Nisida

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giovedì 23 ottobre 2008

UN MITO A TEATRO

Questa sera al teatro Diana era in scena Sinfonia d'autunno, di Ingmar Bergman, con Rossella Falk e Maddalena Crippa. Che poi nel lavoro si parla di sonate e preludi.
Piu' di mezz'ora di ritardo per dare agio alla platea di trovare il posto e sedersi, aiutate nella bagarre dalle signorine in sala, piu' rinco delle signore under ottanta, che si aggiravano come zombie, dicendo che avevano cambiato i numeri delle poltrone.
Aveva ragione Bertolino, quando disse che il teatro italiano se lavora deve ringraziare le donne, perchè di uomini ce n'erano proprio pochini.
Il lavoro è composto di svariati monologhi, che sono stati recitati tra corposi e fitti colpi di tosse (pareva un tubercolosario), chiacchiere varie, commenti ad alta voce e persino un cellulare che ha squillato a lungo.
Maddalena Crippa ha atteso pazientemente che terminasse di squillare per iniziare il monologo.
Finiti i soliti siparietti, lo spettacolo è stato davvero bello e interessante. Abbiamo avuto il piacere di vedere Rossella Falk nell'interpretazione della madre, che nel film di Bergman fu affidato a Ingrid Bergman. Due ruoli molto sofferti che fanno riflettere e ripensare alle proprie esperienze personali.
Non avevo mai visto la Falk recitare ed è stata davvero una bella esperienza vedere la sua trasformazione in scena: una donna bellissima che non mostrava la sua età.
Al termine infatti era diversa, quasi svuotata di quella bellezza magica che accende le nostre attrici piu' brave.
Maddalena Crippa nella sua bravura è degna erede delle tradizioni teatrali e culturali del nostro paese. L'abbiamo vista spesso in ruoli anche molto diversi, anche nelle vesti di cantante.

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