Nisida

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mercoledì 3 febbraio 2010

....E STORIE SVEDESI

Eh si, ora tocca a Ikea, la casa che produce la Billy, la libreria ultracomponibile, che ha dato il nome anche alla rubrica di libri su RaiUno (opera del solito Minchiolini).
Infatti tutti si chiedevano che cappero fosse Billy, finchè uno dei conduttori lo ha spiegato: Billy è lo scaffale, che tutti dovrebbero conoscere, secondo loro.
Davvero geniale, complimentoni. Aldo Grasso, in vena di gentilezze, lo ha definito banale.
Vabbè, torniamo all'Ikea.
Il pargolo nei suoi giri "all around Rome" decide di andare all'Ikea Porta di Roma, alla Bufalotta per intenderci, per comprare un mazzo di doghe per rifarsi la rete del letto. Da opportune ricerche sul sito aveva trovato quanto cercava, si era assicurato che fosse disponibile e via alla volta dell'Ikea.
Ma lì giunto una triste notizia, il mazzo di doghe non c'era più, venduto. Ce n'erano ben otto, precisa al commesso ma niente, lui insiste che sono state vendute. Dopo svariate insistenze controllano sul sito. Le doghe ci sono e sono ancora otto. Un quarto d'ora per chiarire l'arcano: le doghe sono arrivate, sono state immesse in magazzino e da lì caricate sul sito, ma nel negozio non sono mai arrivate e quindi non si possono acquistare.
Che fare, chiede. Risposta del commesso: telefoni al numero verde a pagamento. Ohibò, ma è verde o è a pagamento? Conferma, verde a pagamento. Verde un corno, è un numero 199.
Ritorno a casa con le pive nel sacco e senza doghe, rimuginando il solito soliloquio: e poi dicono che a Napoli non funziona mai niente.
E questi allora?

1 commento:

  1.  per correttezza devo aggiornare.
    Le doghe non c'erano perché (come poi spiegato da un altro commesso meno frettoloso) erano risultate difettose, s'erano schiantate e le avevano riportate indietro, dopodiché erano state bloccate in magazzino, dopo avere restituito al cliente un tipo più resistente. Che è quello che hanno consigliato a lui. Le abbiamo prese, montate e sembrano resistere (sperem)

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