Nisida

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domenica 28 dicembre 2008

ASPETTANDO CAPODANNO

Finito il Natale ci avviamo velocemente verso il Capodanno.
Neanche è spuntato e già un ragazzino ci ha rimesso una mano. E questo nonostante  gli avvertimenti, i sequestri e le lezioni fatte a scuola dai poliziotti.
E nonostante le immagini dei TG dei conflitti riaccesi tra Israele e Palestina e nel Pakistan. Là dove i botti sono veri.
Al TG1 il giornalista ci informava che una "gràgnuola" di razzi aveva colpito il territorio di Gaza. Essì, ormai vale il principio dell'accento "fai da te". Ognuno lo mette dove gli pare.
Speriamo che la crisi impedisca almeno alla gente di comperare quei botti pazzeschi, che scuotono i palazzi e che costano, giustamente, un botto.
Quest'anno va di moda la "capa 'e Lavezzi", 250 euro, tre chili abbondanti di esplosivo, che ha soppiantato nell'immaginario napoletano 'o pallone 'e Maradona. Se la sparano in città, finisce che trovano il petrolio.
Le festività natalizie, ormai si è capito, a me non piacciono.
Credo che il Natale abbia una sua valenza se ci sono i bambini, che danno alla festa una particolare atmosfera, fatta di aspettative e di attese. E i nonni, ovviamente, che alimentano quest'atmosfera, tornando anch'essi un po' bambini.
Da qualche anno i nonni non ci sono più, i bambini sono cresciuti e se ne sono andati in giro per il mondo, con le loro (più o meno) famiglie e non siamo più, come sempre in quegli anni, tredici a tavola.
Resta qualche lieve traccia di quegli anni passati e a volte basta un odore, un profumo, a restituirceli.
Oggi ad esempio, la D.M. ha portato tre pigne che abbiamo infilato nel forno e la casa si è riempita dell'odore dell'incenso. La mente è tornata a tanti anni fa, quando si andava alla messa di mezzanotte perchè noi bambini avevamo la recita e la chiesetta odorava dell'incenso che avevano sparso poco prima.
Oppure l'odore di legna bruciata che viene su dalla pizzeria all'angolo rimanda il pensiero alla legna che bruciava nella vecchia stufa, su cui si mettevano ad arrostire le castagne che ci bruciavano le mani e la lingua.
E l'odore del freddo e della neve, lo sentivi nell'aria, quando andavamo in montagna e capivi che la notte avrebbe nevicato.
E lo sguardo incredulo e felice del pargolo quando, al mattino, vide per la prima volta la neve, a Pescasseroli.
Era pulita, alta e morbida e ci finì dentro per tutta la sua altezza. Aveva tre anni e al ritorno a casa era da strizzare, la neve gli era entrata persino nelle mutande.

21 commenti:

  1. buon anno cara jenè,
    ti leggo sempre, mi piacciono i tuoi pensieri.
    carla

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  2. buon anno cara jenè,
    ti leggo sempre, mi piacciono i tuoi pensieri.
    carla

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  3. Io pure leggo sempre ma i pensieri mica mi piacciono tutti.
    Per esempio lo spleen con Vanvitelli e Giordano non intona.
    Ci vogliono i boulevards, i cimiteri di Montparnasse, le novene e i rosari a Notre Dame.
    Chi te li da?
    Le mamme imbiancano e i figli crescono, dunque a Natale non devi corrergli più dietro perchè si abbuffano di dolci, non hai più il problema di sistemarli se devi lavorare e non hanno scuola, non devi più fare le corse all'ippodromo per i compiti delle vacanze, da eseguire rigorosamente tutti insieme un minuto prima che suoni la campana.
    Prima che arrivino i nipoti, ti sia gradita l'occasione per tirare il fiato e goderti l'interregno di libertà.
    Basta con queste la-gne.
    Ricevi altresì una decina di emoticon demenziali.

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  4. Io pure leggo sempre ma i pensieri mica mi piacciono tutti.
    Per esempio lo spleen con Vanvitelli e Giordano non intona.
    Ci vogliono i boulevards, i cimiteri di Montparnasse, le novene e i rosari a Notre Dame.
    Chi te li da?
    Le mamme imbiancano e i figli crescono, dunque a Natale non devi corrergli più dietro perchè si abbuffano di dolci, non hai più il problema di sistemarli se devi lavorare e non hanno scuola, non devi più fare le corse all'ippodromo per i compiti delle vacanze, da eseguire rigorosamente tutti insieme un minuto prima che suoni la campana.
    Prima che arrivino i nipoti, ti sia gradita l'occasione per tirare il fiato e goderti l'interregno di libertà.
    Basta con queste la-gne.
    Ricevi altresì una decina di emoticon demenziali.

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  5. ti auguro un sereno 2009...
    ciao
    gennaro

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  6. ti auguro un sereno 2009...
    ciao
    gennaro

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  7. carla, grazie, fa piacere sempre avere lettori affezionati, anche se a volte i miei pensieri rappresentano disagio e insofferenza.

    sed, non erano lagne, solo tiravo il fiato, appunto, approfittando della eccessiva tranquillità domestica.

    soul, grazie e tanti auguri anche a te.
    Ma quando lo riapri il blog?

