ed è stata rimossa quasi subito a seguito delle proteste dei cittadini.
Un errore che somiglia piu' ad un lapsus freudiano, che di de Simone se ne sono allegramente dimenticati tutti.
E su questa figuraccia che dimostra che al Comune di Napoli fanno fare targhe e neppure le leggono (ammesso che siano sufficientemente alfabetizzati), non viene neanche voglia di sghignazzare, visto l'argomento.



CI RISIAMO

Ecco il solito cumulo di monnezza davanti alla solita farmacia. Ormai per me questo è un indicatore.
E stavolta daranno la colpa ai camionisti in sciopero, logico.

mercoledì 12 dicembre 2007

LA MORTE DI MEGALOPOLI

Lo sciopero ad oltranza dei camionisti sta avendo i suoi effetti.
Pompe di benzina a secco in tutta la città, mezzi pubblici e ambulanze senza carburante che non possono garantire l'assistenza ai cittadini.
Supermercati e negozi di alimentari ai minimi termini.
Il latte non si trova perchè non viene distribuito e la psicosi dei cittadini fa il resto. Incetta di provviste come se dovesse scoppiare la guerra oggi stesso.
In alcuni depositi ANM hanno dovuto portare il carburante con la scorta della polizia.
In effetti i camionisti in sciopero stanno usando tutti i mezzi per paralizzare la nazione. Fanno picchetti davanti alle raffinerie impedendo gli approvvigionamenti, bloccano i camion in autostrada e tangenziale. In sostanza a Napoli non entra neanche una mozzarella, visto che i caseifici stanno tutti  fuori città.  In compenso quello che entra subisce una lievitazione del prezzo e il sospetto che i prezzi resteranno alti è piu' che fondato.
Pensavo al libro di Roberto Vacca, la morte di Megalopoli, del 1974, dove si descrive una città dagli equilibri effimeri, un meccanismo apparentemente ben funzionante che si guasta all'improvviso, con effetto domino. Piano piano la città collassa su se stessa, implode e la distruzione si estende a quasi metà del territorio USA.
Di solito nel mio quartiere c'è un traffico pazzesco, oggi invece c'è uno strano silenzio, che non si verifica neanche nei giorni di blocco delle auto (si sa che quello non lo rispetta nessuno). Silenzio e strade vuote, percorse solo da qualche autobus di tanto in tanto.
Stessa atmosfera di quando ci fu il piu' lungo blackout del Paese.

E se continuano così, rischia di saltare anche il concerto di Francesco De Gregori all'Augusteo.

domenica 9 dicembre 2007

LA7 FA AUTOGOAL

"Dopo 4 anni di guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell’Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti"

A causa di questa battuta, tra l'altro pure vecchia, Luttazzi è stato mandato via da LA7 mediante SMS.
Il programma da stasera è sospeso, curiosamente dopo che è andata in onda anche la replica della puntata di Decameron contenente la battuta.
La battuta è un po' schifida, è vero, ma non credo che la dignità di Giuliano Ferrara sia rimasta offesa per un po' di escrementi.

La libertaria LA7 aveva offerto a Luttazzi lo spazio in seconda serata del sabato e ciononostante c'è stato un buon ascolto grazie al passaparola. Forse se ne sono pentiti e cercavano l'occasione per sbattergli la porta in faccia. Una bella zappa sui piedi, non c'è che dire.
Se non ci ripensano, finirà come al solito, Luttazzi acchiapperà un altra caterva di soldini, come gli accade sempre da quando è stato sbattuto fuori dalla RAI.
Il clamoroso caso di un uomo che viene pagato per non farlo lavorare.
ALL'ARMI

Sabato scorso, mentre su questo blog si disquisiva di preservativi e di finesse, a piazza del Gesù, un gesuita, don Vincenzo Tritto, sotto gli occhi di decine di cittadini, andava all'assalto di un banchetto di volontari dell'Arcigay e di medici del Cotugno, che distribuivano profilattici in occasione della giornata mondiale contro l'Aids.
Così il parroco del Gesù Nuovo ha cercato di cacciare via dalla piazza medici e volontari e ha tentato di strappare un manifesto dell'arcigay.
Una bella lezione di arroganza e intolleranza.


