Nisida

Nisida

domenica 29 aprile 2007

EVVAI ROSETTA, SEI TUTTI NOI


A noi ci piace la Sindaca quando s'incazza e dice quello che pensa.


 "Siamo grati al presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che con grande civilta' ci ha fatto gli auguri. Siamo meno grati ai leghisti. La loro rabbia pero' dimostra che il festival del teatro e' un evento importante. Li invito a venire a Napoli a conoscere la vera cultura ".


"Noi non abbiamo depredato nessuno  e non si capisce perche' un festival, se fatto al nord e' un buon festival, se si fa al sud e' cattivo. Dimostreremo anche ai leghisti cosa Napoli e' capace di fare".


Lo ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, a margine di una conferenza stampa, tornando sull'assegnazione alla citta' della prima edizione del Teatro Festival Italia, a seguito di alcuni giudizi espressi da rappresentanti del Carroccio.

"E' bene che cerchino di nascondere, almeno un poco la loro ignoranza - ha detto la Iervolino - Napoli non e' seconda a nessuno nel campo della cultura. Invito i leghisti a venire in questa citta' per incontrare la cultura vera e vissuta. Noi - ha proseguito - non saremmo mai stati gelosi del successo di un'altra citta'".


Però la Sindaca farebbe bene a tenere in considerazione anche l'incazzatura di Roberto De Simone, che, a proposito del festival, non si è visto neanche citato tra gli artisti napoletani ed ha scritto sul giornale un articolo di fuoco.

sabato 28 aprile 2007

PENCIL ART



Jennifer Maestre del  Massachusetts College of Art, crea le sue sculture con matite colorate tagliate in sezioni di 2,5 centimetri e temperate. Si ispira ai ricci di mare e le sue creazioni ricordano infatti l'ambiente marino.


qui una galleria delle sculture

venerdì 27 aprile 2007

PERE, MELONI, PATATE E PISELLI

Questo post sta sul blog di Luca Volontè.
E' stato pubblicato sul Resto del Carlino del 25 aprile e non so chi sia l'autore, ma per il fatto che si trova sul blog di Volontè possiamo dedurre che ne abbia sposato in pieno le linee guida.
Noi siamo abituati al discettare dell'onorevole ed alle sue esibizioni circa i grandi temi del sociale e nulla ci stupisce ormai.
L'ineffabile Volontè ignora pesino che gli interventi chirurgici per il cambiamento di sesso vengono effettuati regolarmente in ospedale, pagati dal S.S.N.
Ma in questi giorni si è accesa la polemica a seguito delle dichiarazioni dell'on. Luxuria che ha detto di essersi rifatta il naso e di aver gonfiato il seno (una terza abbondante) per sentirsi bene con se stessa.
Anzi, farà una proposta di legge affinchè chi si sente di un sesso diverso dal suo possa richiedere gratuitamente al S.S.N. gli interventi di chirurgia estetica sui caratteri sessuali secondari (tette?).
Ora, io non la penso come l'on. Volontè, la sola idea mi sconvolge.
L'on. Luxuria per me puo' anche farsi le bocce di sesta misura, nulla quaestio, ma perchè gliele dovrei pagare io? Non le basta l'assistenza sanitaria dei deputati che sicuramente pagherà la fattura?
Farsi le tette, pur mantenendo i caratteri sessuali originari (c'ha il pisello) non è un'operazione necessaria come un eventuale cambiamento di sesso. Potrebbe indossare un push up imbottito di silicone, che bisogno ha di farselo ripieno? E se ci ripensa, basta che si tolga il reggiseno, no?
Insomma, son qui che mi girano. Con tutti i problemi seri che ci affliggono, con tutti i provvedimenti urgenti che ha da fare il governo (esempio a caso: conflitto di interessi) dobbiamo proprio occuparci di tette e culi transgender?

Qui su corriere.it un articolo che analizza le varie dichiarazioni.

giovedì 26 aprile 2007

UN'ALTRA RICERCA DEL PIFFERO?


