Nisida

Nisida

mercoledì 29 febbraio 2012

Gioacchino Rossini

Nell'anniversario della sua nascita, il Duetto buffo di due gatti, nella interpretazione dei Les Chanteurs du Lycée
Sotto, una serissima versione di Montserrat Caballè e Montserrat Martì.
Perchè Rossini è anche questo.


martedì 28 febbraio 2012

Di Vittorio nunn'era nisciuno!

"Io conosco bene la tradizione del nostro Welfare nato dal volontariato religioso, i nostri "santi sociali" come Don Bosco. Su quella storia s'innestò un sogno nordico, di un Welfare ricco capace di accompagnarci per tutta la vita nelle situazioni di bisogno. Oggi il colpo di grazia a quel Welfare gliel'ha dato il debito, che trasferisce oneri sulle future generazioni e quindi è il contrario dell'equità. La crisi finanziaria ha frantumato quel sogno importato dal modello nordeuropeo. Le riforme oggi dobbiamo farle non perché richieste da Bruxelles o dal Fmi, ma perché i vecchi equilibri soddisfano solo una parte della società italiana, e i giovani sono perdenti".


Così la ministra Fornero in un'intervista a Federico Rampini (su Repubblica) durante il meeting ONU a New York sulle mutilazioni genitali femminili.


Non vi sembra che si sia persa qualcosa per strada?
(Orwell e la riscrittura della storia)
E Don Bosco sarebbe d'accordo su codesta interpretazione che getta nel dimenticatoio le grandi lotte operaie che hanno portato a quelle conquiste che oggi ci stiamo perdendo?

domenica 26 febbraio 2012

Hop hop, Equitalia

Dove di equo c'è rimasto solo il cavallo.
A volte vien da fare delle amare considerazioni, specie sui nomi che vengono scelti per queste società di servizi. L'ironia è qualcosa di raggiunto per caso o è perseguito? Che alla luce degli ultimi accadimenti, pare che in Italia di equo ci sia rimasto ben poco.
Qualche giorno fa un'amica mi ha detto che per curiosità era entrata nel sito di Equitalia e lì si era accorta di avere un debito di 5 euro e rotti, risalente al 2001. La causale era "diritti di notifica" e ovviamente la notifica non era mai stata eseguita. Ha tentato di pagare online generando un MAV ma non glielo hanno consentito. Bisognava recarsi per forza presso gli uffici.
E così è andata all'agenzia a pagare ma alla sua richiesta di spiegazioni le hanno detto che si trattava di una vecchia mora dovuta al ritardato pagamento. Di che cosa non è dato sapere; nel frattempo la mora continuava a lievitare come una bella pagnotta messa lì. Forse aspettavano che si facesse una bella cifretta per procedere poi al fermo amministrativo, as usual.
Vista l'esiguità della cifra, ha preferito pagare e amen, senza peraltro riuscire a capire a che cosa si riferisse questa mora o notifica che dir si voglia.
Questo per spiegare come opera questa Società nei confronti dei cittadini. Neanche uno straccio di spiegazione. Paga e statti zitto.
Logicamente sono entrata nel sito anche io, hai visto mai che avessero applicato anche a me una mora sconosciuta. Per fortuna non c'era niente, era in sospeso solo la Tarsu, la tassa sulla monnezza, che io pago sempre l'ultimo giorno di scadenza.

venerdì 24 febbraio 2012

Bufale e copia-incolla

Ogni tanto, e ultimamente spesso, scoppia una diatriba sul furto di immagini, di scopiazzamenti di articoli e qualche volta è capitato anche a me. L'ho fatto presente ma dalla risposta o dalla mancata risposta si evince che tutti copiano di tutto, tanto sta lì, a disposizione sul web. 
C'è anche il problema della difficoltà di dimostrare la proprietà di una immagine o di uno scritto, se non opportunamente registrato almeno con il Creative Common, senza citare l'odiata Siae.
E a volte qualcuno si diverte, come nel caso dell'articolo sulle ostie allucinogene, che è finito sui più "autorevoli" quotidiani. 
Bisogna dire che la burla è stata ben costruita. E oggi è stata svelata qui.
Raccontava di un episodio accaduto in una inesistente chiesa di Campobasso, in cui i fedeli che avevano fatto la comunione, hanno cominciato a dar fuori di matto, vedendo santi e madonne e inseguendo un fantomatico parroco, costretto a riparare in sacrestia. C'era stato anche un intervento della polizia. 
C'è persino una spiegazione fornita dalla scientifica che attribuisce l'effetto alla presenza di segala cornuta nella farina delle ostie.
Nonostante le sdegnate smentite della Curia di Campobasso, giornali come Il Mattino, Il Sole 24 ore, Il Messaggero ed altri, hanno ripreso la notizia, lanciata da un giornale online dell'Abruzzo (abruzzo24ore.tv) che a sua volta aveva copiato dalla nota su Facebook dal titolo
Ostie allucinogene, caos durante la funzione religiosa
C'è da chiedersi come mai a nessuno è venuto in mente di controllare la fonte o almeno di accertarsi se davvero esisteva una chiesa di Santo Spirito.
Ovviamente su Facebook s'è scatenato l'inferno. Qualcuno ha chiesto dove distribuivano le ostie, altri si informavano se provenivano da Medjiugorie, la maggior parte però mostrava di crederci.
Le bufale web in sostanza sono il naturale proseguimento delle leggende metropolitane di un tempo.

