Nisida

Nisida

lunedì 28 maggio 2012

Il sacco delle biblioteche

Prima che arrestassero un po' di persone per i furti alla biblioteca dei Girolamini, avevamo in programma una visita alla suddetta biblioteca (solo su appuntamento) ma scoprimmo che l'avevano chiusa a causa dei furti.
E' di questi giorni l'arresto del direttore, del curatore e di altri personaggi coinvolti nel giro del saccheggio dei libri, ritrovati in parte stivati in una stanza a Verona, città in cui abita il direttore.
Ieri nella chiesa dei Girolamini è stata officiata l'ultima messa, quindi la chiesa ha chiuso i battenti.
La Congregazione ha dichiarato che lascerà Napoli, dopo 450 anni.
E' di oggi la notizia che preziosi libri del '700 appartenenti alla biblioteca comunale di Frattamaggiore sono stati rubati.
Con la cultura non si mangia, diceva un ministro. Io direi che qualcuno ci banchetta, persino.




sabato 26 maggio 2012

Parliamone


L’INCOSCIENZA DI CANDIDARSI AL QUIRINALE
di Francesco Bei e Carmelo Lopapa
Caro Augias, dev’esserci qualcosa che in Italia non funziona se Berlusconi propone l’elezione diretta del Capo dello Stato svelando chiaramente un’ambizione fin qui solamente accennata: andare lui stesso a coprire quella carica. Invece di una sollevazione generale, questo annuncio ha suscitato nelle opposizioni (opposizione in Italia!?) curiosità ed un principio di dibattito. Berlusconi, oltre ad essere al centro di un clamoroso conflitto di interessi, è tra l’altro il presidente del Consiglio che, va ricordato, ha portato il paese al collasso ed ancora, un pluri-inquisito con vari procedimenti pendenti, uno dei quali per prostituzione minorile. Ecco, mi pare che visti i fatti sia impensabile anche solo provare a discutere di riforme con una persona che, lungi dall’essere un politico, venne definito tra l’altro dall’Economist «Unfit to lead Italy». Com’è possibile che ancora oggi un uomo del genere non sia stato accompagnato verso una sorta di pensionamento dorato, magari in una delle sue residenze da sogno. Berlusconi al Quirinale sarebbe francamente troppo anche per un popolo abituato a considerare la politica un teatrino.
(Cristina Cusimano -cricusi@gmail.com)
Anch’io ho fatto un balzo sulla sedia quando la provvidenziale gaffe di Angelino Alfano (a meno che non fosse voluta) ha reso evidente anche a chi come il sottoscritto capisce poco di politica, qual era l’aculeo velenoso nascosto in una proposta di modifica all’apparenza ragionevole. L’uomo punta ancora lì: sette anni di impunità sono un’offa troppo ghiotta per chi si trova nelle sue condizioni. Chissà quante ‘cene eleganti’ al Quirinale. Non voglio ricordare il pessimo governo che ha presieduto, l’incoscienza di aver negato l’esistenza della crisi quando si era ancora in tempo per meglio tamponarla, le ripetute affermazioni che il peggio era alle nostre spalle, che i ristoranti che gli aerei, mentre stavamo scivolando laggiù dove oggi ci troviamo. Non voglio ricordare nemmeno le imputazioni allo stesso tempo gravi e ridicole di cui deve rispondere. Non cito nemmeno il conflitto d’interessi per cui, nella sciagurata ipotesi, siederebbe al Quirinale per la prima volta un uomo con le mani in pasta in numerosi affari non tutti non sempre trasparenti. Mi soffermo invece su un altro elemento: quest’uomo ha avvilito la nostra immagine nel mondo come nessun altro prima di lui. Il discredito di cui era circondato nelle sedi internazionali è testimoniato da in-numerevoli filmati tutti reperibili in rete. Il ruolo assegnato al presidente della Repubblica dalla Costituzione è, tra l’altro, quello di alta rappresentanza del paese all’estero. C’è qualcuno, anche di quella parte politica, che potrebbe davvero tollerare di essere rappresentato nel mondo da questo ‘clown triste’?
(da “Lettere a Corrado Augias”, c.augias@repubblica.it)

La canzone del maggio

Oggi, una settimana dopo la morte di Melissa, i ragazzi l'hanno ricordata con manifestazioni davanti alle scuole.
Al Vomero davanti alla scuola Vanvitelli, un gruppo di giovani cantava De Andrè, tra la folla assiepata.

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Eterno De Andrè.

mercoledì 23 maggio 2012

'E franfellicche



In occasioni simili mio nonno cantava una canzone:

'i quant'è bbella Napule, 
me pare 'nu franfellicche,
ognuno va e l'allicche,
arronza e se ne va.  

La sintesi è che stiamo sempre sulla bocca di tutti, ogni occasione è buona per parlarne, ovviamente male. Al pennivendolo in questione direi: non era meglio un po' di sana autocritica? A zozzoni!

(per i non madrelingua partenopea, il franfellicco era una antica caramella napoletana, fatta di zucchero e melassa e poi seccata. La si leccava a lungo e durava molto).