A parziale consolazione pare che il mal di testa ricorrente protegga la memoria dal declino dell'età.
La ricerca condotta da Amanda Kalaydjian del National Institute of Mental Health in Bethesda (Maryland), e pubblicata sulla rivista Neurology, ha infatti appurato che, almeno nelle donne sopra i 50 anni le prestazioni intellettuali sono migliori della media se hanno sofferto di mal di testa per tutta la vita.
Lo studio ha coinvolto 1.448 donne di cui 204 malate di emicrania. Tutte sono state sottoposte a test specifici nel 1993 e poi 12 anni dopo. Gli esperti hanno rilevato che, mentre le partecipanti con mal di testa avevano fatto registrare performance peggiori nei primi test, i loro risultati erano poi diventati di gran lunga superiori dopo il periodo di pausa dalla ricerca.

LA SPIEGAZIONE - «Alcuni farmaci per la cura del mal di testa cronico, come gli antinfiammatori non steroidei - sottolinea Amanda Kalaydijan, una delle ricercatrici - potrebbero avere un effetto protettivo nei confronti della memoria, ma la spiegazione che ci convince di più riguarda il cambiamento degli stili di vita: chi soffre di emicrania di solito cambia la dieta rendendola più sana, elimina i caffè, cerca di dormire di più e spesso adotta tecniche di rilassamento. Tutti elementi che vanno a favore del mantenimento della memoria. Infine, non bisogna dimenticare l'aspetto biologico: in chi fa i conti con il mal di testa si verificano cambiamenti nei vasi sanguigni e nell'attività cerebrale che potrebbero impedire il declino della memoria».


Boh.. mica ho capito (e neanche loro).
Sarebbe il mal di testa a proteggere la memoria o i mezzi usati per difendersi dal dolore? Insomma hanno fatto una scoperta, le donne malate di emicrania non rimbambiscono con l'età, ma a cosa sia dovuto non è chiaro.
Io non ho mai sofferto di mal di testa, sarà ora che cominci a preoccuparmi.

mercoledì 25 aprile 2007

SCAMPAGNATE


Con il caldo dei giorni scorsi oggi si era quasi autorizzati a fare gitarelle fuori porta e, sebbene le previsioni non fossero favorevoli (davano pioggia al 45%), noi vecchietti ci siamo diretti al lago Patria, mentre il pargolo con il suo gruppone e colazione al sacco (nel senso di un sacco di colazioni) è partito alla volta della reggia di Caserta.
Tutto il giorno cielo nuvoloso, grigio e tiepido. Di sole neanche l'ombra.
Al ritorno verso casa un acquazzone ha spazzato la tangenziale, costringendo torme di motociclisti al riparo sotto i ponti: in pratica ogni ponte un gruppone e molti erano da strizzare.
In particolare una ragazza, con top da spiaggia e panza e schiena da fuori regolamentare.
Ma grande è stata la sorpresa quando, rientrati a casa, abbiamo trovato il figlio rosso come un gambero, appicciato di sole ai limiti dell'ustione.
Hanno preso l'acqua solo quando sono andati al parcheggio a recuperare l'auto.

UN UOMO NON VEDE ALTRO


E' partita la nuova campagna istituzionale di Fx (canale 113 di Sky) il canale di intrattenimento proposto in esclusiva agli abbonati Sky da Fox Channels Italy e dedicato all’universo maschile.
Obiettivo della campagna è evidenziare l’unicità di carattere e di programmazione del “primo e unico canale italiano pensato e costruito per un target totalmente maschile”.
Ovviamente, niente di nuovo sotto il sole. Si gioca sempre sui doppi sensi.
Guardate come è facile comunicare quando il target è solo maschile.


            



da spotanatomy

martedì 24 aprile 2007

'A FLOBERT


Oggi a Gragnano in provincia di Napoli è saltata in aria una fabbrica di fuochi d'artificio. Tre morti, sparsi a centinaia di metri e svariati feriti. E' stato da poco spento l'incendio in situazione di pericolo a causa dei fuochi che continuavano ad esplodere.
E inevitabile è stato pensare alla Flobert, una fabbrica di fuochi di S. Anastasia che l'11 aprile del 1976 saltò in aria provocando la morte di 12 persone.


Sò state duricie ' e muorte
p'è famiglie e ch' scunfuorto
ma uno nun s'è trovato
povera mamma scunzulata.