venerdì 7 dicembre 2007

VULCANI E SOLFATARE



Il vulcano buono e sullo sfondo il CIS di Nola


Oggi a Nola si inaugurava il Vulcano buono di Renzo Piano (si desume che il Vesuvio sia il vulcano cattivo).
E' il piu' grande centro commerciale del Sud e verrà aperto al pubblico domani. Al suo interno una galleria commerciale con 180 negozi, un parcheggio per 8000 auto, una multisala Warner Bros, un ipermercato Auchan, l’Hotel Holiday Inn con 145 camere distribuite su tre livelli, centri congressi, decine di bar e ristoranti.
Al centro del vulcano una piazza delle dimensioni di piazza del Plebiscito.
Al termine dei lavori il Vulcano sarà ricoperto completamente da piante di ginestre. Non sono previste finte eruzioni.
Domani però verrà aperto al pubblico anche un grande centro commerciale a Quarto, stavolta a ovest di Napoli.
Sembra curioso. Mentre destra e sinistra fanno a gara a chi dice piu' volte che gli italiani non ce la fanno ad arrivare a fine mese, spuntano come funghi grossi centri commerciali. Ma se non abbiamo soldi chi ci va a spendere?
Hanno chiesto a Renzo Piano quale sarà la sua prossima opera e lui ipotizzava che gli piacerebbe Bagnoli.
Giusto. A Bagnoli, al posto dell'Italsider, un bel centro commerciale, che ci si possa andare a fare shopping parcheggiando la barca lungo la passeggiata a mare. Magari lo si potrebbe chiamare "la solfatara buona". Ci starebbe anche un bel centro benessere. O no?

giovedì 6 dicembre 2007

E' ANCORA VIVO


Questa mattina l'Herald Tribune cartaceo titolava così in prima pagina:

r top story 4 2 days
txt msgs r 15 yrs old

15 anni fa un ingegnere ventiduenne, Neil Papworth, inviava il primo SMS della storia.
Era un semplice messaggio di auguri: Merry Christmas", ma prese piede ed è diventato un fenomeno culturale.
Circa un anno fa, Papworth mandò un SMS ad una dozzina di amici sparsi per il mondo, per annunciare la nascita di sua figlia e rimase imbarazzato a sentire che uno dei suoi amici, avendo detto alla figlia che conosceva l'uomo che aveva mandato il primo SMS al mondo, sua figlia aveva risposto: E' ancora vivo?
I ragazzi pensano che certe tecnologie esistano da sempre.
Per mio figlio il fax risaliva al secolo dei lumi e quando seppe che noi da piccoli avevamo la tv in bianco e nero, a momenti gli cascava la mascella. Mai avuto il coraggio di dirgli che prima ancora c'era solo la radio.

IL CORAGGIO DI POSTE ITALIANE

Non so con quale coraggio Poste Italiane faccia una pubblicità sui giornali, a pagina intera, dove reclamizza la nuova Raccomandata 1, la raccomandata a velocità del corriere.
Consegna in un giorno, costo 6 euro, seconda consegna concordata, SMS o e-mail con avviso di consegna, quando lo stesso giornale ci informa che a Napoli ci sono 40 mila raccomandate ancora da consegnare e migliaia di pacchi fermi nei depositi
La posta dei vomeresi è quella che maggiormente soffre per stalli e riposi e persino i postini, mossi a pietà, hanno indetto uno sciopero il 13 dicembre.
La raccomandata 1 ci ricorda un po' la storia della posta prioritaria, che ora è diventata posta normale a prezzo prioritario, mentre quella normale si è estinta nel totale silenzio.
Ma tant'è, Poste italiane si è scoperta vocazione bancaria e telefonica. Ora si occupa dell'ultima creatura, la Sim PosteMobile, che ci permetterà di trafficare pure con il conto corrente postale e Postapay, permettendoti fa effettuare bonifici e pagamenti mentre siedi tranquillo in metropolitana.
Cosa vuoi che contino 40 mila raccomandate in giacenza, è il progresso, bellezza.

mercoledì 5 dicembre 2007

PEZZENTI

Milano. La sindaca, Letizia Moratti viene indagata dalla Procura per il suo uso del denaro pubblico. Ha oliato opportunamente lo scivolo verso la pensione dei vecchi dirigenti, licenziandoli. Al loro posto ha assunto 91 consulenti, con o senza laurea.