La sintesi è che stiamo sempre sulla bocca di tutti, 

lunedì 21 maggio 2012

Le tre Effe

Ieri la notte dei musei (entrate gratis in tutti i musei italiani con manifestazioni musicali e teatrali) è stata sospesa dal ministro dei Beni Culturali, in segno di lutto per l'attentato di Brindisi.
Notiamo però che solo la Cultura ha indossato il lutto, perché le partite sono state regolarmente giocate, la finale di Amici anche e oggi la finale di coppa Juventus Napoli.
E in questo momento si stanno facendo caroselli in città, con raid di motorini e fracasso indiavolato, per tacere dei botti che pareva capodanno.
Che non si tocchi il calcio, troppi interessi vi sono legati, ma se il timore di attentati ha fatto abortire la notte dei musei, perché lo stesso timore non coinvolge gli stadi?
E ancora, in un paese funestato da attentati e terremoti, dove si trova il coraggio di festeggiare impazzando per strada, sapendo che stanotte c'è gente rimasta senza casa che dorme, se tutto va bene, sotto una tenda e una ragazza sta lottando per sopravvivere in un ospedale?
Vale sempre, a quanto pare, il concetto borbonico di "forca, farina e feste". E' il popolo che lo vuole.
Io ieri sera ero in piazza Municipio, al Presidio e al ritorno in funicolare, passando davanti all'Augusteo, ho visto molte più persone che in piazza, in attesa del concerto di Marco Mengoni.
A nessun giornalista è venuto in mente di fermarsi a chiedere a quei ragazzi cosa pensavano di quanto accaduto a Brindisi?

sabato 19 maggio 2012

Napoli per Brindisi e per Melissa

Noi c'eravamo
Le bandiera a mezz'asta e il drappo bianco del Comune


Anche il sindaco e il vicesindaco in piazza







giovedì 17 maggio 2012

B.R.A.

Quest'anno per svariati motivi, tra cui la salute, non siamo più andati in campagna e come succede con Maometto che non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
E così la D.M. si sta costruendo un succedaneo dell'orto in terrazza. Ha piantato basilico e pomodori e sta costruendo un megaimpianto di innaffiamento che neanche il ministero delle acque.
Ha piazzato un bidone enorme, ha installato tubicini tipo flebo ed ha messo un timer per innaffiare automaticamente in caso di assenza. E di sicuro i pomodori spunteranno quando saremo in vacanza questa estate, con nostra soddisfazione.
Nel frattempo, anche il mio avocado idroponico, che ha messo un casino di foglie tanto che somiglia ad un palmizio, è stato opportunamente trasferito in vaso e speriamo bene.
Anche il pargolo si è scoperto il pollice verde e sul terrazzo romano ha piantato pomodori e peperoncini verdi, che a Roma sono pressochè introvabili. Infatti le piantine le ha importate da Napoli, coerente con la tradizione da emigrante di famiglia. Lo zio infatti, da 40 anni a Roma, continua a fare i viaggi della memoria, portando da Napoli salsicce, friarielli, pastiere e sfogliatelle. La globalizzazione gli fa un baffo a lui, sebbene Sedlex racconti delle amiche londinesi che sfornano casatielli, trovando persino la sugna nel regno di sua Maestà.
Comunque, sarà la crisi, sarà che i prezzi dal verdumaio lievitano più delle pagnotte, gli orti sui terrazzi stanno vivendo nuovi splendori.
Bisogna solo fare molta attenzione agli insetti, perché qui son peggio delle cavallette, si magnarono tutti i gerani parigini, fiori e foglie. E non ci furono pesticidi che potessero rimediare.

lunedì 14 maggio 2012

C'era una volta una chiesa, san Giovanni a Mare

A Napoli come ogni anno c'è Il Maggio dei Monumenti ed è l'occasione anche per i napoletani di vedere qualche monumento che solo in questo periodo e per pochi giorni è possibile vedere.
Abbiamo scoperto che c'era una chiesa, San Giovanni a Mare, di cui non avevamo mai sentito parlare, sconsacrata, a cui erano stati fatti importanti lavori dopo il terremoto dell'80 e così sfogliando il libretto guida del Maggio abbiamo trovato un itinerario che comprendeva le chiese più importanti della zona, tra cui questa.

Chiesa di san Giovanni a Mare
Chiesa di sant'Eligio al Mercato
Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Porta Nolana
Chiesa di san Pietro ad Aram

Abbiamo quindi chiamato l'Associazione che si occupava della visita guidata e alle 10 di domenica eravamo in zona.
Ma l'inizio non è stato dei migliori. La visita cominciava dal cancello chiuso a chiave di San Giovanni a Mare e la guida ci ha spiegato che il Comune non ha i soldi per tenere personale in servizio.
La chiesa non l'avremmo mai trovata perché è inglobata in un fabbricato, dopo il cancello si scendono degli scalini e chi lo sa se un giorno riusciremo a vederla. Per ora c'è wikipedia.


Sono riuscita solo a fotografare il cartello e, attraverso un buco del cancello, Donna Marianna, detta 'a capa 'e Napule.