Così cantavano I Zezi, un gruppo di Pomigliano d'Arco, 'a Flobert (qui il testo), una canzone che entro' subito a far parte dei canti di lotta.
E poichè non si impara mai, la storia è destinata a ripetersi.

domenica 22 aprile 2007

SPAGHETTI AL VELENO



E ci siamo giocati pure gli spaghetti e le linguine con le vongole.
Le vongole avvelenate vengono pescate a Chioggia nei pressi del Petrolchimico di Porto Marghera. Sono belle grosse e tossiche. Cariche di diossina, di olii per il raffreddamento dei trasformatori elettrici, di pesticidi. Le sbarcano sulla via Romea dove ci sono già i furgoni in attesa che li portano in tutta l'Italia, da Milano fino alla Sicilia, con falsi documenti di provenienza e stabulazione.
(da repubblica.it)

APPUNTI PER UN FILM SULLA LOTTA DI CLASSE


"Sono comunista, perchè i comunisti sono come i marziani: sono piu' intelligenti, sono una minaccia per l'umanità ma soprattutto appartengono a un mondo che nessuno ha visto mai".
Così diceva Ascanio Celestini venerdì al Mercadante.


Il protagonista è un operatore di call center che vive a Roma nella zona dell'Anagnina e torna a casa alle 6 del mattino dopo aver risposto a chiamate di 2,40 minuti massimo. Per ciascuna di queste chiamate guadagna 0,85 € lordi e basta. Di notte telefonano persone sole e maschi in calore, zozzoni in cerca di donne e per lui vanno bene tutti. Ogni telefonata 0,83 €.



venerdì 20 aprile 2007

BUON VENTO, MASCALZONE !


Dopo quattro giorni di annullamenti delle gare per mancanza di vento, finalmente la Vuitton Cup è partita.
I risultati del primo round robin:

Mascalzone Latino Capitalia Team batte i favoriti Emirates Team New Zealand Vittoria netta di Luna Rossa su China Team
Bmw Oracle batte United Internet Team Germany
Victory Challenge  vince su Shosholoza


Questo dopo quattro giorni senza vento. E ci avevano detto che a Valencia il vento c'era sempre.
O qualcuno ha gufato (Rosetta?) o qualcuno ha ritoccato le statistiche ventose. E' alquanto strano questo vento che scompare, riducendo le vele come mutande appese. E ancora piu' curioso vedere le belle barche da competizione a rimorchio all'andata e al ritorno dal campo di gara.
Dovevamo vedere pure questa.
Si è capito che tifavo per Mascalzone Latino? No, eh?

INTERINALE DELL'ALTRO MONDO


Da Annozero di Santoro, la puntata di giovedì 19.
Un lavoratore interinale risponde alla domanda:


"tu ti senti operaio?"
"No, io non mi sento operaio, un interinale non è un operaio, è un altro mondo. L'interinale fa il lavoro dell'operaio ma non è un operaio.
Devo dare sempre il massimo, fino all'ultimo giorno e nessuno mi dice se potrò restare o andare via".

Ora, essere operaio è diventato un obiettivo da raggiungere, perchè l'interinale sta "sottozero".

giovedì 19 aprile 2007

CATTIVO GUSTO


Non so se è capitato per un caso strano oppure se sia voluto, ma guardando sul Corriere il video dell'incendio della De Longhi, appare a lato e subito prima del filmato la pubblicità di un profumo di Dior: Farenheit.
Tristissimo l'accostamento, non so quanto ne abbia giovato il marketing.
Se è casuale sono degli "scarpari", se è voluto sono degli sciacalli.
Meritato il  Big Sput, casuale o voluto che sia.
Qui la pagina citata.

