Nisida

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venerdì 17 luglio 2009

'O MARE 'E NAPULE


Sempre bello il nostro mare, a condizione che ce lo guardiamo dal balcone, da lontano. E' sempre blu ma ad avvicinarcisi ci si trova di tutto. Grazie agli scioperi del depuratore di Cuma sono stati sversati a mare fanghi e liquami tal quale e la costa domizia e i campi flegrei sono stati invasi da chiazze marroni, assorbenti galleggianti e vermi.
Si è sparsa anche la voce che bambini che hanno fatto il bagno hanno sviluppato bolle sulla pelle che aperte contenevano vermi. Tale notizia non risulta confermata dai pronti soccorsi, capita solo che sono in aumento le enteriti (e vorrei vedere).
C'era uno strano silenzio nei giorni scorsi, i giornali davano notizie vaghe, ma non ci meraviglia questo, ormai anche i giornali si stanno "minzolinando".
Finchè è esplosa la protesta degli operatori turistici di Bacoli e Miseno. Con un blocco stradale hanno preteso l'abolizione della gabella di cinque euro che da sei anni ormai viene pagata dai cittadini che vogliono andare a fare il bagno in quella che ora è diventata un'immensa cloaca.
E si muovono adesso, dopo sei anni, dopo che la gente non va più a farsi prendere per il collo.
Ora pensano persino di offrire un prezzo politico, tutto a un euro, ombrellone, lettino e parcheggio.
L'Arpac diceva che le analisi dei punti prelievo risultavano normali, finchè non c'è stata la lite tra l'assessore regionale Ganapini e il direttore dell'Arpac Capobianco, che è stato rapidamente sostituito. Ganapini sostiene che i controlli sono insufficienti e anche qui si è scoperta l'acqua calda.
Qualcuno dice che Capobianco era in quota Udeur e andava quindi rimosso.
Ora, tutti a Napoli sanno che i depuratori non hanno mai funzionato, tant'è vero che la zona dove versano le acque in mare puzza lontano un miglio.
E ci si chiede come sia possibile che i prelievi fatti nella zona risultino regolari, quando sappiamo benissimo che i colibatteri lì ci vanno a fare la villeggiatura.
Certo, dire in piena stagione balneare che il mare non è balneabile è una gran bella mazzata per il turismo.
Ma fare finta di niente e lasciare che la gente vada al mare facendo il bagno nel chiavicone o dove più gli aggrada, è criminale.
E finora nessuna misura è stata presa contro chi ha organizzato lo sciopero al depuratore di Cuma e neanche nei confronti della società che lo gestisce, che risulta inadempiente verso i lavoratori a cui non paga gli stipendi.
L'allarme riguarda anche le isole, Procida, Ischia e Capri. Se non si decidono a dare notizie precise i nostri vippazzi veleggeranno verso altri lidi.
E noi non ne sentiremo la mancanza.

4 commenti:

  1. Infatti quando qualcuno mi chiede se mi manca il mare di Napoli io rispondo sempre che non ho mai fatto un bagno in vita mia da quelle parti, quindi il mare non mi manca per niente!

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  2. neanche da ragazzo? E che facevi la domenica?
    A me invece sì, manca tanto, pur vivendoci, non è più come una volta, depuratore a parte.
    In pratica ci ho vissuto su quella spiaggia, dove si vedono le scogliere nella foto. E pure mio figlio ci ha messo una parte delle sue radici.

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  3. Mai in tutta la mia vita.

    A parte che non ho mai sopportato il caldo... la domenica uscivo, leggevo, pensavo... sono sempre stato strano : )

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  4. capo miseno,vero?
    è bellissimo.
    il mare è malato anche qui..l'unico bagno l'ho fatto la prima domenica di giugno..poi stop.
    se è così ora...figuriamoci ad agosto con tutta la gente che arriva.
    io mi chiedo: perché si accorgono dell'inquinamento solo a giugno?
    e perché ogni anno va sempre peggio?
    la solita storia.
    quest'anno poi in mare c'è di tutto.
    si salva lo jonio.

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