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  8. carla, grazie, fa piacere sempre avere lettori affezionati, anche se a volte i miei pensieri rappresentano disagio e insofferenza.

    sed, non erano lagne, solo tiravo il fiato, appunto, approfittando della eccessiva tranquillità domestica.

    soul, grazie e tanti auguri anche a te.
    Ma quando lo riapri il blog?

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  9. p.s.
    graditissime le icone demenziali :-}

    ma devo mica organizzare un viaggio a Parigi per rendere autentico il mio spleen?

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  10. p.s.
    graditissime le icone demenziali :-}

    ma devo mica organizzare un viaggio a Parigi per rendere autentico il mio spleen?

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  11. O quello o trovi un tag buono per lo Scoramento sul lungomare Caracciolo.
    Mica è lo stesso.

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  12. O quello o trovi un tag buono per lo Scoramento sul lungomare Caracciolo.
    Mica è lo stesso.

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  13. chissà come si traduce lo spleen in napoletano verace.... mo' ce penso

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  14. Anche in italiano la questione è controversa :
    malinconia, sarebbe il termine più vicino, senonchè dentro questa malinconia bisogna inserire una sfumatura funerea ed opprimente come una prigione però priva di speranza ... insomma da Caracciolo a Poggioreale cimitero passando per Poggioreale carcere.
    Vedi tu.

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  15. Anche in italiano la questione è controversa :
    malinconia, sarebbe il termine più vicino, senonchè dentro questa malinconia bisogna inserire una sfumatura funerea ed opprimente come una prigione però priva di speranza ... insomma da Caracciolo a Poggioreale cimitero passando per Poggioreale carcere.
    Vedi tu.

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  16. Interessante riflessione generazionale... peró é comunque il momento di riavere vicino le persone con cui sei cresciuto/a e che non vivono piú con te. Che poi dovrebbe essere preso con gioia e non troppa malinconia/tristezza se possibile. Comunque mi é piaciuta la definizione di Sedlex di "interregno" :D

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  17. Mi sà che funziona al contrario con i "fuochi": peggio si stà, e più si spara. Rimase memorabile solo il capodanno del 1980, davvero in sordina, ma c'era stato appena appena un terremoto disastroso. Quel 31 dicembre, ironia della sorte, morì pure mio nonno paterno (mia nonna, la moglie, l'aveva preceduto di 20 giorni). Da quel momento in poi, ho odiato il Natale e le feste. Solo da pochi anni ho ripreso a "riconquistarmi" il mio spirito natalizio... Ed è stato bello rimettersi in pace con sè stessi e col proprio passato.

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  18. credo che tutti abbiamo dei brutti ricordi legati al natale. E' una questione statistica. Però la vita va avanti e ce ne facciamo una ragione. Logicamente non si dimentica, i ricordi restano legati alla festa in maniera indelebile.
    Lo ricordo anch'io quel capodanno dell'80, con la città transennata e la paura che i botti facessero cadere i palazzi puntellati. Un silenzio mai piu' ripetuto, neanche per rispetto allo tsunami

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  19. credo che tutti abbiamo dei brutti ricordi legati al natale. E' una questione statistica. Però la vita va avanti e ce ne facciamo una ragione. Logicamente non si dimentica, i ricordi restano legati alla festa in maniera indelebile.
    Lo ricordo anch'io quel capodanno dell'80, con la città transennata e la paura che i botti facessero cadere i palazzi puntellati. Un silenzio mai piu' ripetuto, neanche per rispetto allo tsunami

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  20. Infatti, caro Gatto, l'interregno è un brevissimo lasso, istituzionalmente interessante. Morto un re, se ne fa un altro, di cui però si conosce il nome essendo le monarchie ereditarie.
    Nelle more dell'incoronazione, nessuna decisione importante viene assunta, con o senza Reggente o Consiglio dei Saggi o quel che è, funziona solo la normale amministrazione, si può dunque essere felici, sperare che vada meglio ovvero arrabbiarsi e preparare le future camarille.
    Insomma fermi non si sta.
    Ovviamente dura poco, a meno di essere comunisti.
    L'interregno dopo la morte di Lenin durò un anno intero. Il solito tergiversare.

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  21. Infatti, caro Gatto, l'interregno è un brevissimo lasso, istituzionalmente interessante. Morto un re, se ne fa un altro, di cui però si conosce il nome essendo le monarchie ereditarie.
    Nelle more dell'incoronazione, nessuna decisione importante viene assunta, con o senza Reggente o Consiglio dei Saggi o quel che è, funziona solo la normale amministrazione, si può dunque essere felici, sperare che vada meglio ovvero arrabbiarsi e preparare le future camarille.
    Insomma fermi non si sta.
    Ovviamente dura poco, a meno di essere comunisti.
    L'interregno dopo la morte di Lenin durò un anno intero. Il solito tergiversare.

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