MATURITA' E FISCHI PER FIASCHI
Eugenio MONTALE, Ripenso il tuo sorriso, (da Ossi di seppia, 1925)
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma.
Sviluppa con osservazioni originali, anche con riferimento ad altri testi dello stesso poeta e/o a opere letterarie e artistiche di varie epoche, il tema del ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile.
In alternativa inquadra la lirica e l’opera di Montale nel contesto storico-letterario del tempo.
E speriamo che i maturandi che hanno scelto questa traccia abbiano optato "in alternativa", altrimenti proprio non arrivo a comprendere cosa abbiano potuto scrivere, visto che la poesia è dedicata a un uomo (il ballerino russo Boris Kniaseff).
Dove l'avranno visto gli estensori delle tracce "il ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile"?
Aspettiamo domani per leggere le fantasiose scuse che ci propineranno.