Nisida

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martedì 20 febbraio 2007

30 ANNI FA GLI INDIANI METROPOLITANI


Nell'Aula Magna dell'Universita' Statale di Milano per ascoltare due ministri, Giuliano Amato e Tommaso Padoa Schioppa, invitati a un convegno su 'La riforma delle autorita' indipendenti" c'erano circa 150 persone tra giornalisti, professori e addetti alla sicurezza.
Gli studenti, non ammessi, avrebbero potuto seguire in videoconferenza i lavori nell' aula 201 ''per motivi di sicurezza''.
E nell'aula 201 non ci è andato nessuno.
Il ministro Amato ha così iniziato il suo intervento:
«Mi turba, da professore, il fatto che per ragioni che spero siano state serenamente valutate, gli studenti siano identificati come una categoria pericolosa. Questo mi mette a disagio, mi dispiace che sia accaduto e cercherò di capire il perché». 

Prima che intervenisse Padoa Schioppa, il rettore Enrico Decleva ha comunicato che gli studenti erano liberi di entrare in aula Magna.
Ne sono entrati in tutto una decina.
Padoa-Schioppa, a sua volta, ha tenuto a sottolineare che «qualsiasi studente desideri avere uno scambio di idee è graditissimo interlocutore».

Ma cosa ha indotto il rettore a prendere questa singolare decisione? Ha pensato che potesse ripetersi cio' che accadde 30 anni fa al comizio di Luciano Lama nel piazzale della Minerva a Roma? 

9 commenti:

  1. ma per piacere ...questi vanno a lanciare gli urletti davanti agli studi del grande cazzello...
    o a fare casino ma "a pagamento"
    si vede che non li hanno pagati

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  2. non so e non ho nemmeno studiato a Milano, quindi conosco poco l'ambiente. penso che sarà stato un caso di deferenza da parte del rettore verso i politici. sul perché gli studenti abbian partecipato poco,mah... o è stata quella modalità o sono altre mentalità rispetto a un tempo o chi lo sa. però che siano tutti giovani forzitalioti o gf-fan mi parrebbe strano. anzi molto strano.
    Carolina

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  3. Sti potenti c'hanno sempre più la coda di paglia, tra l'altro ingiustificata visto il passivo pecorismo della massa. In compenso continuando così magari riescono a generare un bel clima di paura, così saremo sempre più simili agli USA.
    Complimentoni. Ma hanno indetto un premio al "pezzo grosso più scemo dell'anno" e si son lanciati tutti nella competizione? Tanto meglio dello psiconano pelato è difficile fare....

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  4. Se ho capito era stata prevista una contestazione da parte dei giovani di AN, quindi hanno pensato di evitare casini non facendo entrare nessuno.

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  5. ma che andassero affanculo. gli universitari di AN si chiamano FUAN in tutte le parti d'Italia credo, e sono anche in 4 come in tutte le altre parti d'Italia. io son d'accordo con Raqqash e non mi facciano dire di peggio.
    Carolina

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  6. no, gatto..
    la contestazione di AN è stata fatta alla Bocconi a Padoa Schioppa.
    Alla Statale non è accaduto niente. Aria molto diversa da 30 anni fa a quanto pare.

    si, raqqash, credo che avrei dovuto rispolverare il premio "The Big Sput" per questo caso.

    carolina, pare che sia stata un'iniziativa del rettore e quando Amato si è lagnato è uscito a caccia di studenti ma ne ha pescati solo una decina.
    Un rettore piu' realista del re, insomma.

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  7. :-))) è una piccola sbottigliata nelle palle da parte degli aennini bocconiani cmq. voglio dire che così si vede che il modello del ridicolo scassapalle incompetente non è affatto proprio della sinistra come il nippomilanese tipo spesso pensa (e non del tutto a torto. ovvero, un po' sì. ma un po' è vero che a Milano non si capisce bene chi NON segue il modello Stronzetti Gruviera.. e che il credito popolare di "dottore" è molto più un optional per un Mirabelli che per una Brichetto, ahinoi).
    Carolina

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  8. Che sprovveduti alla Statale di Milano.
    Bastava mettere i tornelli, no?
    Ogni problema si sarebbe risolto in un baleno.

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