Nisida

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giovedì 12 marzo 2009

I LOVE SHOPPING - critica alla critica

Il diavolo non veste solo Prada e vende di tutto. La povera Rebecca, stordita dagli abbaglianti magazzini, spende troppo, ma l'amore (forse) la salverà. Tratta da un libro che non leggerei neppure sotto tortura, la commedia è insopportabile. Eppure forse resterà come testimonianza di un'epoca facile che sta finendo. Verrà la carestia, e non avrà la carta di credito.
Claudio Carabba su Magazine del Corriere

Mi piacerebbe conoscere le motivazioni che spingono un critico cinematografico a visionare  un film tratto da un libro che mai leggerebbe (neppure sotto tortura) e a scriverne persino. Ma cosa si aspettava, 'o miracolo? E ci ha pure messo una stella.

10 commenti:

  1. La ragione si chiama Walt Disney.Produttore e distributore. L'improvvido recensore però, perde di vista un semplice fatto e cioè che se il libro poteva avere qualche remoto interesse, nell'ambito della letteratura per giovanissimi, il film è una discreta ciofeca.
    Ma, come volevasi dimostrare. Al film attribuisce, obtorto collo, qualche merito e al film no.

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  2. il libro non ha bisogno di spint, comunque. Ha già venduto tantissimo e in tutte le variazioni.
    Ma il marketting è sempre piu' attivo (e riconoscibile, direi).

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  3. è una schifezza allora?! io ero tentata di andarlo a vedere per svagarmi... è una settimana che scartabello materiale sul nazismo..
    Carolina

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  4. carolina, i film che fanno svagare di questi tempi fanno schifo.
    Io sono andata a vedere Ex, che mi avevano detto essere carino e leggero. Una gran porcheria. L'unica cosa divertente era il ballo di Silvio Orlando con Sex-bomb. Ma per un film intero è un po' poco.

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  5. Jenè..Il libro è al quarto sequel... è a Walt Disney che è difficile dire di no.
    La domanda non era...mi domando come mai..?
    Comunque il film è il secondo incasso della settimana.Tanto per gradire.

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  6. infatti. Non sapevo che c'entrasse la Disney.
    Non mi meraviglio dell'incasso. Basta vedere da noi quante sale lo hanno messo...

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  7. ah ...per inciso Walt Disney distribuisce anche Kill Bill 1 e 2, Ratatouille, la 25 ora, The Hours... così la confusione è completa e la marchetta sembra meno grave.Povero critico.

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  8. Il post in realtà mi faceva pensare alla catena alimentare.
    Alla pagina che acquista la Buena Vista ( Disney ) per pubblicizzare il film e che sostiene, vuoi o non vuoi, l'uscita del giornale.
    Ovvero alla Buena Vista che con i superguadagni di "I love shopping" si concede di avere in listino film migliori ma che di per sè non rientrano manco del prezzo della pellicola.
    Forse in tutto questo, il mestiere di critico cinematografico, si è complicato.
    E di sicuro anche gli occhi attraverso i quali si guardano le cose ( non i film) cambiano.

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  9. pecunia non olet, vale sempre
    Come disse Paolo Ferrari, che il dash gli permetteva di fare teatro.
    Questo non escludeva che il pubblico lo accogliesse sulla scena con: signora, mi prendo il suo dash (sentito io, al Politeama a Napoli)

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  10. beh non è a interessi particolari o personali che era rivolta la riflessione..

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