Nisida

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martedì 11 marzo 2008

RAID CONTRO FARMACISTA OBIETTORE


Tre sacchi di palline di polistirolo rovesciati sul pavimento e slogan contro l’obiezione di coscienza alla 'pillola del giorno dopo'.
Con un’azione dimostrativa, che per oltre un’ora ha provocato una grave interruzione di servizio pubblico, una cinquantina di uomini e donne del centro sociale Tpo ha assaltato nel pomeriggio di venerdì una farmacia bolognese. Gli attivisti hanno coperto le vetrate con adesivi ('Boicotta chi decide per te') ed esposto uno striscione con la scritta ('Fuori i nostri corpi dal vostro controllo').
Obiettivo del raid punitivo il boicottaggio di una farmacia accusata di non vendere il 'Norlevo'. Non sono mancati momenti di tensione: quando il titolare uscito per contestare calunnie e diffamazioni lanciate dai manifestanti attraverso un megafono si è trovato circondato e spintonato da alcuni di loro. Secondo il farmacista se qualcuno chiede la pillola l’ordine viene evaso e il prodotto procurato nei tempi minimi di rifornimento.
In questa prospettiva il suo esercizio non fa obiezione di coscienza in senso stretto (anche perchè su questo versante c'è un preoccupante vuoto legislativo) ma si ispira ad un principio del codice deontologico in base al quale il farmacista deve operare conformemente ai principi etici. Per questo il farmacista ribadisce il giudizio negativo su un farmaco che provoca l’eliminazione di un embrione concepito.
Al di là della questione 'obiezione di coscienza', l’aspetto più preoccupante del blitz è che gli attivisti, con una manifestazione non autorizzata, abbiano potuto agire indisturbati davanti agli occhi della polizia impedendo ai clienti di rifornirsi dei farmaci. Un aspetto ripreso anche dal settimanale diocesano Bologna Sette che oggi interviene sulla vicenda con un commento firmato.
Il fatto accaduto - dice la nota - dimostra una grave irragionevolezza e una pacchiana ipocrisia: gli occupanti invocavano la libertà di commercio della pillola del giorno dopo sulla base dell’autonomia di disporre del proprio corpo e allo stesso tempo calpestavano la libertà dei clienti della farmacia e la libertà professionale dei farmacisti.molto verosimile, conclude l’inserto,che il fatto abbia uno scopo intimidatorio: hanno voluto colpire una farmacia per 'educare' centinaia di farmacisti.
da Bologna Stefano Andrini (da Avvenire del 9-3-08, pag. 11)

E va bene. Lasciamo stare l'atto di inaudita violenza (palline di polistirolo e adesivi) e parliamo del farmacista-bottegaio-obiettore di coscienza.

1 - l'obiezione di coscienza del farmacista non esiste, non è prevista dalla legge. Tempo fa in questo blog si richiamava l'attenzione su un'ipotetica obiezione di coscienza di birrai e vinai e magari col tempo si potrebbe passare ai salumieri che notoriamente spacciano cicoli e pancetta.
2 - il farmacista bolognese è un emerito ignorante. Obietta e neanche sa su che cosa obietta. La pillola del giorno dopo non è una pillola abortiva (forse confonde con la RU486, ma quella si somministra solo in ospedale, per cui lui sta a posto). Il Norlevo, tanto per fare il nome, impedisce la fecondazione e l'annidamento dell'ovulo nell'utero della donna, quindi non c'è nessun embrione fecondato. Qualora si arrivasse tardi nella somministrazione non succederebbe perfettamente niente. Per questo motivo i medici suggeriscono di assumerla al piu' presto possibile dopo il rapporto sessuale.

17 commenti:

  1. Non ho capito.Se il farmacista dice di evadere l'ordine.Dov'è l'obiezione?
    Immagino ci siano dubbi.. ma allora invece delle palline colorate non era più efficace una denunzia?Quantomeno appurava i fatti.
    Mi pare che tra manifestanti,farmacisti e Avvenire se fai la conta a chi è più scemo rimane per aria.
    "Preoccupanti" (ma chi si preoccupa?) vuoti legislativi a parte.Tutte le occasioni sono buone per chiedere nuove leggi.Tra un po' non basteranno gli scaffali.

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  2. in effetti è poco chiara la cosa. Puo' anche darsi che chi ha scritto l'articolo ha fatto un po' di casino. Io ho trascritto da l'Avvenire, rigorosamente senza virgole.
    Dopo provo a cercare la notizia su qualche altro giornale, magari si chiarisce.

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  3. No la colpa mica è della tua esposizione...e meno male che siamo tranquilli perchè sull'argomento c'è tutt'altro che ambiguità.E' un farmaco e segue le regole.Io dico solo...vincimola qualche battaglia almeno quelle non " complesse" ( ce l'ho con i pallinari)

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  4. i pallinari si sono fatti influenzare. Mo' si porta. Ha cominciato la Sony bravia con le palle rotolanti a san francisco, poi il deficiente romano, quello della fontanarossa, le ha lanciate per Trinità dei monti.

