Nisida

Nisida

mercoledì 17 gennaio 2007

LA MORTE E IL DIRITTO ALLA DIGNITA'

E' da poco calato il silenzio sulla morte di Piergiorgio Welby e sulla battaglia civile da lui intraprese assieme ai radicali sull'accanimento terapeutico e la necessità di una legge.che tuteli la volontà dell'individuo che dalla Svezia si leva un'altra voce, quella di Ellen Bergman, seconda moglie del regista:

«Decidere della propria morte nella Svezia odierna viene considerato come qualcosa di vergognoso e di criminale. I medici hanno paura. Perché dobbiamo ucciderci soffrendo? La morte invece dovrebbe avere una bella fine»

Dopo alcuni anni di sopportazione la donna dice basta. Scrive lettere al governo e al re per chiedere una «sedazione terminale», e cioè che un medico ponga fine ai terribili dolori quotidiani, che non le danno requie.

Visto che nessuno le ha finora risposto di sì, Ellen Bergman, che ha 87 anni, ha deciso di fare da sola. Nel suo caso non vuol dire interrompere alcuna cura, perché non viene curata con terapie o macchinari particolari, ma semplicemente smettere di mangiare. Dal primo gennaio è in sciopero della fame, va avanti a base di morfina per non avvertire dolore e si sta lasciando morire così.

Alcuni sondaggi compiuti alla fine del 2005 rivelano che otto svedesi su dieci sarebbero favorevoli all'eutanasia. Ma i politici sono molto più divisi.
Commentando il caso Bergman il ministro Maria Larsson ha detto di sentirsi profondamente toccata, ma contraria ad accettare un modo legale di assistere il suicidio. «Anziché utilizzare questo metodo vorrei puntare a migliorare i sistemi per lenire i dolori e garantire una maggiore cura».

Chissà perchè le parole di questa ministra mi ricordano la senatrice Binetti, che si è barcamenata durante la vicenda Welby, non riuscendo a dissimulare una buona dose di ipocrisia.
Nella stessa maniera con cui ultimamente si sta dedicando ad ostacolare i PACS.

7 commenti:

  1. Devo informarmi un pó su questa cosa, qui i giorniali non ne parlano quasi. Considera che ora al governo c´é il "centro-destra" qui. Comunque mi sembrava di aver letto che questo reato (l´eutanasia) era stato depenalizzato.

    RispondiElimina
  2. come sai jene questo è un argomento estremamente sensibile per me. Sul tuo blog preferisco rimanere sul vago, non mi va di politicizzarlo ulteriormente (anonimi vari permettendo, of course), ma non posso non far notare che oggi a Montecitorio ci sono state le audizioni a porte chiuse sul fenomeno dell'eutanasia clandestina. A porte chiuse perchè? probabilmente per non far sapere che l'ipocrisia accetta ma la legge nega quello che ogni medico di corsia applica in ogni momento. Il politico welby (tutti di prassi tendono a dimenticarlo) ha con il suo corpo e con la sua vita sollevato con tanta fermezza e decisione, quello che i politici genuflessi fanno finta di non vedere. C'è solo da auspicarsi (ma non è un governo di sinistra quello che abbiamo votato?) che la Commissione Affari Sociali tenga conto della “Petizione Welby” già sottoscritta da 20000 cittadini (che vi invito a firmare www.lucacoscioni.it), su cui continueremo a raccogliere le firme, perché si abbia meno ipocrisia e più libertà di decidere del proprio diritto di vivere e morire.
    franci

    PS La Binetti?non commento perchè sono una signora....

    PS PS sui pacs tenetevi pronti perchè tra poco arriva la guerra!

    RispondiElimina
  3. ah dimenticavo! un succoso dibattito sui PACS oggi a c/o la Fiera d'Oltremare. Saranno presenti Donatella Poretti, l'on. Elisabetta Gardini, l' on. Franco Grillini e l'on. Antonio Polito.
    ciao franci

    RispondiElimina
  4. gatto, tutto avrei pensato ma non che anche là ci fossero i teo-con e gli amichetti della parrocchietta, come Volontè, Giovanardi e tutti gli ipocriti che aspettavano con ansia che Welby si togliesse di torno.

    RispondiElimina
  5. grazie delle notizie, franci. Come ben saprai queste informazioni non interessano nè carta stampata nè tv e solo gli addetti ai lavori ne sono al corrente.
    Emblematico sicuramente il dibattito "a porte chiuse".

    RispondiElimina
  6. Infatti sono una piccola minoranza. Qui convivere è normale (PACS), adottare se sei single o gay, vivere insieme da omosessuali. Nessuno si sognerebbe di mettere in discussione queste cose. La Chiesa poi non ha diritto di parlare di queste cose (che bello non vedere preti in TV).

    RispondiElimina
  7. Anche qui è simile alla situazione di GattoSolitario, la chiesa non conta molto, giusto le funzioni, penso che pratichino anche qui l'eutanasia clandestina, nel senso che valutano se è il caso di andare avanti con cure costose specie per gli anziani. Non saprei dire sulla legislazione, sono entrato per la prima volta in un ospedale da paziente per la prima volta una settimana fa da quattro anni per una analisi del sangue. Dopo Welby cerco di essere sensibile al tema, e quindi devo leggiucchiare ed ascoltare un po in giro.

    RispondiElimina