Nisida

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domenica 9 gennaio 2011

L'EPIFANIA TUTTA LE FESTE PORTA VIA

E come ogni anno tradizione vuole che io chiuda le festività con la solita beneaugurante frase:
E pure questo Natale ce lo siamo levati dalle palle.

Quest'anno il Natale è trascorso con le famiglie allargate: consuocero, futuri cognati e bambineria assortita.
E qui si intuisce che il Natale è la festa dei bambini. E' molto bella infatti l'attesa, l'eccitazione e la gioia dei piccoli.
Ai tempi di Internet poi si può persino seguire l'itinerario del Babbo su http://www.noradsanta.org e sapere in ogni momento dove sta distribuendo i doni. Il difficile è stato sincronizzare la sua presenza nel cielo di Napoli con la sparizione della tazza e dei biscotti a lui destinati.
Non si sa come siamo riusciti nell'inghippo e così sono stati aperti i pacchi.
A parte i giochini e i vestitini che fanno contenti i genitori ma lasciano assolutamente indifferenti i piccoli, ho scoperto che va sempre forte il regalo della sciarpa.
Io che nella mia lunga vita ho collezionato centinaia di sciarpe fino a pensare di aprire apposito negozio, credevo di averne l'esclusiva. Invece no, tutti si sono beccati la loro brava sciarpa, senza fare una piega.
Ricordo un anno particolarmente di lusso, quando mi fu regalata una bellissima sciarpa di cachemire azzurra. Vista e persa, il figlio se la fregò al volo.
Altro regalo che non manca mai sotto l'albero è la confezione di profumo puzzolente, che ormai è diventato impossibile trovare qualcosa che non abbia un fetore chimico e persistente: non si leva neanche con la doccia.
Ah... i bei tempi di Quadrille e Caleche. Ma ci avete fatto caso che i profumi belli escono sempre di produzione?
Un altro regalo che mi ha lasciata di stucco è stata una pattumiera di acciaio, donata non si è capito bene da chi, alla paziente futura cognata del pargolo, che l'ha accettata con un sorriso.
Io lo so che tengo un caratteraccio, ma se l'avessero fatta a me, qualcuno non ne sarebbe uscito vivo. Sono anni che vado predicando di non regalarmi oggetti per la casa o la cucina. A incasinarmi la cucina ci penso io, senza l'aiuto altrui.
E dire che ci sono regali che fanno sempre felice una donna, tipo orecchini o borse, basta poco che ce vò?
Stavolta non posso lamentarmi, i pargoli mi hanno regalato una bella borsa della Papera Mandarina, che ha compensato così la sciarpa e la fetida boccetta.
Nella confezione c'era anche un sacchetto dorato contenente le "Palle di Mozart" che ci siamo affrettati a far fuori seduta stante.
Detto ciò, c'o bberimmo l'anno che vene, si 'o pataterne c'o ffà verè.




2 commenti:

  1. Ma chi te l'ha detto che Quadrille e Caleche sono usciti di produzione ?
    Certo, siccome le ultime a usarne sono state Cleopatra e la Regina di Saba, non si trovano facilmente.
    Ma dentro a qualche scavamento di Pompei qualche ampolla ancora c'è.

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  2. Caleche lo trovai anni fa, in una vecchia profumeria nel centro storico ma Quadrille no, sparito da decenni. Peccato, era molto bello. Qualcosa che me lo ricorda ma molto molto alla lontana è Air du temps di Nina Ricci.
    Tutto il resto è puzza. Ah il puzzone che mi hanno dato a Natale si chiama Giorgio Beverly Hills. Mai avrei comprato un profumo con siffatto nome, a parte il miasmo.

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