Nisida

Nisida

martedì 30 ottobre 2012

Di animali ed altre storie

A me piace sentir raccontare storie avventurose e le ascolto sempre volentieri.
Il contadino nostro vicino ne racconta sempre di fantasmagoriche, storie di animali, di lotte, di cacce. Domenica è passato a salutarci e poiché avevo visto nel campo due grossi buchi comunicanti, mi ha detto che quella era la tana di un tasso ed ha raccontato di un cane bassotto preso a mozzichi dal tasso suddetto. Io pensavo che il tasso fosse un animaletto innocuo e tranquillo e vedermelo restituito come un infame attaccabrighe mi ha fatto molta impressione.
E poi storie di cinghiali enormi e di istrici che lanciavano gli aculei agli inseguitori (che questa mi sa che sia una grossa palla). E i gamberi liberati dal figlio nel canale, che si sono adattati e crescono e proliferano.
Ma non raccontava balle, aveva gli occhi tristi, quando ha detto della nascita di un vitello malformato, nato con una faccia da maiale e due grossi tumori alla base del collo che gli impedivano di respirare.
Il veterinario non è riuscito a fare una diagnosi precisa ma il povero vitello è condannato ormai. Lo ammazzeranno e faranno l'autopsia per capire cosa aveva di preciso.

(del nostro tasso ne avevo parlato già qui)

lunedì 29 ottobre 2012

Cosa siamo e da dove veniamo

Oggi gironzolavamo per il paese nel tentativo di vedere il palazzo Chigi Albani e la fonte Papacqua, e lo abbiamo trovato rigorosamente chiuso. Chiedendo in giro, pare, ma non è sicuro, che si possa visitare solo in particolari occasioni, di cui non è dato sapere.
L'altro tentativo di visitare il castello Orsini è andato in vacca, il castello è aperto solo la domenica.
Un paesano, sentendo le nostre geremiadi, si è unito a noi raccontando che un tempo il paese era pieno di turisti, che fittavano le case e c'era molto movimento. Questa estate non s'è visto nessuno.
Riavviandoci verso l'auto che avevamo lasciato in fondo ad una lunghissima scalinata, ci siamo imbattuti nella sede del PD di Soriano, che ancora conserva sulla porta il vecchio simbolo del PDS, passando per il PCI.
Cosa siamo e da dove veniamo. Ed a noi è venuto il magone.




sabato 27 ottobre 2012

Il valzer delle lancette

E spostiamo n'altra volta le lancette.
E son tre giorni che ce le stanno facendo così.
Mi raccomando, mettete le lancette INDIETRO, hai visto mai che le mettiamo avanti?
E soprattutto alle 3 di notte, mettete la sveglia, non sia mai che vi svegliate la mattina dopo e tutto ormai è già avvenuto.
Non so a voi, ma a me l'ora legale mi è sempre stata sui cosiddetti, riesco a non abituarmici mai e al mattino vado sempre in giro come una zombie.
E di solito saluto il ritorno alla normalità con una bella dormita la domenica mattina. Almeno nelle intenzioni, perché invece finisce sempre che mi alzo alla solita ora. Marò, che freva!

E il terzo giorno risorge.....

Deve essere stata quella frase scritta dai giudici, "propensione a delinquere", a far tornare sui propri passi l'immarcescibile Banana, e quindi la rapida decisione:
"Sono obbligato a restare in campo, devo riformare il pianeta giustizia".

E dai commenti di tutto lo staff, dei presunti candidati alle primarie Pdl, si nota una serpeggiante indignazione, come se tutti si stupissero che l'evasione fiscale venga dai giudici considerata addirittura un reato.
Ma se in questi ultimi venti anni non hanno fatto altro, sembra quasi logica questa reazione.
Ha da tornà buffone.

No, perché qualcuno ci aveva creduto al discorso di addio.



venerdì 26 ottobre 2012

La nebbia agli irti colli ......