Napoli. I carabinieri arrestano alla Regione, Assessorato alla Formazione, alcuni dirigenti che si stavano dividendo una tangente da mille euro, duecento per ciascuno.
E quattro agenti della stradale impongono la tangente ai trasportatori, facendosi pagare in mozzarelle.

E poi dicono che non c'è differenza tra nord e sud. Col cavolo!

domenica 2 dicembre 2007

SE QUESTO E' UN PRETE......

Pierluigi Battista, tra le altre cose, così scrive su Magazine del Corriere, di don Andrea Gallo.
"Non si conoscono con esattezza le parole che don Andrea Gallo pronuncia quando celebra Messa. Ma si conoscono le parole che don Andrea Gallo ha pronunciato, riportate dai giornali, durante il corteo no-global a Genova. Queste: "Non reagite alle provocazioni di quei figli di puttana, se non ci aiutiamo da noi non ci aiuta un cazzo di nessuno, vaffanculo i profeti di sventura".
Se questo è un prete, che la pace sia con lui".

Ovviamente non siamo d'accordo con Battista.
Se questo è un prete, a noi ci piace assai. Ci ricorda il ruspante Don Camillo, che al momento opportuno non disdegnava di menare le mani.

sabato 1 dicembre 2007

MENO MORTI, PIU' SIEROPOSITIVI

Sono lontani i tempi di Lupo Alberto censurato dalla Iervolino.
Ora lo spot del Ministero della Salute, con la regia di Francesca Archibugi, nell'ambito della Campagna di comunicazione contro l'Aids è affidato alla voce di Ambra Angiolini.
«Usa il preservativo, nell'amore non rischiare». E ancora: «Un piccolo gesto di responsabilità può evitare una malattia terribile».
Per la prima volta la parola "preservativo" viene usata in uno spot istituzionale.
Il ministro Livia Turco, presentando la Campagna alla vigilia della Giornata mondiale sull'Aids ha detto: «Mi auguro che si discuta del messaggio positivo che lo spot lancia. Un messaggio culturale di rispetto per se stessi e per gli altri».
Anche perchè in Italia si è smesso di parlare di HIV e di contagi, come se l'AIDS non esistesse.

giovedì 29 novembre 2007

ITE MISSA EST

Un prete ubriaco al volante è uscito di strada alle due di notte con la sua utilitaria in provincia di Ravenna. La stradale, intervenuta per l'incidente, ha utilizzato l'etilometro riscontrando un tasso alcolico cinque volte sopra la media.
Ma che pignoli sti poliziotti!!!
E che sarà mai, c'è finito da solo nel fosso, no?
Magari il parroco aveva appena finito di dire messa.
L'ALBERO DEGLI ORSI

Questa foto la scattai in Puglia a Fasano, allo Zoosafari, una grande area con animali liberi.
Eravamo noi a stare in gabbia: sigillati nelle auto passavamo in mezzo a scimmie e leoni dormienti (sospettavamo che fossero intontiti da droghe). Un pezzetto di Africa de noantri.

E una scimmia fregò il gonfiatore del canotto dai bagagli sul tetto dell'auto dei nostri amici.
Ci siamo tornati dopo molti anni ed era tutto molto cambiato.
Gli alberi degli orsi erano stati foderati con dei cilindri metallici per evitare loro di arrampicarcisi ed avevano aggiunto un parco giochi tipo Edenlandia. C'era persino un delfinario dove si svolgevano spettacoli.
ADOTTA UN CONIGLIO