Il corpo di Napoli invece è la statua del dio Nilo, che si trova nei Decumani.
Il nome Marianna, simbolo della repubblica francese, le venne dato durante la Repubblica Partenopea.
Abbiamo poi visitato le altre chiese in programma, tutte regolarmente aperte, facendo un casino di foto, senza che nessuno ce lo proibisse. Le mostrerò nei prossimo post.

venerdì 11 maggio 2012

Il momento giusto

L'ex capo della Polizia e capo gabinetto del Viminale, Gianni De Gennaro, è stato nominato sottosegretario di Stato e lascia quindi il Dis, Dipartimento informazioni per la sicurezza, che ha guidato per quattro anni, dal 2008.  Una decisione controversa almeno a giudicare dalle proteste che arrivano dall'estrema sinistra e dal web. Nelle prossime ore il premier Mario Monti conferirà a De Gennaro la delega per i servizi. De Gennaro assumerà l'incarico di Autorità delegata all'intelligence, come previsto dalla attuale legge che disciplina i Servizi di informazione e sicurezza nel nostro paese.
(repubblica.it)


Il nome di De Gennaro  è legato alla vicenda del G8 di GenovaNell'aprile 2008 è stato rinviato a giudizio per istigazione alla falsa testimonianza nelle indagini inerenti ai fatti del G8 e in particolare le violenze nella scuola Diaz. Nel 2009 l'ex capo della Polizia fu assolto. 


E' ancora nelle sale Diaz - Don't Clean UpTthis Blood  e ancora non ci siamo ripresi dalla visione di quelle violenze assurde. Non c'è che dire, un tempismo eccezionale.


Commentiamo con le parole di Montalbano dal Giro di Boa di Andrea Camilleri



giovedì 10 maggio 2012

E noi si va a Scampia

Continua la via crucis per i farmaci particolari.
Ne avevo già parlato qui, quando alla farmacia della ASL mi rimandarono come una pallina da tennis dal mio medico di base, poi alla farmacia e poi di nuovo dal medico di base che mi rimandò dalla diabetologa.
Riusciì alfine a capire che, assieme al piano terapeutico dove mi segnavano il farmaco per mesi sei (lo sanno tutti che il diabete guarisce), dovevo avere anche una ricetta rosa dove veniva segnato un codice speciale da consegnare al farmacista assieme alla fotocopia del piano stesso.
Il farmacista poi, avrebbe ordinato il farmaco e me lo avrebbe consegnato dopo qualche giorno. Questo ogni mese, a differenza della farmacia ASL che me ne dava per mesi due.
Questa proceduta sono riuscita a farla solo per un mese, che hanno di nuovo cambiato le regole.
Ora devo riportare ogni volta al medico il piano terapeutico, logicamente rifatto ex novo, che reca una tabella dove il medico scarica ogni mese la dose, questo per mesi sei. Hai visto mai che riuscissi a sgraffignarne qualche scatola?
Fatta anche questa, vediamo il mese prossimo che si inventano.
Bisogna armarsi di santa pazienza, anche perché il medico di base si incazza di brutto ogni volta e mi sciorina le solite lagne: che è diventato uno scribacchino, che si deve fare tutto al computer (e lui è proprio allergico), che lo abboffano di circolari esplicative che non spiegano un accidente, che lui ha una platea di vecchi e si sa che i vecchietti prima o poi qualche acciacco se lo beccano sempre (a volta anche più di uno), facendo lievitare la spesa sanitaria e che gli mandano continuamente lettere di richiamo perché prescrive molto. Ma lui esercita in un quartiere dove il livello culturale fa sì che la gente pratichi la prevenzione, quindi maggior numero di visite specialistiche rispetto ad altri quartieri più popolari.
Infatti ho controllato, per prenotare la visita dall'endocrinologo al Vomero ci vogliono sei mesi, se la faccio a Scampia, con lo stesso endocrinologo, basta una settimana. E noi si va a Scampia.
In sostanza gli specialisti che al Vomero lavorano senza requie, quando vanno a Scampia si girano i pollici, aspettando Godot.

domenica 6 maggio 2012

Le changement c'est maintenant

Rose per Hollande


e la piazza della Bastiglia in festa


La Francia ha scelto il cambiamento.

French manicure

Ho trovato su Facebook questa foto. Ora va molto il french manicure, unghie istoriate, dipinte con applicazioni di adesivi. Immagino la tragedia quando si spezza un'unghia.


A me pare che queste manine ricordino tanto i percebes, crostacei che si trovano in Galizia, bruttissimi e costosissimi, ma molto buoni, a dire dei molti che li hanno assaggiati. Io non ne ebbi il coraggio, sembravano delle dita ed al mercato del pesce venivano venduti raggruppati a mazzetti. 
Sembra che nel periodo natalizio raggiungano i 300 euro al kilo ma l'alto costo è dovuto alla pesca. Sulle coste della Galizia, con mare agitato, i perceberos rischiano la pelle ogni volta, visto che l'habitat dei crostacei è la scogliera.


martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio

Festa del lavoro, dicevamo un tempo.
Festa della speranza che si trovi un lavoro, diciamo oggi.
Buon primo maggio a tutti.