Ieri mattina, seguendo l'ultimatum delle previsioni meteo, che ci davano l'ultima bella giornata di sole, abbiamo deciso di andare a rivedere il Parco dei Mostri a Bomarzo. Avevo voglia di fare un po' di foto sceme, giusto per farci due risate, ma appena arrivati alla svolta del Bosco Sacro, ci accoglieva un banco di nebbia impenetrabile.


A stento si vedeva l'ingresso del Parco. Una coppia di giap con fotocamera regolamentare al collo, si stavano riavviando tristemente verso il pulmino che li aveva portati lì, scattando qualche foto al piazzale invaso dall'incredibile nebiùn.
Ovviamente ce ne siamo andati anche noi, il Bosco Sacro con la nebbia è un'esperienza che ci mancherà, ma il biglietto costava 10 euro e non era il caso di sprecarli.
Tornati sulla strada, fatti pochi kilometri, rivediamo il sole splendente di poco prima e decisiamo perciò di continuare la gita altrove. Ci siamo quindi diretti sul monte Cimino, con l'intenzione di salire alla Torretta della Faggeta e tornante dopo tornante abbiamo cominciato la salita.
Dall'unico punto panoramico, dove si vedeva la vallata di sotto e pure l'autostrada, abbiamo visto dei banchi di nebbia in sospensione qua e là come se fossero ovatta e forse uno era quello che stava sul Bosco, chissà.


Riproveremo ad andarci appena se ne va Cassandra, che sta qua da stamattina, con un cielo nero nero che minaccia 'o patapata e 'll'acqua.

domenica 21 ottobre 2012

Io sono il Prefetto Dio tuo .....





Signore e signori, buonanotte al cittadino

In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il Principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del Principe. Poi vengono i cani delle guardie del Principe. Poi nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni.
(Ignazio Silone - Fontamara)

La premessa riguarda l'intervento del prefetto di Napoli Andrea De Martino, che ha interrotto don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, che stava relazionando sugli ultimi avvenimenti della "terra dei fuochi".
Il parroco ha commesso l'errore di chiamare "signora" la prefetto di Caserta e si è beccato la reprimenda del "signor" De Martino.
"Se cominciamo tutti ad essere signori, dove lo troviamo più il prefetto?" Ha esclamato il potente indignato ed ha proseguito:
"A chi dice signora?" e precisa in perfetto italiano correggiuto: "Se io lo chiamerei signore, lei cosa penserebbe?"
Al contrito don Patriciello non è rimasto che scusarsi e si è persino accertato che la prefetta non sia rimasta offesa.
Saputo che il signor prefetto andrà in pensione tra qualche giorno, vogliamo renderlo edotto che, come Giggino 'a purpetta, non verrà ricordato ai posteri per i suoi meriti bensì per le figurelle che hanno apparato, questa compresa.
Perché a noi verrebbe spontaneo non dargli del signore, perchè come diceva Totò, vi si nasce, ma Duca Alfonso Maria di Santagata dei Fornari, cui Eduardo, nell' Oro di Napoli, indirizza lo strafamoso pernacchio.

mercoledì 17 ottobre 2012

Vergognatevi!!!!!


Gabrielli: «Gli emiliani meglio degli abruzzesi»


Il boss (visto come parla...) della protezione civile, Gabrielli, spiega che gli emiliani hanno reagito meglio degli aquilani, al terremoto. Lui e un politico emiliano parlano di qualità “insite”, addirittura di “dna”. Inutile dire che, come al solito, si trasformano le circostante sfavorevoli in insufficienza di chi le subisce (a l'Aquila, una delle più sfavorevoli era la presenza 
come prefetto e vice di Bertolaso). Ma, volendo seguire il “ragionamento”, propongo un'analisi comparata dei dna di Gabrielli e del politico che gli dà man forte e di un paio di aquilani, magari il sindaco Cialente e la Pezzopane. E studiamo quali geni mancano agli aquilani. Si verifichi pure la presenza o meno del gene della decenza nel dna di Gabrielli. Visto che ci siamo, propongo di misurare anche il quoziente intellettivo: forse capiremo meglio perché il tale ragiona (vabbè...) così


(Pino Aprile, autore di Terroni)





lunedì 15 ottobre 2012

Aspettando Cleopatra.......