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  5. guarda che ho trovato. Risale al 2005

    Radicali Italiani terrà domani, giovedì 1° dicembre (giornata mondiale anti-AIDS), a Roma, una manifestazione pubblica all’entrata dell’Università “La Sapienza”, in via De Lollis, dalle ore 9:30 alle ore 12:00.
    Alle ore 11:00, Daniele Capezzone (segretario Radicali Italiani) e Silvio Viale (Comitato Nazionale Radicali Italiani) terranno una conferenza stampa.
    Capezzone e Viale hanno dichiarato:
    “Etichettarci come “quelli dell’aborto facile” è tanto comodo quanto sbagliato: da quarant’anni i radicali si battono per un’educazione sessuale corretta e completa, condizione sine qua non per una maternità (e una paternità) cosciente e responsabile. La vicenda della pillola del giorno dopo - come, d’altro canto, quella della RU486, che, stante l’ignoranza in materia, è confusa con la prima, persino dal coltissimo on. Bondi - dimostra che c’è ancora molto da fare: c’è voluta la trasmissione “Matrix” per dimostrare che in buona parte degli ospedali romani, nei pronto soccorso, viene negata la ricetta del Norlevo, senza alcuna spiegazione tranne quella di appellarsi all’ “obiezione di coscienza”, prevista, però, solo dalla legge 194 sull’aborto; c’è voluta la determinazione dell’associazione “Radicali Roma” perché finalmente la Procura aprisse un fascicolo su questo scandalo, che costringe ogni notte migliaia di giovani a umilianti e affannose peregrinazioni (ricordiamo che l’effetto della pillola diminuisce con il passare delle ore dal rapporto sessuale).
    Di fronte a tutto questo, la nostra richiesta è semplice: si abolisca l’obbligo della ricetta medica, il Norlevo sia considerato medicinale da banco, reperibile in tutte le farmacie. E poi si istituiscano corsi di educazione sessuale nelle scuole (vero, ministro Moratti?) e si abbassi il prezzo esoso dei preservativi.”.
    Roma, 30 novembre 2005

    http://www.associazioneaglietta.it/comunicatistampa1105.html

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  6. Mi ricordo di questo fascicolo.Non sono medico e non so se questa pillola possa essere somministrata liberamente,dico solo che la mediazione e l'avallo del medico serve a non solo a tutelare la salute ma leggittima l'intera operazione.Col medico blindi l'operazine, col banco la esponi a centomila rischi,riparliamone, abroghiamo,la vita si forma nel cervello di mamma,l'embrione vestito da marinaretto che dev'essere seppellito ...lasciamo stare.

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  7. questo almeno è stato superato (son passati 3 anni). Era interessante per vedere come si sono svolte le discussioni.
    Credo che suggerire la vendita al banco fosse quantomeno una provocazione. Quel farmaco è una bomba di ormoni e non puo' certo essere assunto come l'aspirina, non scherziamo.

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  8. la jihad del fondamentalismo cattolico.
    antonio

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  9. Mah, i manifestanti si potrà dire che vanno troppo per slogan, ma non vedo perchè debbano essere fessi!

    Scusate, ma io in questo clima di ritorno al medioevo, in cui si stanno rimettendo in discussione tante cose conquistate con grande fatica, non vedo così di cattivo occhio chi si indigna un tantino. Anche se magari in modo un po' infantile....

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  10. Non c'è molto da aggiungere.
    Semplicemente, che se un farmaco è considerato commerciabile per la legge italiana, se io voglio prenderlo e un medico me lo prescrive dovrei essere libero di poterlo prendere.

    Eventuali problemi con la mia cosienza sono, appunto, miei. Non di un farmacista.

    Un caro saluto
    Mister X di COmicomix

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  11. Verrà anche il giorno che dovremo gonfiare i profilattici prima di usarli per verificare che il farmacista non sia obiettore (o stronxo) e non li abbia bucati??? ^__^

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  12. tetto, a me la protesta a palline di polistirolo ha fatto molto ridere.
    Peccato che quelli si son messi a strillare come aquile, per l'interruzione di pubblico servizio (figuriamoci, manco fossero il pronto soccorso dell'ospedale).

    comicomix, ogni tanto spunta sta storia dell'obiezione, che è davvero incompatibile con la natura di bottegaio del farmacista.

    buka, non la vedo tanto inverosimile.

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  13. che poi, SI lavano tanto la bocca con la storia dell'interruzione di pubblico servizio, ma è bastata una leggera toccata alla loro casta (la vendita di farmaci nei supermercati) per abbassare tutte le serrande.
    Ma mi faccia il piacere (espressione indotta dall'essere su un blog napoletano)!!
    A zappare, ripeto, medici, farmacisti obiettori, andate a zappare.

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  14. d'accordo.
    ma piu' che a zappare io li invierei a bonificare i terreni intorno ad Acerra, illustrati da Report di domenica.
    A mani ignude.
    (a volte so' peggio di Fini, io)

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  15. ...poi voglio vedere chi ci cura i mali peggiori , quelli terribili che sono secondi solo a certe signore di mia conoscenza che evocano i piccioni sui panni delle altre e attendono alla composizione di un unico fascio con tutte le erbe.
    Essere peggio di Fini ti pare una civetteria possibile?

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  16. no, però a parziale discolpa, tieni presente che Fini si è un pochino "scagnato". Da nero che era, sta virando sul grigio-pirla (fascista mutante).

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