Nisida

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mercoledì 11 giugno 2008

SALVATOR ROSA A CAPODIMONTE


Questa mattina siamo andati a vedere la mostra di Salvator Rosa a Capodimonte.
Mentre aspettavo la D.M. che parcheggiava il motorino, all'ingresso del Museo ho visto un signore inciampare nel basolato sconnesso e volare verso il centro della strada. Per fortuna non passavano auto, che in quel tratto corrono come pazzi, e c'è persino un semaforo salvavita per i pedoni che attraversano.

Uno dei custodi, incazzatissimo, ci ha detto che ormai non si contano piu' le segnalazioni che hanno fatto al Comune (infatti ricordo di averne letto sul Corriere) ma il Comune se ne passa p' 'a capa (se ne fotte).
La mostra era davvero interessante, c'erano tutte le opere piu' significative raccolte nella sala intitolata a Raffaello Causa, il vecchio sovrintendente. Molti quadri provengono da collezioni private e altri sono prestiti di importanti musei.
Altri quadri erano sistemati al secondo piano del museo ed era doveroso andare a guardare anche La flagellazione di Cristo di Caravaggio e Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi.
Anche molto bella e particolare, negli appartamenti reali, la sala rivestita di porcellane a tralci e specchi.

La veduta panoramica che si gode dal museo è davvero spettacolare, vale una visita, ma state attenti al basolato all'ingresso.

E tanto per guastare, in una sala al secondo piano c'è un'opera di Iannis Kounellis, Senza titolo. Una serie di vasi di coccio e sacchi neri appesi alle pareti. Vabbè, trovatecelo voi il titolo, l'autore non si è sprecato.

6 commenti:

  1. se potessero parlare Salvator Rosa, Cravaggio e la signora Artemisia ...chissà cosa direbbero dell'"opera" dei vasi e dei sacchi
    l'autore si sarà stancato troppo a carriare i vasi per dare un titolo

    Jenè che vuoi da me ..ma quando vedo certe cose mi sento preso in giro

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  2. L'opera di Kounellis si chiama "ho comprato l'auto nuova ed ho dovuto svuotare il garage!" e stà a simboleggiare la dicotomia uomo/macchina, scienza/arcano, vuoto/pieno (il vaso ed il sacco)...

    :P

    Come direbbe l'amico di Bellavista: "ma un muratore del tremila che vede quest'opera, che pensa, che è un'opera d'arte o che è nu cesso scassato?" :P

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  3. bukaniè, tieni un futuro come critico d'arte. Bonito Oliva non avrebbe saputo far meglio, per non parlare di Cycelin.
    :-DDDD

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  4. Jene: al liceo studiavo della storia dell'arte, giusto le linee generali del periodo e poi con le figure del libro mi inventavo i papocchi da scrivere nel compito!

    Bè, la prof al primo compito mi disse: "non so come hai fatto, ma tu DEVI aver copiato! Hai usato un linguaggio da critico d'arte!" e mi interrogò...

    ...Io non avevo copiato, avevo solo capito che i critici d'arte dicono un mare di cazzate "verosimili" e così improvvisavo ;)

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  5. eheheh ti ho pensato stasera. C'era Bonito Oliva che diceva stronzate simili a queste mentre parlava di Schifani.
    (però Schifani mi piace, mica come Kounellis e Tatafiore)

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  6. Quando ci sono stato con la mia rispettiva D.M. non ha smesso di piovere dalle 8 del mattino fino alle 4 del pomeriggio...

    La Flagellazione fa veramente tremare.

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