Nisida

Nisida

sabato 30 ottobre 2010

TUTTI PAZZI PER HALLOWEEN 

Ma ditemi se si può preparare dolci così mortuari per Ognissanti.
Spero non vogliate la ricetta  :-D



TAVERNA DELLA MORTE....



(Foto da Nicola Baldieri)

L'AFFIDAMENTO


"Fra tutte queste reazioni ne manca una che faticheremmo a definire, qualcosa che sta fra la tristezza civile e la pietà umana"
Famiglia Cristiana


sabato 23 ottobre 2010

RITORNO A CASA

Mai come questa volta non mi va di tornare a casa. Qui la monnezza la vedo solo in televisione e neanche tanto, fanno vedere solo le cariche della polizia e i fuochi d'artificio sparati dai terzignesi in risposta ai lacrimogeni.
Di solito, almeno le altre volte, i cumuli di spazzatura raggiungono ragguardevoli vette, tanto che i bobcats dei militari, assieme al pattume, nella mia zona, caricarono anche un paio di centraline Telecom, lasciando coi fili tagliati interi condomini.
Ma voi lo avete mai annusato un lacrimogeno? Io sì e vi assicuro che si piange davvero, come se avessimo affettato una quintalata di cipolle. Quella di lanciarli ad altezza d'uomo poi è una lunga tradizione delle forze dell'ordine, tanto che ne spararono uno dalla strada nella fabbrica che stavamo occupando e che entrando dalla finestra, attraversò la porta del corridoio dove mi trovavo, a pochi metri, provocando un fuggi fuggi e saturando gli ambienti. Perchè se un lacrimogeno fa piangere, all'aperto, figuratevi che combina se entra nelle stanze.
A seguito di queste azioni, alcuni giovani colleghi freschi di servizio militare, rispedirono al mittente un po' di lacrimogeni, con grande commozione dei poliziotti venuti per farci uscire. E facevano la fila vicino all'idrante nel tentativo di sciacquarsi la faccia, con in testa il vicequestore che guidava la carica, vestito di celeste, bagnato come un pulcino. Ovviamente finimmo sui giornali.
Le immagini che scorrono in tv mi ricordano un passato abbastanza remoto ma non certo dimenticato, un passato di cui non parlo volentieri e su cui è sceso un rigoroso silenzio, dolorosamente interrotto dalla visione di un film, Il posto dell'anima. Una storia che sembrava la nostra, pari pari ed io uscii dal cinema con una faccia decisamente sconvolta.
Dicevo che non ho voglia di tornare perchè temo che basterà poco a dar fuoco alle polveri. Ieri sera a Linea notte parlavano di Cava Vitiello che rappresenterebbe secondo i piani della protezione civile, il punto di raccolta della lava di una eventuale eruzione, un serbatoio simile alla valle del Bove sull'Etna, che dovrebbe preservare una parte dei centri abitati.
E loro la vogliono riempire di monnezza, come stanno già facendo con tutte le discariche di cui è costellata la provincia di Napoli, oltretutto densamente abitata. Tutte ormai esaurite. E nessuno parla più del termovalorizzatore, che da tempo va ad un solo cilindro, e a volte neanche quello.
La Prestigiacomo parla di compensazioni ambientali, cioè denaro in cambio di salute. Oggi al Tg qualcuno ha quantizzato: 2 euro a persona.
La nostra salute, si sa, non vale nulla e il governo ce lo conferma.
Ma qualcuno riesce a farsi il conto di quanto costeranno allo Stato tutti quei cittadini che si ammaleranno, in termini di cure da prestare e di giudizi da affrontare? Logico che no, chi ci pensa a codeste quisquilie e pinzillacchere.