SOFFIA IL VENTO


La De Longhi di Treviso è andata a fuoco. Alle 13 un fumo nero ha invaso la zona circostante e gli abitanti sono stati invitati a non uscire e a chiudere bene porte e finestre. Ancora non sono note le cause dell'incendio, pare che siano esplose delle bombole di gas e le fiamme hanno poi attaccato un deposito di polistirolo.
Non ci sono nè vittime nè feriti.
L'ARPAV esclude la presenza di diossina e si fa affidamento sul vento che soffia in direzione opposta alla città. Il rischio diossina è stato poi smentito anche dal Centro coordinamento soccorsi che riunisce Prefettura, Comune, Provincia, Arpav e tutti gli organi deputati alla gestione delle emergenze.
Alla cittadinanza è stato consigliato di non consumare verdure coltivate nella zona interessata. Nel senso che non c'è la diossina ma è meglio essere prudenti.
E a proposito di diossina, è morto il pastore di Acerra che stava conducendo da anni la lotta alla diossina, con il suo gregge di pecore dalla lingua blu, che si assottigliava sempre di piu'. E' morto, di cancro ovviamente.
La foto proviene dal sito
http://www.time-to-lose.it/

mercoledì 18 aprile 2007

COME FANNO A DORMIRE?

Un filmato di tre minuti e mezzo tratto da un monologo teatrale di Lella Costa: Stanca di guerra.


lunedì 16 aprile 2007

QUANDO L'ESISTENZA E' A RISCHIO



Come si fa a sconfiggere quel senso di impunità che avvolge inadempienze e leggerezze sul tema di sicurezza sul lavoro? Non passa giorno che non vi sia un incidente. Sembra qusi un tributo che dobbiamo pagare per la ripresa dell'economia italiana: 3300 incidenti ogni 100 mila occupati con tre casi mortali ogni cento.
La maggior parte avvengono nelle imprese con meno di 15 dipendenti, quelle che da anni rappresentano la forza trainante dell'Italia, e anche quelle che in fatto di sicurezza vanno poco per il sottile. D'altronde la 626 (legge sulla sicurezza) è considerata dagli imprenditori piu' una rogna che non fonte di garanzie.
Gli strumenti di contrasto ci sarebbero: le ispezioni.
Ma troppo spesso l'azienda viene avvisata in anticipo. Le "talpe" all'interno degli ispettorati delle Asl sono piuttosto diffuse e "gratificate" dai diretti interessati.Inoltre, chi deve andare a controllare sui cantieri sono i soliti quattro gatti. Ne servirebbero di piu' ma la musica è sempre quella: "Mancano i soldi".
E' curioso che nel 2002, dalla legge delega sulla responsabilità penale delle imprese (la 231) siano stati depennati due reati: quello ambientale e quello relativo all'antinfortunistica sul lavoro. La 231 infatti, prevede multe pesantissime per l'impresa che non adotta comportamenti regolari.
All'epoca il ministro Tremonti aveva ceduto alle pressioni di Confindustria, avallando così un provvedimento che consente all'azienda di mettere in pericolo la salute e la vita stessa dei propri lavoratori, senza subirne sanzioni. La conseguenza è che nell'edilizia (settore con il maggior numero di incidenti) la forza lavoro è costituita nella maggior parte dei casi da immigrati sottopagati e in nero.
Se il reato venisse reintrodotto, le società sarebbero costrette a regolarizzare le posizioni dei propri lavoratori. Ne guadagnerebbe lo Stato e il Paese. Che non è "roba da niente".


Milena Gabanelli - Punto critico - Io Donna Corriere della Sera (2 o 3 mesi fa, non ho la data precisa)

OMICIDI BIANCHI


In questi giorni tutti i giornali hanno scoperto che esistono le morti bianche e in effetti sembra che piu' ne parlino e piu' ne muoiano. Ma è una falsa impressione, i morti per incidente sul lavoro ci sono sempre stati ed aumentano in maniera esponenziale col calare delle norme di sicurezza. E le norme di sicurezza calano con la scomparsa degli ispettori e l'assenza totale di controlli.

