Nisida

Nisida

mercoledì 31 gennaio 2007

UN CALCIO IN CULO

“Il lettore non sia così ingenuo da aspettarsi da me un qualunque buonismo. Io sono fra quelli che lamentano la sindacalizzazione degli artisti che ormai non puoi più contestare perché divenuti squallidi ‘lavoratori dello spettacolo’ e come tali inattaccabili: non si fanno pernacchi ai lavoratori, come il vitellone Sordi un tempo dimostrò…
Non sarà dunque fine parlare male dei colleghi, ma quando una si rifiuta di lavorare con te perché ‘l’oroscopo è infausto’, ammetterete che una bella pedata nel culo è quel che ci vuole! Ecco come nasce il ‘Progetto Patty Pravo’.
Fu così che stabilimmo, io e Dio, quando scopersi mister Parkinson installato nell’attico: io avrei accettato il disturbo, ma avrei avuto da Lui la licenza di colpire la diva nel suo orrendo deretano, alla prima occasione. Per ora non s’è
ancora presentata, ma conto sulla serietà della controparte.
Se posso permettermi di sognare vorrei che l’evento si verificasse in qualche località della pianura padana, dalle parti di Viadana, lei che cammina lungo la mezzeria della provinciale sotto un sole calcinante recando un fascio di fiori di campo tra le braccia, io dietro di lei di soli cinque passi, silenzioso come un coguaro, pronto a colpire…
Improvvisamente le cadrà un fiore e lei si chinerà a raccoglierlo, ma sarà troppo rapida per le mie povere gambe. Sarà per un’altra volta”.

“Anni fa, quando nacque Il Giornale, il grande Montanelli mi chiamò per propormi di scrivere un libro sulla mia esperienza di cantautore ‘non di sinistra’, anzi a questo proposito mi chiese se ero in grado di spiegare in un articolo perché gli artisti erano per la gran parte ‘contro’. Facile.
Scrissi: ‘Secoli di pregiudizi della borghesia nei confronti degli artisti hanno portato gli artisti ad avere pregiudizi nei confronti della borghesia’, e maliziosamente terminai l’articolo con una provocazione: ‘D’altra parte, dareste vostra figlia a un chitarrista?’.


Così scriveva Bruno Lauzi, musicista, cantautore, poeta e tante altre cose ancora.
Tanto domani mi sveglio, autobiografia in controcanto, Gammarò editori, Sestri Levante 2006.

13 commenti:

  1. fondamentale per l'umanità. mi dispiace per il suo Parkinson, ma con la tipica solidarietà della destra debbo far osservare che è basso. :-)
    Carolina

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  2. Carolina ha ragione, è troppo basso.

    E' perfettamente nel diritto di ognuno di scegliere per la propria figlia le persone con i requisiti giusti, ed è palese che per la piccola borghesia italiana sia sempre stato la scelta di una solidità economica nonchè se uno è alto è favorito rispetto ad uno basso, o forse , meglio, lungo piuttosto che corto, o, che sarebbe più logoco in natura grosso rispetto ad uno più sottile.

    In effetti, se si osserva il panorama della musica italiana si nota che questo criterio sicuramente aiuterà la piccola borghesia nostrana a riprodursi brutta e con gli orizzonti limitati com'è, ma non porta da nessuna parte da un punto di vista artistico.

    D'altra parte lo sapeva anche mia nonna mezzadra che ad imparentarsi sempre con gli stessi i difetti si accentuano e mica si progredisce.

    Ciao JeNe

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  3. era basso, Laz.
    E' morto, se l'è portato via un cancro al fegato il 24 ottobre 2006.
    Almeno questa volta Mr Parkinson non è responsabile.

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  4. ollé, la sagra delle gaffe online!:-D
    Carolina

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  5. Si, sapevo, i miei suoceri vedono ogni notizia italiana col satellite, mio suocero mi fa i riseconti giornalieri per confrontare se mi è sfuggito qualcosa dai giornali online e ben poco gli sfugge a 90 anni, ma ovviamente il discorso non era personale a Bruno Lauzi o Patty Bravo ma generale e generico sull'arte e la musica italiana.

    Ribadisco, musica figlia di piccola borghesia educata dai preti ha degli orizzonti che non arrivano neanche alle prealpi.

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  6. Lauzi diceva che i cantautori sono destinati a scomparire, presto non ne resterà memoria e i figli chiederanno ai padri cosa vuol dire "cantautori".

    E la musica italiana non è che sia messa molto meglio.

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  7. la musica ?
    e la letteratura ...vogliamo parlare della letteratura ?

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  8. Ma come Jenè, ti occupi di queste cose marginali e neanche una parola sulla letterina di Veronica??!

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  9. no tetto. Ieri sera se n'è occupato tutto il mondo, da Porta a Porta a Matrix a Otto e mezzo e poi basta che sono andata a dormire. Oggi 2 pagine di Corriere, forse per rifarsi su Repubblica che ha fatto lo scoop.
    Per quanto mi riguarda da quando S.B. non è piu' il mio PresDelCons puo' andarsi a impiccare anche al bidet. Ormai le figure di merda le fa in proprio, non piu' in mio nome.
    Amen.

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  10. Magari ricaveranno una telenovela dalla vicenda! vuoi mettere??

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  11. meglio non parlarne di quei due!

    asietta

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  12. Jené, con tutto il cuore, brava!!! E' la cosa migliore che abbiamo in Italia adesso, il fatto di essere scampati a una dittatura e il declino di questo figuro!!!
    Carolina

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