mercoledì 20 ottobre 2010

VOMITO ERGO SUM

Quando il povero Alfredino finì nel pozzo, l'Italia si fermò, Pertini corse a dare conforto alla madre e iniziò il fenomeno mediatico che presto sarebbe diventato un circo.
Tornai a casa dal lavoro e trovai tutti davanti al televisore. Presa dall'avvilimento uscii di nuovo per non pensare ma non ci riuscii: da ogni finestra aperta, dai televisori nei negozi arrivava la telecronaca dello strazio e in diretta tutto quello che si faceva per salvare quel povero bambino. Poi sappiamo tutti come finì.
Forse da quella diretta no stop sono stati generati i mostri come Vespa, che ieri sera, nostalgico di Cogne, ha tirato fuori il plastico della casa di Avetrana.
Avetrana e il turismo dell'orrore. La gente va a sbirciare nel garage dove è stata uccisa Sarah e si fotografa davanti alla villetta. Io c'ero.
E non ci stupiamo, Pino Scaccia ci ha ricordato che a Cogne facevano la stessa cosa.
Avetrana e tutti i particolari, nulla ci è stato risparmiato. Dalla diretta di Chi l'ha visto, dove una povera madre annichilita dall'orrore, ha saputo in diretta che stavano cercando il cadavere di sua figlia alle successive precisazioni più orrende, il vilipendio di cadavere.
Non mi importa sapere chi è stato, voglio solo che la smettano di aprire i TG con Avetrana, che si apra con i pastori e la popolazione di Terzigno caricati dalle forze dell'ordine, che ci mostrino le ferite inferte a persone come noi, che vogliono solo salvaguardare la propria salute e quella dei loro figli e che per questo vengono accusati di essere camorristi. Dimenticando che ai camorristi fa comodo proprio il contrario, che si aprano sempre più nuove discariche.

E dopo Avetrana un nuovo caso a tenere banco: il ragazzo 20enne che ha ucciso l'infermiera romena, per tutti ormai solo Maricica. E la politica e i media si appropriano del caso chiedendo una punizione esemplare; appare sui giornali una foto dove, novello Franti, l'infame sorride, contornato da supporter che insultano i carabinieri venuti ad arrestarlo.
E a nulla vale ricordare il filmato, i testimoni. Già si tentò di dare la colpa ai romani indifferenti, con la menata finale di Alemanno che voleva denunciare chi non aveva prestato soccorso.
Ora Alemanno ipocritamente chiede una punizione esemplare, annunciando che il Comune di Roma si costituirà parte civile, dimenticando o cercando di esorcizzare un passato da mazziere, dove la prestazione forse meno vergognosa, in un curriculum di tutto rispetto, fu il lancio di monetine a Craxi.

Quattro mesi passati a parlare della casa di Montecarlo, ora c'è Antigua ed è molto peggio, ma finirà tutto in una bella bolla di sapone, come è finito nel nulla il ricorso al Tar e conseguente sentenza del Consiglio di Stato che dice in altre parole che Cota sta bene dove sta. Fare il governatore del Piemonte con i brogli è regolare, è il popolo che lo vuole. Hai visto mai che arrivano i piemontesi con i fucili a fare la rivolta più volte paventata da Bossi?
Adesso aspettiamo la prossima puntata, sempre che non arrivi qualche altro delitto a tenere distratti gli italiani.

E nel frattempo la nausea monta, ogni giorno sempre di più ho voglia di vomitare e odio quella parte di italiani che segue come vampiri i programmi e i TG, che sia Avetrana o il Grande Fratello, c'è poca differenza ormai, che continua a confondere realtà e finzione in un avvicendamento continuo e delirante, che chiede le teste da mettere sulle picche e che chiede di più, sempre di più, fottendosene altamente della gente che perde il lavoro, della C.I.G. a zero ore, delle pensioni che non verranno erogate ai precari, della scuola pubblica ridotta all'ombra di quel che era, della Sanità che sta facendo il percorso inverso di quello degli USA, dei consumi che vanno sempre più a picco perchè non ci sono i soldi per fare la spesa e delle file che si allungano alle mense della Caritas.

martedì 19 ottobre 2010

L'AUTUNNO

E adesso qualche foto per illustrare il soggiorno sorianese, caricando da qui all'eternità, data la connessione a manovella. Ma tanto nun tengo che ffà, ho già fatto abbastanza danni ed è meglio che mi cionco qua.
Questo è il paese, Soriano nel Cimino.