Giorni fa sono andata da Fnac con mio figlio e abbiamo visto questo coso.
E' un coniglio, si chiama nabaztag, muove le orecchie, si collega a Internet tramite un router wi-fi, parla, ascolta, si illumina di lucette colorate e addirittura annusa.
Siamo stati un po' a guardarlo e non ci abbiamo capito una cippa. A che serve sto coso?
Secondo mio figlio a niente. Anzi lui sospetta che sia stato messo in vendita per vedere se qualcuno è così pollo da comperarlo. Una specie di indagine sociologica.
Io invece pensavo ad una versione evoluta del tamagogchi.
Dimenticavo: costa 135 euro.

martedì 27 novembre 2007

HELP


Nella pubblicità accadono cose strane. Tempo fa una marca di gomme da masticare affermava che da anni in Finlandia si consumano chewing gum e subito dopo fu data notizia che alcuni ricercatori avevano pattugliato i boschi finlandesi, trovando una resina masticata dall'antenato del poverocristo cui sparano una siringa nel culo per esaminargli i denti.
Ora invece veniamo a sapere che 3 naufraghi sono stati salvati da un aereo perchè avevano scritto sulla spiaggia la parola "Help", come facevano Aldo, Giovanni e Giacomo con la pubblicità Wind.
Eppure c'è da fare una considerazione: anche a fare i naufraghi ci vuole la ciorta. Pensate se capitavano su spiagge ghiaiose.

S' A MAGNATO 'O CUOCCIO?

Leggevo il commento #18 di mianonnaincarriola al post della violenza sulle donne ed ho trovato sul "Il Napoli" un messaggio di un lettore che si firma "Un divorziato".
Sembra decisamente incazzato e guardate un po' che dice:
Guardia d'onore rosa per il Quirinale? Non sono un maschilista (no, no), ma per piacere, donne, fate le donne.
Non intendo certo che la donna deve essere schiava dell'uomo, ma cercate di restare nei vostri ranghi (sic!!!).
Parità di diritti, ma un marito dopo il divorzio è condannato a vita a pagare l'ex moglie perchè è considerata la parte debole dalla legge. Allora indossate i tacchi a spillo e non gli anfibi militari.
Il signore divorziato dimentica che una donna militare, avendo un reddito proprio, non avrebbe piu' diritto agli alimenti (i figli sì, o non vuole pagare neanche quelli?) e soprattutto non sarebbe piu' parte debole.
Forse lui non voleva che la sua signora lavorasse e desiderava che indossasse i tacchi anche in casa (dio che schifo, quegli anfibi).
Ovvio che alla fine della love story la consorte abbia chiesto una congrua buonuscita.

domenica 25 novembre 2007

RIMOSSO (senza carro attrezzi)

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha deciso di revocare l'incarico al comandante dei vigili urbani della capitale Giovanni Catanzaro. La decisione, secondo quanto si apprende in Campidoglio, e' stata presa dopo la denuncia pubblicata da ''Il Messaggero'', secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un'anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in via della Croce, nel centro di Roma, venerdi' sera.

Una bella ironia per un comandante dei vigili venire rimosso come un'auto mal parcheggiata.
Un plauso a Veltroni e al Messaggero, qui da noi non se ne sarebbe accorto nessuno.
Anche se adesso ci aspetta la solita diatriba di corsi e ricorsi storici, pezze a colore, reintegro nelle funzioni e magari anche una promozione, hai visto mai?

venerdì 23 novembre 2007

PAESE CHE VAI...

Qui da noi c'è la goliardica usanza di incollare i portoni delle scuole. Quando il pargolo era al liceo, svariate volte sono stati chiamati i pompieri perchè i fanciulli, nottetempo, avevano versato l'attack nella serratura del cancello, inserendoci anche quelle cretinissime monetice da cinquanta lire, che sembravano fatte apposta alla bisogna.
A Philadelphia invece, ignoti vandali si sono divertiti a spezzare le chiavi nelle serrature delle porte di otto chiese.
Il reverendo Johnson ha definito la cosa realmente comica. Ha detto:  "forse il diavolo sta tentando di dirci che stiamo facendo qualcosa di giusto per il Signore".
Immaginiamo per un momento che questo fosse accaduto in Italia. Altro che ironia, sarebbe successo il finimondo, peggio dei proiettili a Bagnasco.
IL MESTIERE DEL PADRE