martedì 21 febbraio 2012

Shame

Sì, vergogna, profonda, per il cinismo con cui si comportano alcune sedicenti persone, coinvolgendo nei loro giochi meschini ignare creature.
Hanno fatto anche un book fotografico, inviandolo all'Ansa, con tanto di nome e cognome, anche della creatura. Che lo ha pubblicato.
Che Dio se c'è, li strafulmini.

Sulla pagina dell'Ansa il servizio così commentato:

Napoli: bimbo vestito alla 'Schettino'21 febbraio, 21:30A Napoli ogni occasione e' buona per sdrammatizzare

lunedì 20 febbraio 2012

Libri & libri

Ultimamente sui giornali si parla spesso di libri e il dibattito si fa vivace in particolare riguardo ai libri elettronici, gli e-book.
Moriranno i libri di carta? Mah... qua non muore mai nessuno, figurarsi i libri.
Io da quando ho comprato il Kindle sono arrivata a questa conclusione: classici in carta, tanto stanno già nelle mie librerie, e-book per la narrativa contemporanea, così non incasino le suddette librerie.
Quindi sto stipando sul Kindle tutto quello che mi capita, tutto quello che mi incuriosisce, tanto se non mi piace ci metto un soffio a cancellare, mentre invece i libri di carta non avrei il coraggio di buttarli via.
E così facendo, oltre a realizzare che sto leggendo un casino di libri, sto scoprendo anche autori che forse non avrei mai comperato in libreria, considerando che su Amazon ci sono moltissimi titoli a 0,99 €.
Ho letto infatti La sovrana lettrice, di Alan Bennett, che parla di un ipotetica regina Elisabetta che in tarda età si appassiona alla lettura, scoprendo un mondo che neanche immaginava esistesse. Questo improvviso hobby fa cambiare anche i rapporti con i sudditi con un finale che non vi svelo, è una sorpresa.
Inoltre in questo libro si parla ovviamente anche di libri, che è una cosa che apprezzo moltissimo.
Un'altra scoperta recente è stata Marco Malvaldi, di cui ho letto l'ultimo La carta più alta.
Amo molto lo spiritaccio toscano, quello sintetizzato nei primi film di Amici miei, non l'ultimo, tristissimo.
Per cui ritrovare i personaggi, i vecchietti del BarLume, detective per caso, è stato puro divertimento.
Una trovata in particolare, uno scherzo ai danni di una condomina ingombrante e fastidiosa, ha provocato le mie risate mentre leggevo a tarda sera. L'architettura della burla che coinvolge tutta una serie di personaggi, persino un presunto mago televisivo, è un vero capolavoro.
E allora viva il Kindle, che mi permette di scoprire tante piccole meraviglie senza mandarmi a secco il borsellino.

domenica 19 febbraio 2012

Carnevale a Napoli

Nella ZTL vomerese i bambini delle scuole hanno partecipato allo spettacolo tenuto da artisti di strada.
Sempre affascinante il gioco delle bolle di sapone. Un clown con un grande secchio faceva bolle gigantesche che si schiattavano puntualmente a causa del forte vento, con grande delusione degli spettatori.

