Nisida

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giovedì 30 settembre 2010

SMS DA MONTECITORIO

La fiducia in diretta da Aldo Cazzullo

ORE 19:45 - B guadagna Palazzo Grazioli dove ha invitato le parlamentari preferite alla cena di compleanno. Grandi chiacchiere sull'assenza di Nunzia di Girolamo, data in disgrazia. E oggi era il giorno in cui si volava alto. Domani si ricomincia, giù in picchiata.

ORE 19:39 - Calderoli euforico giura di avere le prove di aver previsto i 342 sì. Ma aggiunge: «Il vero voto di fiducia sarà giorno per giorno nelle commissioni».

ORE 19:36 - Simone Baldelli vince la gara di piaggeria interna al Pdl e chiede a F di punire Di Pietro per il suo intervento (oggettivamente scomposto).

ORE 19:34 - Vendola con orecchino da pirata dopo Tremonti e Casini si apparta con Cota e Calderoli.

ORE 19:30 - Verdetto finale: 342 sì, 275 no, 3 astenuti, 10 assenti. Lusetti ha sbagliato di uno.

ORE 19:13 - Prove di disgelo tra berlusconiani e finiani: Renato Farina cade rovinosamente di nuca, Raisi lo afferra e gli salva la vita.

ORE 19:11 - Passa anche Marzullo, molto congratulato dai peones che gli chiedono profezie. Lui delude: «Parlo solo di cinema».

ORE 19:05 - E Bocchino ha applaudito Bersani che rimproverava a B la caccia a F.

ORE 19:02 - Granata ha votato no.

ORE 18:59 - Pomicino, che se ne intende, prevede: «B non vuole votare. Ma si voterà presto, e sarà F a far saltare tutto non appena avrà radicato il partito e si sentirà pronto».

ORE 18:56 - Dopo Calearo, Veltroni affronta e inchioda la Madia, costretta a smentire: «Semmai era D'Alema che guardava incantato me».

ORE 18:48 - Calearo alla fine si astiene «per amore di Veltroni». Lusetti calcola ora 310 sì più 33 finiani.

ORE 18:34 - Impazza il totovoto. Lusetti prevede 346 sì di cui 33 finiani (Tremaglia vota no,  F si astiene, in dubbio Barbareschi).

ORE 18:24 - Si comincia a votare dalla lettera V. Boato di protesta. Sono i deputati con le lettere R, S e T, costretti a rinviare l'aperitivo di un'ora e mezza.

ORE 18:22 - Le mozioni per dare la fiducia a B sono 4, una per partito, compresi lombardiani e finiani.

ORE 18:20 - Saverio Romano, ex udc da oggi con B, acclamato quando cita il «gigantesco ribaltone siciliano». Casini litiga a distanza con La Russa.

ORE 18:18 - La Malfa figlio tenta di non essere da meno: «Lei è costretto a promettere strade provinciali per accontentare quel parlamentare o quell'altro...io non mi sento di dare la fiducia». Altre grida da destra: «E chi se ne frega!».

ORE 18:15 - Intervento cult di Guzzanti padre «in qualità di vicesegretario del glorioso partito liberale» contro B e «il satrapo russo con cui ama fare bisboccia...». Urla da destra: «Buffone!»

ORE 18:11 - F riprende il solitamente mite Antonio Martino che inveisce contro la sinistra. Micaela Biancofiore la bionda di Bolzano lo consola accarezzandogli teneramente la testa canuta.

ORE 18:02 - B scuote la testa pare sinceramente amareggiato. Tripudio dei suoi per Bersani.

ORE 18:00 - Bersani, che oggi festeggia come B il compleanno: «Mo vuoi venire con me a Napoli? Mo vogliamo andare insieme all'Aquila?». Da destra una deputata bionda: «Bersani, ma vaff...».

ORE 17:57 - Bersani sempre più identico al comico Ferrini, il romagnolo di Quelli della notte che vendeva i pedalò in unione sovietica: «Noi c'abbiamo una proposta...».

ORE 17:51 - In realtà il vero obiettivo dell'intervento scomposto di Di Pietro era Fini, costretto a difendere B.

ORE 17:49 - B è esausto. Non faceva un giorno alla Camera dal maggio 2008. Recita una parte che detesta.

ORE 17:41 - Casini: «Se nascono pure le leghe sud è la fine dell'unità nazionale». Purtroppo il rischio è reale.

ORE 17:39 - Casini: «Presidente, io le voglio bene, sono buono come lei...». B sorride sornione.