E queste sono le foto fatte in giro per la campagna.









RANA RUPTA ET BOS

Ricordate la favola di Fedro, quella della rana che voleva somigliare al bue e si gonfiò fino a scoppiare?
Ecco, l'atteggiamento che sta assumendo il firettore generale Masi mi fa pensare a questo.
Dopo che Santoro gli ha dato scacco ricorrendo all'arbitrato e la Gabanelli è riuscita ad andare in onda nonostante le minacce di Ghedini ecco che Masi si volge altrove e blocca i contratti di Che tempo che fa.
Solo un pugnetto di Nobel e Oscar, cosa vuoi che sia. E allora strilla a gran voce che Benigni vuole 250 milioni, dimenticando che li aveva offerti la Rai stessa. Benigni fa sapere che andrebbe anche gratis e così siamo a posto.
Magari è una linea strategica: io urlo che mercenari prezzolati vogliono dare fondo alle casse della Rai e i mercenari non più prezzolati lavorano gratis (vedi Vauro e Travaglio, tuttora senza contratto).
Ovviamente, come da copione, il tutto è stato smentito (qui).

Noi comunque aspettiamo il botto.

Inops, potentem dum vult imitari, perit.

lunedì 18 ottobre 2010

LA PREGHIERA

Stamattina questa mantide religiosa stava pregando sui gradini di casa.
C'era ancora un po' di sole e il verde era molto brillante.

domenica 17 ottobre 2010

BANDIERA ROSSA LA TRIONFERA'?

Il Giornale, nel tentativo di pareggiare i conti con la scuola di Adro, ha scoperto che sul muro di un asilo d'infanzia di Livorno, erano esposte due bandiere rosse.
Lesta (chissà come mai per la scuola di Adro ciò non è avvenuto), la ministra Gelmini ha inviato gli ispettori.
Devono accertarsi se davvero sull'asilo ci sono le bandiere rosse perchè, ci ricorda, la scuola deve garantire a tutti "un'educazione imparziale ed autonoma rispetto a qualsiasi orientamento politico".
Ma il sindaco di Livorno la racconta diversamente. Le bandiere, e pure una targa di marmo, si trovano dal lato posteriore dell'asilo, dove c'era l'ex teatro San Marco. La targa ricorda la nascita del PCI, che avvenne il 21 gennaio 1921, proprio nel teatro San Marco, a seguito della scissione dal PSI.

Della serie: dacci oggi la nostra cazzata quotidiana, per distrarre gli italiani da altri ben più pressanti problemi.
Ce n'era giusto bisogno, perchè i minatori cileni sono usciti ed anche Avetrana si avvia stancamente verso la fine, salvo ulteriori soprassalti.

Un esauriente articolo su Metilparaben

BELLISSIMA ITALIA

sabato 16 ottobre 2010

LA NEBBIA AGLI IRTI COLLI

Dopo un paio di giorni ospiti a Roma (2 giorni bastano, che dopo 3 si sa che l'ospite puzza), rieccoci sulla strada per Soriano.
Arrivo in serata, occhiata rapida in giro per osservare i disastri della pioggia battente dei giorni precedenti, avvilimenti vari e il seguito alla giornata successiva.
Stamani al risveglio eravamo immersi nella nebbia, che a noi la valpadana ci fa un baffo. Il monte Cimino era un'idea e tutto aveva un aspetto più soft. Un silenzio ovattato avvolgeva il tutto, neanche gli uccelli si sentivano.
Poi il sole ha cominciato a far capolino, la nebbia si è diradata e il prato davanti casa luccicava. Il contadino mi ha informata che c'è una crescita favolosa di prataioli, che vanno raccolti prima che passino i razziatori. Ci ha anche raccomandato di cacciarli via se li vediamo. Più tardi vado a vedere che è rimasto e poi me li faccio guardare da lui, hai visto mai che raccolgo un'amanite falloide?
Per ora ho messo a cuocere una pagnotta di pane, che qui quello che vendono è un vero schifo. Pure le rosette riescono a farle una zoza, somigliano al polistirolo espanso.

