Nisida

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lunedì 15 novembre 2010

UNA NEW TOWN SUGLI AFFRESCHI - di Michele Serra

Basta con questi luoghi storici italiani così polverosi, cadenti e poco funzionali. Ecco il piano del governo per ricostruire Pompei con i videocitofoni in tutte le case e mettere le finestre in pvc al Colosseo(12 novembre 2010)

Crollo della casa dei Gladiatori a Pompei Il crollo della casa dei Gladiatori a Pompei non ha colto impreparato il governo. Berlusconi ha immediatamente chiesto notizie sulle condizioni dei gladiatori, e subito dopo si è recato sul posto per portare conforto ai parenti. È rimasto molto scosso dalle condizioni della città: "Sembra abbandonata da secoli", avrebbe confidato ai collaboratori più stretti. L'unità di crisi, da lui presieduta, ha stabilito un piano dettagliato di interventi.

Pompei bis La ricostruzione di Pompei così com'è, osserva Berlusconi, non è ritenuta un percorso praticabile. Solo per dotare tutte quelle case di videocitofono e autorimessa, la spesa sarebbe astronomica. È stato dunque deciso di fare come all'Aquila costruendo, accanto alla vecchia Pompei, una moderna new town di villette a schiera e condomini. Per tutelare e anzi rilanciare la vocazione turistica della città, gli abitanti di New Pompei indosseranno la toga. Per le ragazze, lo speciale peplo disegnato dallo stesso Berlusconi: ogni volta che si chinano si vedono le tette. Come ha spiegato lo stesso premier ai giornalisti, "abbiamo calcolato che in media una ragazza si china sei volte al giorno. Contiamo di arrivare almeno fino a 12 attraverso una modifica degli arredi urbani: i bancomat e i parchimetri saranno al livello del suolo". Il premier ha poi raccontato la barzelletta della pompa di benzina di Pompei.

Rifiuti Al primo posto, tra le priorità del governo, la rimozione dei cadaveri
dalle strade, dopo quasi 2 mila anni di colpevole inerzia delle amministrazioni locali. Il premier ha disposto l'immediato trasferimento delle vittime pietrificate nella discarica di Terzigno, fatta eccezione per la celebre "Fanciulla nuda" che è stata invitata a Villa Certosa e sarà candidata al consiglio comunale di Napoli. "È un po' rigida", ha confidato il premier agli amici, "ma mi dicono che è sicuramente maggiorenne".

Restauri "Mosaici e affreschi non si mangiano", ha dichiarato il ministro dell'Economia Tremonti invitando a imbiancare Pompei per farla finita con il costosissimo mantenimento degli ormai decrepiti reperti. Sarà fatta un'eccezione per i suggestivi affreschi del lupanare, molto cari a Berlusconi, che verranno non solo perfettamente restaurati, ma reintegrati con suggestive aggiunte di gusto neoclassico: tutte le figure maschili verranno dotate di calzari con il rialzo.

Lega La Lega pretende la ricopertura immediata degli scavi di Pompei, ritenuti un inutile tributo al potere romano, e chiede di dirottare i fondi sul nascente sito archeologico di Adro, dove il sindaco sostiene che un'eruzione vulcanica, nel sesto secolo, avrebbe completamente sommerso un villaggio di capannoni longobardi. "È la Pompei del Nord", sostengono i leghisti, anche se gli scettici fanno osservare che il vulcano più vicino è in Bolivia. Ma dai primi scavi emerge con stupefacente nitidezza il paesaggio originario longobardo: una lunga teoria di rotonde stradali, enormi capannoni per la produzione di chiodi in bronzo, in ferro e in rame, e le prime tavernette perlinate che secondo la leggenda scatenarono la collera degli dei portando alla distruzione della Padania.

A rischio Il governo ha stabilito delle priorità di intervento per i monumenti nazionali più rilevanti, e a rischio di crollo. La Lega ha chiesto e ottenuto di mettere al primo posto il casello di Varese. Seguono il Colosseo, che su proposta di Berlusconi verrà finalmente dotato di vetri alle finestre, ascensore e portineria; la chiesa di Santa Maria Buffetti, protettrice della cancelleria, sempre a Varese; e la messa in sicurezza di Venezia sul modello "Truman Show": verrà demolita e ricostruita, all'asciutto, in uno studio televisivo. 
(L'Espresso)

1 commento:

  1. Dovrebbero ristrutturare anche certi politici che abbiamo qui in Italia che stanno cadendo a pezzi pure loro.

    Ciao. Paolo.

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