Un veterinario, un ambulatorio molto ben frequentato, una clientela assidua e fedele.
Il figlio, seguendo le orme paterne, si è laureato anche lui in Veterinaria e lavora nello stesso ambulatorio.
Ma quando si è apprestato a visitare il cagnino abbattuto e dolorante, chiedendo con circospezione ai padroni se mordesse, abbiamo avuta chiara la sensazione che avesse sbagliato mestiere.
Ma voi lo avete mai visto un veterinario che ha paura dei cani? Ed era pure piccolo. E non lo ha neanche morsicato, gli avrà fatto pena.

mercoledì 21 novembre 2007

UN POSTACCIO


E pure la Brambilla in autoreggenti è finita nel presepe napoletano.
Giuseppe Ferrigno non è nuovo a queste amenità, ci ha ficcato di tutto nel presepe.
Sta facendo sforzi sovrumani per rendere il nostro amato presepe un luogo infrequentabile.
Cosa non si fa per un poco di notorietà.






IL GLORIOSO FALCONE


Parlando di restyling (in questi giorni si porta), la Moto Guzzi presenta il suo nuovo sito.
Gli appassionati troveranno molto interessante la sezione Museo, con le indicazioni per visitarlo dal vero.
IL PARTITO CHE VIENE DAL BASSO


                      

Daro Franceschini ha detto: qualcuno lo avvisi quando arriva a 55 milioni.

domenica 18 novembre 2007

PICCOLA SILA, GRANDE FREDDO

Nell'ultimo week end passato a casa di ritorno da Roma, mio figlio mi ha parlato di un suo collega di San Giovanni in Fiore, un paese della Sila.
Ci andammo un'estate quando facevamo campeggio, provenienti da Crotone. Era un paese abbastanza grande, piuttosto isolato, con le vecchine vestite di nero che ricamavano sedute fuori dalle porte e gli asini che salivano per le strade in pietra portando grossi carichi.
Ci fermammo in un camping a Lorica, sul lago Arvo, nella piccola Sila e poichè eravamo giovani e stupidi, pensavamo che ci bastasse la tenda e il plaid, anche perchè di giorno il sole scottava.
Inutile dire che ci cioncammo di freddo, la notte la temperatura calò a picco e malgrado avessimo indossato tutti gli indumenti a disposizione (tripli calzini, doppio pigiama con due maglioni), passammo una notte chiara chiara con un principio di assideramento.
Al mattino trovammo l'anguria, che avevamo lasciato su un tavolino, congelata, c'erano tutti cristalli. Erano le otto del mattino e stavamo ancora battendo i denti, quando vedemmo la francese, che era in tenda vicina a noi,  fare il bagno in bikini nel lago. Alle otto del mattino e con temperatura ancora polare!!!!!
Ci prese lo sconforto. ci rivestimmo in maniera civile e prendemmo una fuga verso il mare, luogo a noi piu' consono.
Da allora la montagna solo d'inverno, con moon boot e piumino e cioccolata bollente al rifugio.
Però erano belli i pini loricati che si affacciavano sul lago e la chiesetta di legno del Villaggio Mancuso, tutta sbilenca, appoggiata al campanile di assi di legno.

Queste foto hanno per noi puro valore affettivo.
Sono vecchie diapositive scansionate, alcune irrimediabilmente danneggiate dal tempo. Anche i luoghi raffigurati non sono piu' gli stessi e forse non li riconosceremmo neanche.
Come quando tornammo dopo molti anni a Palinuro, alla foce del Mingardo e, invece del fiume, ci trovammo un bel numero di villette.
Che non accada mai che il fiume decida di rientrare nel suo letto.