lunedì 11 ottobre 2010

SPREGIUDICATI PREGIUDICATI

(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - Il prefetto di Napoli ha invitato il Consiglio regionale a mettere in moto le procedure per la decadenza del consigliere del Pdl Pietro Diodato.

Secondo quanto accertato dalla Prefettura, infatti, a carico di Diodato ci sarebbe una condanna passata in giudicato il 18 gennaio 2008 per i disordini scoppiati nei seggi elettorali la sera del 13 maggio del 2001 e per i quali Diodato e' stato condannato a 1 anno e sei mesi con sospensione della pena. A Diodato e' stata inflitta anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e a questa pena accessoria fa riferimento l'iniziativa della Prefettura.(ANSA).

(della serie: se non sono pregiudicati non li vogliamo).
E adesso che farà la Giunta Caldoro? Riusciranno i nostri eroi a mandare a casa (meglio sarebbe nelle patrie galere) il consigliere Pdl?
Il seguito alla prossima puntata.

domenica 10 ottobre 2010

FACEBOOK E IL BURQA

Da qualche tempo sono entrata a far parte della comunità di Facebook, pur avendo qualche forma di prevenzione. Mi sono detta: proviamo, al limite rimollo e saluti e baci.
Invece sono rimasta, ho trovato molte persone che avevo perso di vista, altri che ho conosciuto attraverso il blog, altri che forse non vedrò mai.
Ho ritrovato la ginecologa che ha fatto nascere mio figlio, una gran bella persona che per fortuna non è cambiata. Mi ha chiesto una foto di mio figlio, lei ne aveva una del giorno della nascita, urlante e ancora avvolto dal cordone. Deve essere bello sapere che su FB ci sono tanti bambini che lei ha aiutato a venire al mondo.
Molti altri lo ho trovati e poi ripersi, si vede che qualche motivo ci doveva essere se non ci siamo più frequentati in questi decenni.
Si cambia col tempo, si prendono nuove strade che ci allontanano dalle persone cui spesso abbiamo voluto un po' di bene e ci si ritrova estranei con qualche delusione in più.
E' proprio questo che mi è capitato.
Ho trovato in mezzo ad altri commenti una persona che avevo conosciuto quando mi occupavo di banche dati mediche. Era un giovane laureato che voleva specializzarsi in cardiologia. Poi non ce l'ha fatta ed ha scelto psichiatria ed è diventato un professionista che gode di buona fama.
Ho pensato di salutarlo e gli ho chiesto l'amicizia (si fa così per vedere il profilo), presentandomi con un breve messaggio.
Amicizia concessa ma subito una obiezione: non c'è la foto sul mio profilo e lui dice che mi ricancella, rimettendomi tra gli amici dopo che avrò messo la foto.
Sinceramente ci sono rimasta un po' male, mi è sembrato un discorso un tantino esagerato e non degno del ragazzo che conoscevo e neanche del lavoro che svolge.
Altrettanto sinceramente ho comunicato che no, la foto non la metto e posso tranquillamente fare a meno della sua "amicizia".
Bye bye, figliolo. Mi tengo il mio burqa.

mercoledì 6 ottobre 2010

UN GIORNO DA PECORA

E non è solo il titolo della trasmissione.



LA BADANTE E IL LACCHE'

Figure istituzionali che fanno figure di m...........


...... abboffandosi di polenta, pajata e coda alla vaccinara.
La chiamano riconciliazione.

