Nisida

Nisida

mercoledì 4 marzo 2009

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Ieri sera a Ballarò si discuteva della proposta Franceschini, che prevede di dare un salario a chi nel 2009 perde il posto di lavoro e non è coperto da altri ammortizzatori sociali (leggi CIG). Questa proposta verrà presentata in Parlamento e vedremo con quali motivazioni la maggioranza la respingerà.
Dini obiettava che soldi non ce ne sono e quindi bisognerebbe utilizzare per questo progetto i fondi destinati a regioni ed enti locali, con le debite rimostranze di Vendola e di Fassino.
E invece i soldi ci sono, senza dover togliere a Maria per dare a Gesù.
Basterà accorpare il voto per il referendum per l'abrogazione del porcellum, che si terrà a giugno, alle elezioni europee ...... et voilà, ecco venir fuori 400 milioni di euro, che non sarebbero sprecati ma verrebbero utili per pagare per un anno 700 euro mensili a circa 50.000 lavoratori.

10 commenti:

  1. Ma hanno ragione loro: i soldi non ci sono... (voltare pagina)
    ... Per dare da mangiare a degli elettori di partiti non più in parlamento.

    RispondiElimina
  2. Gli ammortizzatori sociali sono autofinanziati. Che vogliono?
    Che richiediamo indietro quelli che sono avanzati nel corso del tempo?
    Cominci lo Stato a non creare disoccupati come sta già pensando di fare. Per il resto, i soldi ci sono.

    RispondiElimina
  3. Brava Jené. Non so come fai a tenere così meravigliosamente duro.
    Carolina

    RispondiElimina
  4. Eh, bella forza. Così però il referendum raggiungerebbe il quorum di sicuro, e loro mica sarebbero contenti. Che gliene importa dei disoccupati? Mentre di non perdere il referendum gli importa eccome.

    RispondiElimina
  5. infatti, NCP.
    Il referendum è quella strana cosa che quando interessa lo si accorpa, quando no lo si boicotta (chissà perchè).
    E poi cosa vuoi che gli importi dei disoccupati? Lorsignori sono tutti presi dall'ulteriore sconto alla bouvette e oggi abbiamo saputo che Schifani ha deciso di utilizzare la differenza prezzo forse per opere di bene? Magari poteva proporsi come la Caritas, un pasto caldo a barboni e indigenti.

    RispondiElimina
  6. sed, se bloccano ulteriormente le uscite ai dipendenti statali, il turnover finisce di andarsene a puttane, oltre ai precari, che il governo sta studiando come togliere quello che il governo precedente aveva dato.

    RispondiElimina
  7. Ma sono i precari dello stato a rischio, a parte gl'insegnanti ai quali hanno già dato una bella sistematina, ci sono tutti gli altri sparsi negli uffici pubblici.
    Brunetta non ha detto che avvierà un osservatorio? Quello è, vogliono tagliare le teste.
    Gli frega assai del turn over.

    RispondiElimina
  8. a proposito di osservatorio, se mandano via i precari finiamo pure di monitorare il Vesuvio, magno cum gaudio dei veronesi.

    RispondiElimina
  9. Tanto Brunetta ha intenzione di privatizzare ampi settori del pubblico.
    Nel caso in questione possiamo offrire un'opportunità ai giapponesi..

    RispondiElimina
  10. Ammortizzatori sociali: leggasi, corde elastiche per aspiranti suicidi per impiccagione ^___^

    RispondiElimina