ORE 17:32 - Casini definisce con sospetta solidarietà F «uomo colpito nei suoi affetti più intimi».

ORE 17:31 - Montecarlo è la grande assente della giornata. Il Pdl non tira fuori la storia della casa neppure in risposta a Bocchino che invoca legalità e nuova etica pubblica.

ORE 17:28 - Bocchino sta esponendo il programma elettorale del nuovo partito finiano.

ORE 17:26 - Di Pietro ha coperto B di improperi. Il premier a malincuore ha chiesto più volte l'intervento di Fini. Il discorso di Bocchino, annunciato come durissimo, appare la quiete dopo la tempesta.

ORE 17:19 - B è caduto nelle provocazioni di Di Pietro.

ORE 17:17 - Ora Di Pietro lo chiama «imputato Berlusconi». B protesta e F lo richiama.

ORE 17:16 - Di Pietro conia il reato di «stupro della democrazia» e lo imputa ovviamente a B. Persino F è costretto a riprenderlo.

ORE 17:14 - Di Pietro ha le vene del collo molto gonfie, gli tremano le mani perché B ride.

ORE 17:01 - I voti sicuri dell'Mpa sono scesi a tre.

ORE 16:58 - Il deputato della Svp chiede garanzie sulla segnaletica alpina.

ORE 16:57 - (Pionati usava il plurale maiestatis: in realtà è l'unico deputato del suo partito).

ORE 16:56 - Pionati: «Presidente, il suo discorso ci ha convinto...».

ORE 16:51 - Polemicamente i deputati Pdl continuano ad applaudire B mentre parla F.

ORE 16:50 - «Ho passato agosto a lavorare come ministro dello sviluppo economico!».

ORE 16:49 - Applauso corale della destra ai 5 transfughi dell'Udc. B finalmente alza la voce: «Ho fatto una sola telefonata a una parlamentare che stava partendo per la Russia e non mi ha risposto, e non l'ho reiterata!».

ORE 16:43 - L'effetto del valium sta svanendo: «Abbiamo fatto la migliore riforma delle pensioni d'Europa!».

ORE 16:41 - Battuta inedita: «Non abbiamo mai messo le mani nelle tasche degli italiani...». Fassino, le cui tasche della giacca sono lunghe come sacchi, grida: «Non è vero!».

ORE 16:37 - «Le famiglie italiane sono in gran parte benestanti...».

ORE 16:37 - B: «Ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi...».

ORE 16:14 - Tremaglia faticosamente mormora le ragioni del suo no. B telefona.

ORE 16:13 - La radicale Bernardini imputa a B pure i 27 suicidi nelle carceri.

ORE 16:04 - Verdini spiega che i sondaggi negativi non vanno presi sul serio: «Sì, magari sono arrabbiati con noi, ma non voteranno mai quegli altri».

ORE 16:02 - F invece si apparta con Verdini e ne esce imprevedibilmente vivo e integro.

ORE 15:55 - L'on. Angelucci, editore di Libero, controcorrente: «Le elezioni non ci saranno perché non convengono a nessuno». I sondaggi che ha in mano B devono essere davvero disastrosi.

ORE 15:52 - Molto in vista Mariarosaria Rossi, l'anfitriona delle feste estive nella villa di Tor Crescenza, delegata durante il discorso di B a chiamare l'applauso.

ORE 15:37 - Follini su B: «Pare che gli abbiano dato 50 gocce di valium. Vediamo se per la replica del pomeriggio gli sarà passato l'effetto».

ORE 15:35 - Chiarito l'arcano: il «dura minga» è di Bossi.

ORE 15:14 - Ricevo una mail firmata Bruce Chatwin: sono, o dicono di essere, i deputati Mpa che fanno sapere con tono da cospiratori che voteranno la fiducia. «Ci perdoni l'incognito ma dobbiamo essere prudenti»

ORE 14:51 - Fini fa sapere informalmente che il processo che porta al partito è di fatto avviato ma questo non implica affatto le sue dimissioni da presidente della Camera, anzi.

ORE 14:49 - Tremaglia dice che lui la fiducia a B non la vota manco morto.

ORE 14:37 - È ufficiale: la voce che girava è falsa. Tremonti, entrando in aula, non ha detto: «Dura minga».

ORE 14:14 - La Bindi presiede l'aula e annuncia una «risoluzione Bocconi». Voleva dire Bocchino ma non riesce a pronunciare il vocabolo.

ORE 14:02 - Fini è ancora riunito con i suoi. Potrebbe annunciare già oggi o domani il nuovo partito. Lascerebbe così la presidenza della Camera per guidare i futuristi e tenerli insieme.