Il presidente Napolitano chiede giustamente al governo che vengano destinati più mezzi per i controlli e le ispezioni sui luoghi di lavoro per evitare che si ripetano incidenti mortali (c'è il tesoretto, che lo si impieghi per salvare vite umane).
Il Capo dello Stato conosce il problema, ne sta parlando dall'inizio del suo settennato, ma dal governo si continua a fare orecchie da mercante.
Ora, in un paese che si è dotato di una legge 40 che mette a norma i condomini, di una legge 626 dove pure il pizzicagnolo all'angolo deve avere i cavi sotto traccia e il salvavita pena la revoca della licenza, possibile che non si comprenda che l'unica rsorsa che abbiamo è quella di fare controlli a tappeto?
E logicamente, dopo, agire di conseguenza. Chiudere senza pietà esercizi e cantieri privi di sicurezza.
E tornare a penalizzare le morti sul lavoro, non ridurle a mere sanzioni amministrative.
Gli ispettori sanzionino pesantemente anche i datori di lavoro che non provvedono al controllo, ad evitare  che i lavoratori distratti non adoperino gli indumenti di sicurezza (obbligatoriamente forniti).
E un'altra notizia curiosa: pare che molti "incidentati" vengano assunti retrottivamente. Possibile che mai nessuno si sia domandato come mai questi si acciaccano il primo giorno di lavoro? Sono tutti distratti e fracichi come quei tre pompieri della pubblicità del Lasonil, che si calano dalla sbarra e si stroppeiano tutti e tre?
E poi chissà perchè si fanno male sempre gli operai. Mai saputo di un manager vittima di un infortunio sul lavoro e tanto meno i nostri parlamentari.
La signora con la falce non colpisce a caso, sa sempre dove andare.

domenica 15 aprile 2007

CI MANCHI


Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, in arte semplicemente Totò.
E' rimasto nella mente di noi tutti, col suo volto asimmetrico; le sue battute affiorano spontanee e spesso ci viene da pensare come commenterebbe questa o quella notizia.
Noi non lo abbiamo dimenticato ma le istituzioni sì, anche se Antonio Bassolino sul suo blog lo ricorda a 40 anni dalla sua morte e promette una notte dedicata ai suoi film.
Vedremo, per ora si sono fatte solo chiacchiere.
Persino una mostra "Dal baule di Totò" a lui dedicata stava per andarsene a Roma.

sabato 14 aprile 2007

STAIRWAY TO HEAVEN

Napoli, Stadio San Paolo, ore 16,30. Si gioca Napoli-Pescara, il Napoli è in vantaggio 1-0.
Il cameraman di Canale Nove inquadra la curva e si vede chiaramente uno scaletto in metallo, di quelli che abbiamo in casa per cambiare le lampadine.
UNO SCALETTO ALLO STADIO
Sullo scaletto un tifoso, in piedi sull'ultimo scalino, orchestra la folla di tifosi (se cade s'ammazza).
Decreto Pisanu, decreto Amato, tornelli, steward e poliziotti di servizio allo stadio ci fanno un baffo a noialtri. Potrebbe entrare anche una contraerea.
Ci stiamo chiedendo tutti come e da dove è entrato quello scaletto. Striscioni no, non ne sono entrati.
Aspettiamo risposte da qualcuno, società o forze dell'ordine, vedete voi cosa inventarvi.

venerdì 13 aprile 2007

RAZZISTI NOI?


E' notizia recente. La circoscrizione Vomero ha deciso di aprire un suk sotto casa mia.
Dovrebbe essere collocato nei giardinetti che attualmente servono solo da pisciatoio canino e verrebbe gestito da extracomunitari (si presume autorizzati).
Apriti cielo!!! la parte destra del parlamentino ha lanciato alte grida, seguita a ruota da una parte della popolazione, con apoteosi finale di appello al sindaco e articolo sul giornale Roma, le cui fotocopie sono state attaccate ad ogni cantone, come avviene quando si perde un cane.
La bagarre inscenata dal consigliere forzitaliota verte sul fatto che la sinistra ha deliberato senza aver prima consultato gli abitanti della zona, in omaggio al molto in voga "Not In My Back Yard".
Ma se per ogni cazzabbubbola che deve attuare, la municipalità deve consultare la popolazione, ma noi che li abbiamo eletti a fare i consiglieri di quartiere? Non spetta ai rappresentanti decidere e conseguentemente deliberare?
Stamattina dal salumiere c'era un po' di fermento. Alcune signore profetizzavano un peggioramento ambientale, capirai, sai che casino con tutti quegli extracomunitari?
Ma signora mia, ho detto, qua pullula di ladri di auto specializzati in "cavalli di ritorno". Si sono persino dotati di una sede sociale con tanto di circolo.
La settimana scorsa hanno buttato giu' un muro per derubare degli spiccioli un negoio di surgelati. Scippi e borseggi sono all'ordine del giorno (ora si vedono pure sul C32). Ma cosa vuole che facciano quattro bancarelle etniche alla comunità già così conciata?
Che benvengano, andro' a gironzolare e mi godrò i giardinetti al posto dei cani.
Mi hanno guardata in modo strano, avranno pensato che ho ascendenze extracomunitarie.
E pensare che a Napoli un tempo il razzismo neanche sapevamo cosa fosse.

