Nisida

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giovedì 24 luglio 2008

LOSING MY RELIGION



Si doveva tenere nell'Arena Flegrea il concerto dei REM ieri sera, ma già dalla prevendita si era capito che non ci sarebbe stato posto sufficiente per i diecimila che ieri sera hanno affollato la mostra d'Oltremare.
Il palco è stato montato davanti al teatro Mediterraneo, che è diventato in pratica il backstage delle band.
Gli Editors, il gruppo di spalla e i These New Puritans, si sono esibiti prima, e alle 21 in punto hanno iniziato a suonare i REM.
Alcuni brani del nuovo cd, Accelerate, spinto al massimo col piede sull'acceleratore e poi i vecchi successi in scaletta.
Michael Stipe sempre lo stesso, un po' funambolo e un po' gigione, adorato dal pubblico in visibilio.
Una foresta di mani alzate, il maxischermo alle spalle che moltiplicava le immagini di Stipe, Buck e Mills e una folla di diecimila persone che riempiva i prati e i viali della mostra. Lancio di peluche e magliette, regolamentare.
Che quasi certamente erano ben piu' di diecimila, visto che hanno aperto i cancelli alle 17 e molti sono entrati senza annullare i biglietti (opportunamente riciclati vista la cospicua presenza di bagarini).
Anche le transenne poste in tutto il perimetro del concerto facevano parecchio acqua e lasciavano filtrare un bel po' di portoghesi.
L'atmosfera piu' che da concerto rock era da rave party. Si annusava in giro la mariagiovanna, ma la birra l'ha fatta da padrona.
Due imbriachi a torso nudo, reggendosi e barcollando uno addosso all'altro, hanno tentato di dare fastidio a qualche ragazza, prima a quella della Coca Cola Zero vicino al duepiani e poi ad un'altra che era accompagnata. Stava scoppiando una bella rissa. Non so com'è finita, Jene è una cacasotto, schifa a morte gli ubriachi e fugge come il vento quando sente aria di mazzate.
E così io e la D.M. ci siamo imbucati sulla terrazza dei Vip, dove si magnava e sbevazzava aggratis e da dove si facevano foto decenti con vista sul popolo del rock.
Una meraviglia di concerto ed io aspettavo la mia canzone preferita, Losing my religion, che puntualmente è arrivata.
Stipe non ha rinunciato al solito bagno di folla, è sceso dal palco ed ha cantato in mezzo ad un mare di gente. Veramente emozionante.
Anche il contorno è risultato accettabile.
All'ingresso un nugolo di ragazzi marcati Autan (uno degli sponsor), spruzzava chi entrava con spray antizanzara.
I cestini erano clamorosamente sottodimensionati per cui alla fine le montagne di lattine e bottiglie di plastica si sono sparse ovunque portate dal vento.
Tutt'attorno erano piazzate bancarelle varie tipo mercato orientale e si respirava ovunque odore di panini alla piastra e pizza napoletana.

8 commenti:

  1. Bello, ma non mi sembra una grande organizzazione da come la racconti.

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  2. L'ultimo (o uno degli ultimi) concerti cui sono andato, è stato quello di Manu Chao a piazza del Plebiscito, nel 2001... Ero in compagnia di una pazza romana che si fiondò sotto al palco... Da bravo "gentleman" la scortai e mi dovetti beccare la compagnia di una cricca di "groupies" maschi, dei bestioni sudatissimi ed a torso nudo che "pogavano" triturando tutto e tutti... Alla fine, diluvio universale... Non so come riuscii ad arrivare sano e salvo a casa! :|

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  3. gatto, di solito l'organizzatore è organizzato. La modifica della location ha prodotto una serie di casini.
    All'arena è tutto piu' controllabile, basta presidiare gli ingressi.
    Alla mostra invece ci si infila da tutte le parti e non basta un esercito di ragazzotti per tenere bloccate le transenne.
    Poi ho visto io un distinto signore passare il biglietto tra le sbarre ad un altro fuori.

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  4. gatto, di solito l'organizzatore è organizzato. La modifica della location ha prodotto una serie di casini.
    All'arena è tutto piu' controllabile, basta presidiare gli ingressi.
    Alla mostra invece ci si infila da tutte le parti e non basta un esercito di ragazzotti per tenere bloccate le transenne.
    Poi ho visto io un distinto signore passare il biglietto tra le sbarre ad un altro fuori.

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  5. buka, io l'ultima pioggia l'ho beccata al Notre Dame di Cocciante. Avevo l'impermeabile tedesco (tipo preservativo) ma non servì a nulla. Lo spettacolo fu interrotti al primo atto.

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  6. carolina, stavo dappertutto. Quando sto in piedi ai concerti non riesco a stare ferma a un posto.

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