Nisida

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lunedì 2 gennaio 2012

Fuochi al castello

Mentre il resto della popolazione cercava di acciaccarsi (qualcuno riuscendoci) sparando a casaccio botti illegali e finendo il veglione in ospedale, noi ci limitiamo a guardare i fuochi d'artificio, quelli artistici al Castello, a naso per aria.
Il Castel dell'Ovo pare debba il nome alla sua forma ad uovo. Ma i napoletani preferiscono narrare un'antica leggenda secondo la quale il poeta Virgilio, cui erano attribuiti poteri magici, pose nelle fondamenta del castello di Megaride una gabbietta contenente un uovo, che avrebbe svolto una funzione di talismano: finché non si fosse rotto, città e castello sarebbero stati protetti da ogni calamità. 




7 commenti:

  1. Da che me ne stavo sempre in silenzio, so diventata 'na chiacchierona ^_^
    Qst è solo per augurarti un 2012 come desideri.
    Buon Anno!

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  2. Meraviglia,meraviglia, i fuochi "del sindaco" sono sempre i migliori (in questo caso, anche quelli del mio muorto allerta..siamo buoni va...)

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  3. July, lo sai, sei sempre la benvenuta qui.
    Buon anno anche a te :-)


    Sed, a proposito del tuo muort'allerta, è vero che è andato in sopralluogo a Ponte Milvio assieme a Moccia per trasferire i catenacci?
    A me me pare 'na strunzata, ma proprio per questo rischia di essere vera.

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  4. le foto sono tratte dalla pagina Facebook "Sostiene De Magistris"

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  5. Ma si, io preferisco la leggenda : )

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  6. Si, lui per andare, va dovunque ( e se la memoria non m'inganna, non è nemmeno la prima volta con i catenacci)peccato che gli esiti siano quelli che sono : città trascurata,ingerenze pesanti in fatti marginali e che comunque dovrebbero vedere un intervento meno invadente etc.
    Meno male che tra un po' è finita e arriva, agli elettori piacendo, il fratello di Montalbano a restituirci un po' di vivibilità.

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  7. il figlio che ci abita ormai da quattro anni buoni si lagna moltissimo infatti.
    Trova che si peggiorata in tutto, anche perchè loro la vivono la città e se ne rendono conto. E considera che lui era felicissimo di andare a vivere a Roma, visto come eravamo ridotti noi.

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