ORE 13:55 - Calearo struggente: «Se non vado a destra è solo per Veltroni».

ORE 13:52 - L'on. Melchiorre, la deputata più sexy secondo gli autotrasportatori, che se ne intendono, demolisce il discorso di B: «Libro dei sogni, programma elettorale...». Non deve aver avuto il posto da sottosegretaria.

ORE 13:42 - Lupi controbatte con Nietzsche, purtroppo in italiano.

ORE 13:37 - Il biondo Castagnetti scatenato: «Bossi ha offeso non solo i romani ma pure noi reggiani, pure noi abbiamo nello stemma SPQR!».

ORE 13:33 - Il biondo Castagnetti rimisura l'appartamento di Montecarlo in 60 metri quadri.

ORE 13:30 - Qualche peone preso dall'entusiasmo tenta pure di baciare B sulle guance ma lui evita sconcertandolo con una serie di finte di corpo.

ORE 13:27 - Casini dopo aver demolito il discorso di B, lo va a omaggiare pubblicamente.

ORE 13:23 - B si sta assopendo.

ORE 13:21 - Pezzotta si inginocchia devoto: «Il cardinale Bagnasco, che è persona mite, mansueta, buona...».

ORE 13:18 - Adornato infierisce: «Il suo programma è come la Salerno-Reggio Calabria».

ORE 13:14 - Deborah Bergamini lascia a B una lettera, forse una supplica. Al fianco del premier, defilatisi Tremonti e Bossi, sono rimaste Prestigiacomo e Carfagna, la bionda e la bruna.

ORE 13:11 - Leoluca Orlando parte subito forte citando Goethe in tedesco con forte accento palermitano.

ORE 13:10 - La Lanzillotta dà a B dell'ipocrita ma B le dà le spalle e riceve i peones che sfilano a congratularsi.

ORE 13:07 - Giuliano Cazzola del Pdl ha fatto, senza ironia, un intervento di alto livello, dall'economia al diritto del lavoro. Forse per questo non l'ha ascoltato nessuno.

ORE 13:02 - La voce è che, entrando in aula, Tremonti abbia mormorato: «Dura minga...».

ORE 12:56 - Professor Tremonti che impressione ha avuto? «Io non parlo mai in Transatlantico».

ORE 12:54 - Alla vigilia si temeva un altro scontro a distanza ravvicinata tra F e B. I due si sono completamente ignorati.

ORE 12:50 - Per il Pd parla la Bindi: «Vi critica persino la Chiesa...».

ORE 12:43 - Calearo ancora indeciso: «Voglio vedere cosa dice il Pd». I colleghi lo apostrofano duramente: «Cosa vuoi che dica il Pd?».

ORE 12:39 - La Lega non fa parlare il capogruppo ma Caparini che non delude mai: «Noi siamo nella scia di Cattaneo, Gobetti, don Sturzo, Einaudi..».

ORE 12:35 - Santanché: «Oggi andrà bene. Purtroppo da domani si ricomincia».

ORE 12:34 - D'Alema: «All'estero chi ci vuol bene di Berlusconi ride. Figuratevi gli altri».

ORE 12:24 - Casini: «Pareva il primo giorno di scuola. Qualcuno gli dica che i fondi per la Salerno-Reggio Calabria che lui dà per finita li hanno bocciati in commissione proprio stamattina».

ORE 12:19 - Scettici i finiani. Bocchino: discorso di inizio legislatura. Granata: comizio.

ORE 12:17 - Tremonti si apparta con Vendola. Ricorre più volte la parola Veltroni.

ORE 12:11 - Brunetta: «Discorso alto».

ORE 12:11 - Rotondi vive il discorso di B come una vittoria personale: «Democristiano, democristianissimo».

ORE 12:05 - Piccola folla di deputati Pdl fuori dalla stanza del presidente del consiglio a Montecitorio, in attesa dietro la porta chiusa per congratularsi.

ORE 12:00 - Fa cenno che preferisce non stringere mani. Però si alza e accenna un inchino al pubblico come a teatro.

ORE 11:58 - Fini manda sms. B lancia un appello generico a tutti i deputati che hanno la stessa visione della vita (e sono cinque) e della famiglia.

ORE 11:56 - Nessun riconoscimento ai finiani. Solo un invito, senza nominarli: «Fate uno sforzo». Loro non applaudono mai, come fossero ormai un partito d'opposizione.

ORE 11.54 - In tribuna Bruno Vespa prende appunti.