giovedì 12 aprile 2007

SCIACALLI


Tutto il rispetto per Gino Strada ed Emergency, finiti nella bufera e costretti ad andare via dall'Afghanistan.
Tutto il disprezzo per chi in questi giorni sta compiendo azioni di vero e ripugnante sciacallaggio.
Illustrato da Mauro Biani.


mercoledì 11 aprile 2007

MASCHI PANTONE


La Pasqua, con tutto il codazzo di pizze, casatielli e pastiere anche quest'anno ce la siamo tolta dai piedi. E' rimasta la coda dei festeggiamenti tributati al neo ingegnere che ha passato una serata in discoteca con divieto di ingresso assoluto agli anta. Noi vecchi genitori siamo ricomparsi solo al taglio della torta. Pare che oggi si usi così, i genitori passano solo a pagare.
Vabbè, è il segno dei tempi, c'amma fà. Io me ne sono andata al cinema.
Logicamente siamo stati coinvolti nella bagarre che precedeva la festa: la vestizione.
Vestito scuro no, sei pazza? E pure la cravatta? Non se ne parla proprio. Ovviamente i ragazzi erano tutti in abito scuro. Ritorno sulle decisioni, camicia bianca e vestito della laurea, persino il cappotto, che all'uscita faceva freschetto.
La cravatta rosa ha fatto la sua prima uscita.
Ieri facevo una considerazione. Ma gli uomini li fabbricano con la palette a 16 colori come il vecchio windows 3.1?
Fateci caso, non conoscono le sfumature. Il rosa è rosa dal lilla chiaro fino al viola chiaro. La D.M. poi si è distinto chiamando celeste il colore di una busta interna del trolley che era invece di un misero grigio chiaro.
Secondo me non gli hanno ancora fatto l'upgrade, non dico ai 12 milioni di colori ma neanche a 256.
La festa è finita col fotografo che proiettava su un megaschermo le foto fatte nel corso della serata.

giovedì 5 aprile 2007

5 APRILE 1977


Trenta anni fa veniva rapito Guido De Martino, dirigente socialista e figlio di Francesco.
Si diceva che Francesco De Martino sarebbe stato candidato per la presidenza della Repubblica, successore di Giovanni Leone, ma il rapimento di suo figlio quasi certamente mise fine alla sua carriera politica.
Del rapimento di Guido non si è mai conosciuta la verità, sebbene siano stati arrestati i balordi che lo avevano eseguito. Uno restitui' persino una parte del denaro incassato. Dei mandanti nessuna traccia.
Del senatore De Martino ricordo le dichiarazioni durante quei giorni terribili: farò tutto quello che è possibile per riavere mio figlio.
Parole di un padre addolorato che cambiarono il suo destino.

CHI VIGILA SUI VIGILI?


Da qualche giorno al Vomero assistiamo a strani armeggi.
A piazza Vanvitelli e all'incrocio di Luca Giordano staziona sempre un'auto dei VV.UU. e a pochi metri un'auto dei Carabinieri, dotati di mitra e giubbotto antiproiettile.
Stamattina al posto dei Carabinieri c'era la Guardia di Finanza, sempre a pochi metri dall'auto dei VV.UU.
Tutte le volte che li ho visti non facevano assolutamente nulla, si facevano ammirare da chi passava. Ah no, i VV.UU. erano piu' attivi. Uno stava mandando SMS.
Ora mi chiedo: ma caramba e fiamme gialle sono lì per sorvegliare i vigili urbani? Perchè davvero non si capisce questa accoppiata.
Anche perchè in queti giorni, i carabinieri, inviati dal magistrato, si sono portati presso le abitazioni dei VV.UU.. ed hanno rovistato nei loro armadi alla ricerca delle divise, che hanno trovato regolarmente incellofanate (sono persone ordinate, che vi credete?).
E' capitato che molti vigili si erano rifiutati di prestare servizio nelle strade in quanto non erano state loro consegnate le divise.
Ma è mai possibile che per accertarsi che abbiano o meno le divise occorrano i carabinieri? Non si puo' controllare presso il magazziniere che le ha consegnate?
E questi, un ufficio del personale ce l'hanno o no?

