Nisida

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lunedì 23 gennaio 2012

I forconi siciliani



Dopo la settimana dei "forconi siciliani" la protesta dilaga su su per lo stivale.
Tir fermi che bloccano i caselli autostradali, con le gomme squarciate per impedirne il movimenti. A Bari 150 Tir a passo di lumaca; 
tassisti fermi che occupano le piazze, una per tutte l'intaccabile Plebiscito, dove per molto meno i manifestanti sono stati caricati;
pirla italioti che si mettono in fila ovunque ci sia un distributore di benzina, paralizzando la circolazione nelle città e man mano che i distributori cittadini esauriscono le scorte si spostano verso la periferia, paralizzando pure quella;
femmine della specie italiota prendono d'assalto i supermercati temendo di restare senza cibo, neanche scoppiasse la terza guerra mondiale.
E via di questo passo, di tutto di più.
E sempre più io penso al Cile di Allende, a come cominciò nel 1972. Forse pochi se lo ricordano ma cominciò proprio con un paese in ginocchio per gli scioperi degli autotrasportatori cui si aggiunsero i minatori.
E sempre più mi chiedo perché non si prenda alcuna iniziativa per fermare questa pericolosa protesta.


Per capirne di più, il blog di Pietro Orsatti qui e qui.


E dulcis in fundo un ex generale dei carabinieri da Latina, alla testa del movimento "Dignità sociale", minaccia di marciare su Roma, dichiarando di voler rovesciare il governo Monti.
Cosa stiamo aspettando? 

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