(foto da http://antoniovergara.wordpress.com/)

martedì 5 ottobre 2010

DIO, PRESULI, ORCHIDEE ED ALTRE STORIE

Bisogna riconoscere che in questi tempi grami nessuno toglie l'occasione di farsi ridere addosso.
A questa logica non sfuggono neanche i presuli e così mons. Fisichella, per gettare acqua sul fuoco, sdrammatizza la barzelletta raccontata dal premier. Barzelletta dove costui aggettiva Dio come Bossi appella i romani.

''Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose e, certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che e' il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall'altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato''.

Lo ha detto Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, a margine di un confronto, stamani a Pisa, tra Chiesa e politica con i deputati Enrico Letta (Pd) e Maurizio Lupi (Pdl), riferendosi alle polemiche relative alla barzelletta con bestemmia finale del premier Silvio Berlusconi.

''Ritengo anche che si debba fare di tutto per evitare il conflitto - ha aggiunto Fisichella - e dobbiamo quindi guardare a cose più importanti e sono convinto che anche i mezzi di comunicazione faranno la loro parte''. (ANSA).

E' evidente che, in questa falsariga, i bestemmioni tirati ieri alla ASL erano più che contestualizzati, come appare altrettanto evidente che l'unica bestemmia non contestualizzata è proprio quella del nano moquettato.

lunedì 4 ottobre 2010

CHI VOTA CALDORO DANNEGGIA ANCHE TE

Digli di smettere

Ma ormai il danno è fatto.
L'ultima della Giunta Caldoro è il ritocco dei ticket per le prestazioni sanitarie in Campania.
Prevede l'aumento del ticket sulle ricette, per cui ogni cittadino campano pagherà 5 euro a ricetta (per 2 confezioni).
Il ricorso al pronto soccorso ospedaliero in caso di "codice bianco" costerà al cittadino 50 euro (la scusa è di usarlo come deterrente per i falsi ricoveri).
Il ticket sulle prestazioni specialistiche e di laboratorio, oltre a quello previsto per legge, sarà incrementato di 10 euro per i non esenti e di 5 per gli esenti. L'unica eccezione gli esenti per reddito e gli invalidi al 100%.
Tutto questo a partire dal 1° ottobre.

Bene, negli ambulatori ASL agli uffici ticket c'è guerra.
Al distretto 47 (Vomero-Arenella) c'è sempre e solo un impiegato e un corridoio stretto a forma di L. C'è il numeratore ma il numero viene chiamato a voce e col passaparola.
La popolazione che accede all'ufficio ticket è aumentata in maniera esponenziale e nessuno ha pensato a qualche idea per risolvere questo problema.
Carro bestiame per tutti.
In fila questa mattina c'erano tutti anziani e persone con pesanti patologie, che finora la fila per il ticket non la facevano. Molti l'hanno scoperto questa mattina stessa perchè il medico che ha fatto la visita non ha rilasciato certificazioni, in attesa del pagamento del ticket di 5 euro. Addirittura il laboratorio di analisi ha trattenuto il documento, costringendo il paziente a mettersi in fila per pagare in giornata stessa.
Il numeratore è stato ritirato alle 12,30 per poi rimetterlo al suo posto alle 14.
Una giornata persa per pagare un ticket e chi ha bisogno di visite e prestazioni frequenti sa come passerà il tempo per i prossimi mesi.
Ovviamente ho compilato il foglio di reclamo e l'ho consegnato alle assistenti sociali in servizio.
La proposta è di far pagare i ticket fissi con bollettino postale precompilato. Se non altro i cittadini potranno rivolgersi agli svariati uffici postali per il pagamento e non ficcarsi tutti contemporaneamente nel corridoio a L del distretto 47.
Altrettanto ovviamente, credo che nessuno se ne sbatterà alcunchè, finchè qualcuno non arriverà al distretto con una molotov accesa.