Nisida

Nisida

venerdì 12 agosto 2011

LA LUCE DELL’EST

E’ bello svegliarsi al mattino prima delle sei con una lama di luce che si infila precisamente in un occhio, scapolando i legnetti della persiana. Mezza accecata ho iniziato la giornata santiando alla maniera di Montalbano.
Il bello è che con la rotazione delle stagioni il sole che sorge va a trovarsi preciso preciso sul mio guanciale e con la camera da letto illuminata a giorno dormire diventa missione impossibile.
E tanto per completare l’opera mi sono pure scottata la pancia, tutta intenta com’ero a leggere Zucconi sul mio Kindle.
E’ un libro di qualche anno fa: L’aquila e il pollo fritto. Parla del rapporto di odio-amore che lo lega all’America e mi fa pensare all’amica Angela, trasferitasi armi e bagagli in terra mericana e alle sue geremiadi.
Assolutamente consigliato (a me poi Zucconi piace un casino).

Pensierino della sera: ma è mai possibile ritrovarsi nella serata dell’11 agosto con i piedi freddi e doversi infilare un golfino e le ciabatte chiuse onde evitare il congelamento?
Vuoi vedere che sta più caldo l’amico gatto solitario a Stoccolma?
Qua s’è cappottata l’Europa.

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