MAGISTRATURA CREATIVA


- Ciao mamma, esco in motorino.
- Metti il casco, mi raccomando
- No, non lo metto il casco, sto esaurito, ho gli esami.


Dialogo surreale? No, vostro figlio potrebbe rispondere così alle vostre raccomandazioni.
E' accaduto che alcuni fresconi, giudici di pace della domenica a Napoli, hanno cancellato multe comminate a chi andava in giro senza casco.
Presentando un certificato medico in cui dottori altrettanto fresconi, affermavano che i loro pazienti erano affetti da grave stress e pertanto non potevano indossare il casco.
A parte la genialata dell'avvocato che ha pensato ad un simile escamotage, si corre il rischio che vengano proposti ricorsi a raffica e che la lotta ai senza casco venga ulteriormente vanificata.
Sentenza educativa, a quanto pare.
Sindaca e presidente dell'ACI  considerano queste sentenze inopportune. Io mi auguro che a qualcuno venga in mente l'idea di sottoporre a visita tutti questi stressati, sospendendone temporaneamente (finchè non passa lo stress) l'attività di guida di veicoli e moto.
Che vadano a piedi gli stressati, saremmo tutti piu' tranquilli.

mercoledì 4 aprile 2007

IERI ALL'UNIVERSITA'


Seduta di laurea e proclamazione dei laureati di ordinamento preesistente (si chiama così il vecchio ordinamento) e nuovo ordinamento per lauree specialistiche a Ingegneria.
Pistolotto iniziale del direttore dei corsi, che ha ricordato ai presenti che l'antica Università Federico II risulta tra le prime 100 università del mondo. Un bel primato, visto che in Italia ci supera solo quella di Torino e un po' di pubblicità che quella non guasta mai.

Il pargolo si è laureato con 107/110 in Ingegneria delle Telecomunicazioni con una tesi sul cross-layer della qualità video su reti 802.11.
Eravamo in un'aula magna affollatissima e un candidato è riuscito anche a cascare dal podio salvandosi con un carpiato.
Il pargolo per fortuna sul podio non ci è salito, visto che doveva fare una dimostrazione con slide e microfono ed ha preso quindi posto alla console, facendo persino una prova voce (il classico sssaa-sssaa).
Un compagno di mio figlio che faceva foto agli amici candidati è riuscito anche a farsi minacciare dal fotografo ufficiale (si fa per dire).
Costui viaggia accompagnato da due guardaspalle dalle facce patibolari, che cercano di mettere in fuga eventuali concorrenti. Si è garantito in tal modo l'esclusiva dei servizi fotografici che le famiglie pagano anche volentieri (5 foto 50 euro). Se aspettava a noi stava fresco.
Ovviamente l'amico non se n'è dato per inteso ed ha continuato imperterrito.
Ma poichè l'imprevisto è sempre in agguato, mentre usciva la commissione per deliberare i voti di laurea, un corto circuito ha fatto fuori l'illuminazione dell'aula magna e corridoi limitrofi, che sono stati invasi dalle tenebre.
Abbiamo pensato ad una proclamazione in stile medioevale, con i professori togati alla luce di torce e candele. Non male per una Facoltà di Ingegneria.
Ci hanno messo oltre tre quarti d'ora ad individuare il guasto e così la cerimonia è potuta partire.
Avevamo portato una bottiglia di Berlucchi, stappata sul finestrone fuori all'aula magna e sono stati coinvolti nel brindisi anche i professori togati. I prof piu' giovani poi sono stati ficcati a forza nel gruppo e fotografati assieme ai novelli Ing.
Finale con foto del pargolo a cui hanno cacciato in testa un cappellone nero da laureato con tanto di fiocco.
Era tardissimo quando siamo usciti, tant'è vero che il custode ci ha chiuso la saracinesca quasi sui piedi. Pioveva, dopo una giornata di sole e il figlio ha accompagnato l'amico fotografo alla macchina con un ombrellino rosa gentilmente prestato.
Al ritorno, solo sotto l'ombrello rosa, lungo lungo, in giacca scura e cravatta, si sarà vergognato come un ladro. Sembrava "singing in the rain".
Prossimamente i festeggiamenti e il recupero delle foto.

