Nisida

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venerdì 14 dicembre 2007

FRANCESCO DE GREGORI ALL'AUGUSTEO





...e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via...


E siamo volati via sulle note della Donna cannone, il bis regalatoci da Francesco De Gregori, assieme ad una riedizione splendida di Buonanotte fiorellino.
I ragazzi sono calati tutti verso il palco, in piedi e accovacciati per terra, a cantare assieme le parole della Donna cannone, accompagnati solo dal pianoforte.
Quanti giovani stasera, assieme ad una platea di vecchietti, lo zoccolo duro dei concerti del Principe. Che stasera si è concesso un po' di piu' del solito, gigioneggiando persino. Francesco come una rockstar, mentre una signora dietro di noi continuava a gridare: sei bellissimo, sei grande, sei bono.
Con le sue canzoni, Titanic, I muscoli del capitano, La leva calcistica della classe 68, Generale, Rimmel, una stupenda Sempre e per sempre cantata e suonata da lui al piano, La valigia dell'attore ci ha riportati indietro nel tempo, quando le cantavamo davanti a un fuoco in riva al mare.
Allora i cantautori si accompagnavano solo con la chitarra, al massimo un'armonica o un kazoo, ora invece hanno musicisti di primordine e arrangiamenti che danno una nuova vita alle canzoni, come stasera. Il primo ad avere l'intuizione che la canzone ci avrebbe guadagnato fu Fabrizio de Andrè con i due concerti con la PFM.
I musicisti ieri sera, la band storica di Francesco, erano tutti molto bravi, ma i due chitarristi di piu'.
Ad un certo punto Lucio Bardi e Paolo Giovenchi hanno iniziato un duello che mi ha fatto venire in mente Crossroads con Steve Vay. Veramente eccezionali, il pubblico applaudiva freneticamente.
E mi chiedevo se anche per un musicista vale lo stesso discorso, chissà che pensa mentre suona, se anche lui ritorna a quando cantava Buonanotte fiorellino, accompagnandosi solo con la chitarra e se gli passano davanti immagini dei tempi passati.
«Nelle canzoni di De Gregori ogni parola suscita un'emozione, ogni frase suscita una visione». Lo ha detto Vasco Rossi che nel suo concerto a San Siro cantò Generale, in omaggio a De Gregori.
Nel repertorio di De Gregori ce ne sono tante di canzoni bellissime, deve essere molto difficile scegliere quali inserire nella scaletta. Certo sono lontani i tempi di Cercando un altro Egitto o di Pablo, ma tutte le sue canzoni mantengono intatta la magia di quando le ascoltavamo per la prima volta.
Peccato che non avevo la digitale, sicura che non mi avrebbero permesso di usarla. E infatti uno della security s'è piazzato a poca distanza da noi ed ha continuato a sventagliarci con una torcia perchè c'era il solito cretino con telefonino flash che lampeggiava di continuo. Che poi le vorrei vedere le foto che ha fatto, chissà che cappero è venuto, di sicuro la nuca ben illuminata dello spettatore davanti.

3 commenti:

  1. Io adoro, amo de De Gregori... e posso dire di conoscere quasi tutte le sue canzoni a memoria, possiamo fare un quiz : )

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  2. micetto, ti ho pensato infatti.
    E ce n'erano tanti di ragazzi che cantavano in teatro.
    E' incredibile quanto la gente ami De Gregori, anche se non è mai stato il massimo della simpatia.
    Ultimamente però sta migliorando. Cercava anche di scherzare e alla fine si è congedato lanciando baci alla platea.
    Io sembravo il pastore della meraviglia, mai avrei pensato di vedere cio'.

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