Nisida

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martedì 26 febbraio 2008

ORRORE SENZA FINE

La caduta nel pozzo del bambino di Gravina ha rinviato la memoria indietro nel tempo, alla caduta nel pozzo del povero Alfredino. Abbiamo aspettato con ansia che lo recuperassero così come accadde allora, quando tutta l'Italia si fermò.
Ma, recuperato il bambino, al momento di sollievo si è sovrapposto l'orrore che  si è manifestato in modo imprevedibile.
Dove è caduto il piccolo, a poca distanza c'erano i corpi di due bambini, subito dopo riconosciuti come i fratellini Pappalardi, di Gravina.
Li hanno cercati per due anni, persino in Romania e loro erano al centro del paese, caduti nel pozzo e morti di fame e di freddo. Forse una disgrazia.
E adesso cosa accadrà? Che ne sarà del padre, forse ingiustamente accusato di omicidio, che hanno dovuto trasferire in fretta ad altro carcere perchè si temeva vendetta da parte degli altri detenuti?
Io penso a quelle due povere creature, al tempo che hanno trascorso nel pozzo.
Tutti li cercavano e loro erano lì, aspettando una morte atroce, dove il questore ha detto che avevano già guardato.

4 commenti:

  1. si vede che si fanno le indagini spettacolo

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  2. Tra "Alfredino" ed "Io non ho paura".
    Ora vorrei che il signore proprietario di quei ruderi si assumesse tutte le responsabilità del caso, per aver lasciato accessibile un posto pieno di pericoli, ma siamo in ItaGlia...lo so, ogni tanto sbaglio e mi sento svedese.
    Chiedo scusissima.

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  3. questa poi è un'altra storia, kaktus. Anni fa il figlio di una mia cara amica cadde in una vasca piena di calce viva. Dopo un decennio circa di cause il tribunale dette ragione al proprietario. In sostanza si considerò che fosse colpa dei genitori che non avevano sorvegliato.

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  4. In effetti il proprietario dell'immobile è da galera, ma anche i genitori che sanno benissimo dove vanno a giocare i figli e li lasciano fare.
    E complimentoni ai controlli della polizia. Quelli si son limitati a fare qualche freccia rossa qua e là e amen...

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