lunedì 2 aprile 2007

DIMISSIONI IN BIANCO


Il disegno di legge n° 1538 presentato alla Camera il 1° agosto 2006, che ha come prima firmataria la deputata dell'Ulivo Marisa Nicchi, dà nuove disposizioni per la modalità di risoluzione del rapporto di lavoro per dimissioni volontarie.
Da uno studio effettuato dalla CGIL risulta che un sempre crescente numero di lavoratrici al verificarsi di una gravidanza sono costrette a dimissioni con una lettera firmata in bianco all'atto dell'assunzione.
Questo disegno di legge invece, prevede che la lavoratrice comunichi le dimissioni attraverso un apposito modulo, messo in distribuzione presso gli uffici provinciali del lavoro, le amministrazioni comunali e sul sito internet del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
I moduli non potranno essere contraffatti, poiché riporteranno appositi codici alfanumerici e la data di emissione. Questi, inoltre, saranno utilizzabili solo per i 15 giorni che seguono l’emissione: in questo modo le “dimissioni in bianco” firmate all’atto dell’assunzione, non potranno essere usate dopo 15 giorni a partire da tale data.
Curiosamente, pur essendo firmato da molti deputati, il disegno di legge, che pure comporterebbe una spesa minima (solo i moduli), non è stato ancora approvato.
Eppure, mai come in questo periodo, deputati e senatori si affannano in proclami di difesa della famiglia, ma quando si tratta di porre termine ad un comportamento lesivo dell’attività della donna, che mina la sua professionalità e il suo diritto di scegliere la maternità senza subire penalizzazioni dal punto di vista lavorativo, cala uno strano silenzio..

domenica 1 aprile 2007

USO DISTORTO DELLE PAROLE


Parlammo e nun ce capàimmo, dice il comico Francesco Paolantoni.
E sta accadendo sempre piu' spesso in questi giorni.
Pare di esser tornati ai tempi dei proclami di S.B., che puntualmente il giorno dopo diceva che avevamo capito male, che le sue parole erano state distorte da certa stampa malefica e infida (e lo avevamo sentito con le nostre orecchi ai TG).
Ora la storia si ripete con monsignor Bagnasco che assimila i Dico a pedofilia ed incesto e il giorno dopo Radio Vaticana ci fa sapere che c'è stato un uso distorto delle sue parole.
E pure il vescovo di Gubbio Ceccobelli, che parlava di libertà di coscienza in un’intervista al quotidiano La Stampa, ha successivamente detto: sono profondamente amareggiato, distorte le mie parole.
Per non parlare poi di Paparazzi, che ha detto: "Non può stare vicino a Dio
chi si sporca le mani con le tangenti". Che avrà mai voluto dire?
No, perchè qua finisce come la storiella dell'uccello in chiesa, non ne resta nessuno.

Ma a nessuno passa per la testa che se stessero un poco zitti nessuno fraintenderebbe?

IL BETULLA RADIATO


“Forza Italia deve fondare una propria scuola di giornalismo e nominare Farina rettore perché è un giornalista vero e un modello per i giovani”.
A spararla così grossa è stata una spudorata Gabriella Carlucci, deputata di Forza Italia dal 2001.
Ecco quello che succede quando si scambia il palcoscenico.con la politica.
(continua a leggere qui

PESCE D'APRILE


Come da tradizione oggi 1° aprile quasi tutti i giornali hanno esibito scherzi ai loro lettori. Questa tradizione viene sempre rispettata dai giornali anglosassoni ma anche quelli italiani ormai si danno da fare.
Una tv ligure ha attirato sul molo di La Spezia centinaia di curiosi appassionati di vela: aveva annunciato l'arrivo in porto di Mascalzone Latino.
Ma questa vignetta mi ha fatto ridere piu' degli scherzi di oggi.

E pure questa vignetta di Rododendro non è male.