ORE 11:52 - Ora rivendica la vitalità del Pdl. Bocchino e Menia parlottano e chiudono mandandosi a quel paese.

ORE 11:50 - «La mia stessa indole personale mi porta a cercare l'intesa...». Finalmente risuona in aula la parola proibita: Montecarlo!

ORE 11:47 - «Un paese in cui l'unica materia prima sono i nostri giovani».

ORE 11:46 - Tremonti annuisce quando B cita la sua formula magica per la rivoluzione liberale attesa da 16 anni: «Tutto quel che non è vietato è consentito».

ORE 11:43 - D'Alema fa origami. La Madia lo guarda incantata.

ORE 11:41 - Bonaiuti ha sotto mano il testo e lo rilegge a fior di labbra all'unisono con B.

ORE 11:40 - Anche la Battipaglia-Reggio avanza.

ORE 11:39 - «Entro dicembre pronto il progetto del Ponte sullo Stretto!». Boato.

ORE 11:38 - Sul «completamento della Salerno-Reggio Calabria» la risata è generale. B; «Va be', ci sono lavori in corso...»

ORE 11:38 - Sull'«aumento della sicurezza percepita» Enrico Letta e la Bindi scoppiano a ridere .

ORE 11:37 - F si appalesa richiamando Furio Colombo alla calma.

ORE 11:36 - «Una grande squadra che si chiama finalmente Stato!». Tutti in piedi anche i leghisti. Restano seduti solo i finiani.

ORE 11:34 - Sulla lotta alla mafia grida inevitabili: «Dell'Utri!».

ORE 11:33 - Più soldi per la giustizia e per le carceri. Nessun accenno al processo breve ma un vago richiamo alla «ragionevole durata».

ORE 11:31 - Stefania Craxi entusiasta del passaggio sull'uso politico della giustizia.

ORE 11:30 - Due Csm, separazione delle carriere, responsabilità dei magistrati: finalmente si scatena l'entusiasmo da destra.

ORE 11:29 - È la quarta volta che B cita la difesa della vita. Il Papa non avrà divisioni ma qualche voto sì, e pure qualche parlamentare.

ORE 11:28 - Casini non applaude neppure quando B indica l'obiettivo del quoziente familiare, da lui richiesto. Tremonti, che non lo vuole, a braccia conserte. Bossi applaude battendo la mano destra sul tavolo

ORE 11:20 - B rivendica ora di essersi battuto per i diritti delle donne. Si ode un sibilo da sinistra:«E delle veline!».

ORE 11:19 - Sull' «Italia che finalmente svolge un ruolo da protagonista sulla scena internazionale» primi brusii indignati da sinistra. B imperterrito ripete di aver fatto fare la pace a russi e americani.

ORE: 11:14 - I deputati leghisti ostentano sui banchi La Padania di oggi dal sobrio titolo, tipo poliziesco anni 70: «Il Nord si incazza».

ORE 11:11 - Finalmente un attacco, a Di Pietro - non nominato -: «Il linguaggio di odio genera eversione». Applausi anche da sinistra per l'elogio dei militari e del trentesimo caduto in Afghanistan.

ORE 11:08 - Attacco alato. Stile sobrio. Evocazione di Napolitano. E pure l'attesa citazione di Veltroni che citava Calamandrei. Pare un docente emerito di diritto costituzionale.

ORE 11.04 - Bossi, ovviamente, accanto a Tremonti. Il Senatur è particolarmente temuto dalle deputate per il vizietto, ovviamente involontario, della mano morta. L'altro giorno è toccato alla Meloni che ha reagito con una gomitata d'istinto.

ORE 11:01 - Fini (d'ora in poi: F) vince la gara su chi arriva in aula per ultimo. Con Berlusconi (d'ora in poi: B) si ignorano completamente.

ORE 11:00 - Tremonti ha occupato il posto alla sinistra di Berlusconi.

ORE 10:59 - Antonio Martino: «Ho consigliato a Berlusconi di individuare un punto forte e, se gli altri non lo seguono, dimettersi. Come il generale de Gaulle». Vasto programma.

ORE 10:52 - Anticipazioni del discorso: Berlusconi evocherà lo spirito del suo insediamento di due anni fa e riconoscerà i meriti sul bipolarismo di Veltroni. Per Veltroni, quasi un colpo di grazia.

ORE 10:32 - Gran viavai di cani a Montecitorio. Insieme con il discorso di Berlusconi e il voto di fiducia, si tiene a Palazzo il 90 anniversario dell'associazione ciechi, guidati da mansueti cani lupo e labrador. Non saranno certo loro i peggiori in campo oggi.

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