sabato 18 febbraio 2012

Lo scartiloffio

Credevo fosse sparita questa faccenda, visto che ormai ne parlano tutti e invece pare di no.
Questa mattina c'era una bancarella al mercatino che vendeva borse di Valentino a prezzi davvero bassi e così ho scelto una bella borsa da viaggio color crema. Me l'ero guardata tutta, dentro e fuori, pensando alle solite copie che vendono per strada, ma sembrava originale, era ben rifinita.
Incuriosita, ho visto il venditore allontanarsi con la mia borsa, dicendo che andava a prendere una busta. Stupita ho subito dopo pensato al paccotto, così quando è tornato con la borsa strettamente infilata in una busta di plastica, l'ho subito ritirata fuori ed osservata.
A pensar male ci si fa sempre qualche affare, infatti la borsa aveva una delle cerniere rotte. 
Ho capito, ho detto al venditore, s'è rotta infilandola nella busta, è così?
Vistosi scoperto voleva farmi un ulteriore sconto di 5 euro ma ho rifiutato.
Mi è dispiaciuto per la borsa, era davvero carina ma tutta questa manfrina mi aveva indispettita.

mercoledì 15 febbraio 2012

Napoli "modello Cortina"

Noi non siamo Cortina, si sa, ma anche qui la guardia di finanza se n'è vista bene, incrementando le vendite persino del 985%. Sembra che evadano regolarmente 4 negozianti su 5.
Stamattina hanno salassato un bel po' di commercianti del mio quartiere, tutti beccati a vendere senza scontrino.
Ero alla fermata ad aspettare l'autobus, come tutte le mattine ed ho visto un paio di scenette.
Una signora uscita dalla profumeria è stata fermata da un finanziere in borghese che cortesemente le ha chiesto lo scontrino. La signora non l'aveva per cui si è lanciata in una difesa d'ufficio del profumiere, asserendo che è stata colpa sua, è uscita dal negozio velocemente perché stava arrivando il pullman (non è vero, stavo là, niente bus).
Il finanziere è entrato quindi nel negozio ed ha fatto il verbale al commerciante che non ha fatto una piega, dopodichè ha continuato imperterrito a vendere senza scontrino, chiedendo al cliente di mettersi in tasca il pacchettino.
Ieri sera era toccata al fioraio. Beccato a vendere senza scontrino, si è difeso dicendo che aveva venduto i fiori a credito ed ha mostrato anche un block notes dove aveva annotato il dovuto.
Simpaticamente il finanziere gli ha detto: mi trovate buono stasera, dovrei farvi un verbale per ogni cifra che tenete scritta sul blocchetto. E gli ha fatto un verbale solo.
Il barbiere, verbalizzato a sua volta, stamattina continuava a non dare la bolletta, nonostante un cliente gli avesse consigliato di fare la ricevuta per farsela poi restituire.
Infatti una volta c'era il parrucchiere che faceva accompagnare la cliente in uscita dalla sciampista che si faceva restituire la ricevuta.
Da quanto sopra, si evince chiaramente che se si evade la colpa è tutta nostra, che abbiamo una strana  condiscendenza con chi ci fotte regolarmente e ci offriamo come complici anche se non ci viene richiesto.

martedì 14 febbraio 2012

Be my Valentine

Il National Geographic pubblica una ricerca circa l'origine della festività.


Pare risalga ai Romani, i Lupercali, una festa pagana dove giovani maschi si spogliavano, impugnavano fruste di pelle di cane o di capra e sferzavano le fanciulle per propiziarne la fertilità. 
Insomma, donne, non vi lagnate. Grazie a madre Chiesa che ha messo il cappello sulla festa, coinvolgendo il povero San Valentino, vescovo di Terni, oggi ci regalano fiori e baci perugina, anziché menarci con la frusta. 
Anche se questo ha dato poi il via ad una gigantesca operazione commerciale; per la ricorrenza si spenderanno un bel po' di euro in fiori, cioccolato, gioielli e cene.
Nell'articolo, lo shopping di San Valentino viene sprezzantemente definito "tipica manifestazione della mentalità da gregge".

lunedì 13 febbraio 2012

No, non è la Grecia

Eggià, l'Italia non è la Grecia. Per fortuna noi qui abbiamo il lavoro nero, l'evasione fiscale, il sommerso, la mafia, la camorra, la 'ndrangheta che sono importanti voci del nostro bilancio che ci aiutano a restare a galla, i veri cardini del nostro sistema produttivo.


No, davvero, non siamo come la Grecia.
E poi scopri che porti tua figlia all'ospedale, ci resti cosa come 10 ore e neanche una barella, per cui vai in auto, smonti il sedile della tua auto, torni e ti tocca andare in farmacia perchè non hanno neanche la Tachipirina.
Tutto questo a Roma, al San Camillo, che non è la Grecia.