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PICCOLA SILA, GRANDE FREDDO

Nell'ultimo week end passato a casa di ritorno da Roma, mio figlio mi ha parlato di un suo collega di San Giovanni in Fiore, un paese della Sila.
Ci andammo un'estate quando facevamo campeggio, provenienti da Crotone. Era un paese abbastanza grande, piuttosto isolato, con le vecchine vestite di nero che ricamavano sedute fuori dalle porte e gli asini che salivano per le strade in pietra portando grossi carichi.
Ci fermammo in un camping a Lorica, sul lago Arvo, nella piccola Sila e poichè eravamo giovani e stupidi, pensavamo che ci bastasse la tenda e il plaid, anche perchè di giorno il sole scottava.
Inutile dire che ci cioncammo di freddo, la notte la temperatura calò a picco e malgrado avessimo indossato tutti gli indumenti a disposizione (tripli calzini, doppio pigiama con due maglioni), passammo una notte chiara chiara con un principio di assideramento.
Al mattino trovammo l'anguria, che avevamo lasciato su un tavolino, congelata, c'erano tutti cristalli. Erano le otto del mattino e stavamo ancora battendo i denti, quando vedemmo la francese, che era in tenda vicina a noi,  fare il bagno in bikini nel lago. Alle otto del mattino e con temperatura ancora polare!!!!!
Ci prese lo sconforto. ci rivestimmo in maniera civile e prendemmo una fuga verso il mare, luogo a noi piu' consono.
Da allora la montagna solo d'inverno, con moon boot e piumino e cioccolata bollente al rifugio.
Però erano belli i pini loricati che si affacciavano sul lago e la chiesetta di legno del Villaggio Mancuso, tutta sbilenca, appoggiata al campanile di assi di legno.

Queste foto hanno per noi puro valore affettivo.
Sono vecchie diapositive scansionate, alcune irrimediabilmente danneggiate dal tempo. Anche i luoghi raffigurati non sono piu' gli stessi e forse non li riconosceremmo neanche.
Come quando tornammo dopo molti anni a Palinuro, alla foce del Mingardo e, invece del fiume, ci trovammo un bel numero di villette.
Che non accada mai che il fiume decida di rientrare nel suo letto.

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ELOGIO DELLA PATATA


Domenica scorsa è andata in onda la replica di un’intervista rilasciata a Mauri Dattilo di Radio 3 da Fulvio Pierangelini, chef del Gambero Rosso di San Vincenzo (Livorno) un anno fa, da cui si apprende, assieme ad altre perle, quanto segue (cito all’impronta):





  •  io ho un rapporto intellettuale col cibo, cucino per esprimermi, il mangiare non mi interessa, non assaggio mai, non mangio mai i miei piatti, non mi interessa, lascio che li mangino gli altri



  • i miei piatti migliori non li metto in carta, devo difenderli, non posso metterli alla mercè del primo che capita



  • quando vado al mercato mi lascio rapire ad esempio da una patata, la tocco, la sento, ne carpisco l’anima, e io gli do la mia, ecc. ecc…  (uè non ridete, la Patata è una cosa seria, chiedete a Siffredi)



  • vorrei passare un inverno ad andare nelle case di chi vorrebbe venire a mangiare da me per guardare nella sua dispensa e nel suo frigorifero, per valutare se è giusto che possa venire a mangiare nel mio ristorante (cioè, se trova That's amore Findus nel mio congelatore neanche mi fa entrare?)



  • oh, sì, il Sassicaia, noi cerchiamo di bere sempre il Sassicaia



  • lo so, sono un tipo scomodo, dico sempre quello che penso e mi faccio molti nemici. Certo ho anche alcuni amici, ma pochi, come ad esempio Veronelli-Bonilli-Vizzari-Marchi-Paolini (tutti critici gastronomici ) ....


Qui si puo' ascoltare la registrazione dell'intervista, veramente pregevole per la miriade di fesserie enumerate a 360 gradi.

Non gli è bastato e quindi in questi giorni ci ha elargito altre sue perle:

"I blog stanno al giornalismo come la pedofilia all’amore".

"Oggi tutti sanno tutto o pensano di sapere tutto e si credono dei critici per il solo fatto che mangiano dal primo giorno che sono arrivati al mondo".

"Una volta, prima dell’invenzione di internet, i disperati che vivevano in solitudine venivano definiti sfigati, ora blogger, così come nickname va tradotto con delatore piuttosto che spia“. (leggi qui)

Precisiamo che Pierangelini è stato votato come miglior cuoco italiano in tandem da L'Espresso e dal Gambero Rosso e forse, come dice lui, i fumi gli hanno un po' guastato il cervello.