Ma diceva Valery Giscard d'Estaing: "L'Europa senza la Grecia è come un bambino senza certificato di nascita"; speriamo che qualcuno se ne ricordi.


sabato 11 febbraio 2012

Simm' jute peggio

Era la frase che dicevano i dipendenti dell'azienda telefonica quando diventarono S.I.P.
Noi anche, che tra gestori vari ci capita sempre qualche disguido. Eh sì, chiamiamolo disguido che è meglio.
Ieri ho acceso per caso l'altro cellulare, quello con la scheda Tim che non uso da una vita. C'era un vecchio credito di 20 euro, provo a telefonare e mi dicono: credito esaurito.
Vado sul sito della Tim e sulla mia scheda il credito c'era ma la Sim scadeva il 16-02-2012, quindi era ancora in vita.
Chiamo il 119 piuttosto incazzata e la signorina mi informa che ero nel tredicesimo mese. Cado dalle nuvole, checcazz'è il tredicesimo mese? E così mi spiega che mi avevano dato un mese a disposizione per ricaricare, se non lo facevo perdevo il credito e si annullava la Sim. Ma se non era ancora scaduta, perché mi bloccavano le telefonate? Che era, un preavviso? Mistero.
Mi consiglia quindi di ricaricare 5 euro ma non con il grattino, che con il cellulare non si poteva (riceveva solo).
Mi accingevo quindi a fare una ricarica online, meditando vendette, ma non avevo neanche iniziato che arrivano una sventagliata di SMS, dove mi dicono che il cell è attivo (era vero) e che mi davano gratis per un anno la tariffa di 10 centesimi per chiamate e SMS.
E pensare che a me la Tim non aveva mai regalato niente, neanche un SMS gratis.
Comunque nel dubbio ho fatto lo stesso la ricarica di 5 euro.
Ma nella lenzuolata di Bersani non c'era che le Sim non dovevano scadere?

giovedì 9 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

Snow art from Rome

Il pargolo e moglie domenica, bighellonando per la città, hanno fatto alcune foto simpatiche, con particolare riguardo ai pupazzi di neve. I romani si sono superati.
Dove non sono risultati molto preparati invece è alla guida di auto con catene. 
Si sono visti:
distinti signori in Mercedes con catene montate su ruote anteriori e le motrici posteriori ovviamente spalavano neve a ventilatore, senza muoversi di un centimetro;
giovanotti che marciavano su strade poco innevate, con catene, a 80 km/h;
signori con le catene in mano che chiedevano disperati: e adesso su quali ruote le metto?
Bisognava partire dal concetto di ruota motrice e curiosamente i romani non conoscevano la loro trazione.








  

Deficienti da paura

Ieri mattina presto ho aperto la finestra per vedere se c'era la neve (il giorno prima c'era) e sulla parete del palazzo di fronte, nello spazio della pubblicità a pagamento, c'era questa foto formato 4x6, mi pare.
Pubblicizza una ditta che stampa foto digitali, Foto da paura, appunto.
Io non riesco a guardarla e immagino i poveri bambini che ci si imbattono. Io ce l'ho proprio di fronte e non so quanto tempo ci resterà.
Fedeli al concetto "parlate pure di me, basta che se ne parli", i pubblicitari di 'sto cavolo hanno scelto questa grafica zombie per colpire (e affondare). 
Chi andrebbe da costoro a farsi stampare foto? Io manco morta.


Update: ho letto ora sul Mattino di Napoli che stanno mandando pacchi di e-mail al Comune di Napoli che ha autorizzato l'affissione. Pare che questi manifesti abbiano invaso la città.

lunedì 6 febbraio 2012

Ma che freddo fa ....

Oggi sono rimasta chiusa in casa, causa mal d'orecchi. Un dolore infame e poi mi sono accorta che s'è gonfiata anche la parotide.
E con la temperatura polare di oggi chi telefona? Ma è logico, una ditta di surgelati, quelli che guarda caso si trovavano in zona e fanno consegne a domicilio. Rabbrividendo ho detto che non mi interessava e una fanciulla stupita mi ha risposto: ma come, signora, proprio ora che le verdure non si trovano?
Ho pazientemente spiegato che io le trovo le verdure e pure se non le dovessi trovare, ma chissenefrega?
Dopo una mezz'oretta bussano al citofono. Era la ditta che consegna i presidi per diabetici.
Si, prima noi li prendevamo in farmacia con la ricetta, ora la regione Campania ha deciso di accentrare la consegna ed ha affidato il compito ad un'azienda che ce li porta fino a casa. 
La settimana scorsa mi hanno portato la penna pungidito che logicamente non era quella adatta alle lancette che uso. Sono poi tornati il giorno dopo con quella giusta. 
Oggi mi hanno portato la dose trimestrale di lancette e strisce, ma nella scatola mancava una confezione. Sulla bolla di consegna era però riportato il numero giusto.
Ho fatto notare al giovanotto che consegnava la mancanza ma mi ha detto che comunque dovevo telefonare al numero verde, che mi avrebbero inviato un altro corriere per la consegna delle strisce mancanti.
Il simpatico giovanotto mi ha detto che sta facendo il corriere proprio grazie a questo lavoro, lui è diplomato in informatica con 100/100.
E questo è il terzo che ho conosciuto in pochi giorni, tutti educati e perbene, oltre gli altri due che ho sentito al numero verde. 
Ora vorrei solo sapere quanto risparmia il servizio sanitario con questa innovazione, considerando il consistente traffico di corrieri che girano per la città.
A settembre, a causa di questa decisione, i farmacisti fecero un inutile sciopero, rifiutandosi di spedire le ricette delle prescrizioni, costringendo le persone ad andare a ritirarle presso la ASL.
Ecco, avrei capito se li avessero messi in distribuzione presso le ASL, come fanno con gli altri farmaci che prendo, utilizzando il personale esistente presso le farmacie delle Medicine di Base. 
Questo sì che sarebbe stato un vero risparmio, ma Caldoro ci vuole bene e così ce li manda fino a casa.

sabato 4 febbraio 2012

La nevicata del 2012


E' bastata la neve a cancellare tutto il resto.
E' scesa copiosa, abbondante a coprire le strade, i binari del treno, il grande raccordo anulare intorno alla capitale, lasciando auto, treni e Tir inchiodati e senza speranza. 
E così i Tg, dimenticate le polemiche sugli sfigati, non parlano più neanche della noia del posto fisso, nè della sentenza che manderebbe a passeggio gli autori di stupri di gruppo. 
La neve cade copiosa anche sui TG, li copre e attutisce tutti i rumori, pronti a ripartire il giorno dopo con il mugugno di Alemanno che si lagna della Protezione civile, dei romani che si lagnano di Alemanno, dei viaggiatori che si lagnano di Trenitalia..... tutta una lagna insomma.
Fino a poco fa, quando il sindaco ha invitato i romani a ritirare le pale che sono in distribuzione nelle principali piazze a cura della protezione civile.
Alè, romani, non fate i disutili, datevi da fare e spalate le strade che qua i soldi so' pochi e la papera non galleggia. Spazzaneve non ce ne stanno, mica siamo a Cortina qua.


Da questa foto del Campidoglio possiamo rilevare che il bravo Sindaco il badile non lo ha usato, neanche per spalare la neve sotto casa sua (foto di Claudio Testa)
Nel frattempo il pargolo sta a Villa Borghese a tirare palle di neve e a fabbricare pupazzi.


A Napoli stanotte ha nevicato un po' senza genio, giusto a coprire le auto in sosta e col primo raggio di sole s'è squagliato tutto. Solo il Vesuvio svetta con il suo cappuccio di neve, a ricordarci che fa 'nu cazz'e friddo.



mercoledì 1 febbraio 2012

Addii

Questa mattina abbiamo visto con tristezza calare le saracinesche della Libreria Guida.
Era lì da 40 anni, lì ci ho passato molte sere a guardare, sfogliare, annusare i libri che avrei poi comprato. Lì ho comprato i libri scolastici per mio figlio e pure i testi universitari che Mario e Giuseppe Guida ordinavano e mi facevano trovare (sempre con un occhio particolare allo sconto).
Li conoscevo tutti, conoscevo i commessi, sempre gentili e premurosi. 
Avevano anche tante belle cose dei tempi andati, piccole collezioni di stampe, quadri ed anche giocattoli e non era difficile trovarci un regalo che avrebbe fatto felici le persone care.
Ora è chiusa, in attesa forse dell'ennesimo fast food o banca o negozio di pezzacce international che potrà pagare i ventimila euro richiesti per il canone di affitto.
Sta girando anche la notizia che chiuderà Fnac. Pare che a metà febbraio sia fissato un incontro con i sindacati, forse per la collocazione del personale: 60 posti di lavoro in bilico.
In pochi anni al Vomero hanno chiuso tante librerie, ora ne è rimasta solo una nella galleria Vanvitelli: Loffredo. Un tempo si chiamava L'Incontro. 
C'è la crisi e siamo sempre più poveri, di cultura.


E chiude anche Splinder, oggi è l'ultimo giorno.