Nel frattempo, imponenti misure di sicurezza sono state messe in atto a Roma dal sindaco Alemanno.



giovedì 11 ottobre 2012

Dalla parte dei bambini ....

Quando tornerete a casa questa sera, date una carezza ai vostri bambini ...."
Papa Giovanni XXIII, 50 anni fa

Chissà se vale anche per questi poliziotti:
Bambino portato via a forza, è polemica dopo il video shock


mercoledì 10 ottobre 2012

Tanto per capire che aria tira

Stamattina in ospedale mentre aspettavamo il turno per il Day Hospital c'è stato un battibecco tra una signora infuriatissima e un signore altrettanto incazzato.
La signora lamentava la soppressione di un servizio che prima l'ospedale le forniva, per cui si stava allontanando imprecando a tutt'andare. Ce l'aveva con i politici che stanno tagliando tutto e augurava loro di morire di subito, anzi, con diverse malattie.
Il signore si è fermato e le ha risposto: signora, anche io sono un politico, grazie dell'augurio.
Lei, convinta, ha continuato ad imprecare, aggiungendo anche: io sto qua perché c'ho un tumore.
E pure io, ha risposto il politico, sto qua per lo stesso motivo.
Siamo rimasti tutti in silenzio, basiti.
E la D.M.: azz.... pericolosa la signora, manco l'ha pensato e zac.... ma io non ho avuto voglia di ridere, mi sono depressa ancora di più, pensando a quello che ci toglieranno ancora domani.


sabato 6 ottobre 2012

'A gente nun sta bona c'a capa

Uno si accorge della pessima giornata che è schiarata quando alle nove circa acchiappa la prima cazziata per telefono.
Una tipa Telecom, con voce scocciatissima, vuole per forza informarmi delle ultime offerte (che poi sono sempre le solite) e quando le ho detto che proprio ieri una sua collega mi ha erudita e quindi non ero interessata s'è incazzata di brutto.
Mi ha detto che esigeva un po' di rispetto, che loro lavorano per portarsi a casa un po' di soldini e che io la dovevo stare a sentire.
Le ho chiesto se per guadagnarsi i soldini bastava che io l'ascoltassi ma ha pensato che la stessi sfottendo. A questo punto l'ho informata che se non ce l'avevo ancora mandata affanculo era proprio perché pensavo che lo facessero per lavoro e non certo per rompere le scatole alle povere criste che la mattina si alzano per vedere cosa devono combinare nella giornata.
Le ho dovuto appendere il telefono in faccia, perché continuava a straparlare, dovendo convenire che la gente maleducata va trattata soltanto con la maleducazione.

Dicevamo, giornataccia, eh?
Usciamo io e la D.M. e sul marciapiedi vicino casa incontriamo una coppia di amici e ci fermiamo a chiacchierare un po'. Al Vomero va così, ci si incontra spesso per strada e magari si decide di andare assieme a prendere un caffè.
Il marciapiedi era largo e stavamo noi quattro accocchiati abbastanza vicini, quando arriva un giovanotto che comincia a dar fuori di matto perché a suo dire ingombravamo il passaggio.
Ed era pure magro il giovanotto, per cui gli ho fatto una risata in faccia dicendo che c'era tutto lo spazio che voleva.
Maronna come s'è incazzato, ha cominciato a strepitare e per un momento ho pensato che volesse anche passare a vie di fatto. Ovviamente la D.M. me ne ha dette quattro, perché mi devo stare zitta, 'ccà 'a gente nu' sta bona c'a cappa, ovvì.
E meno male, che stavo meditando di invitare pure lui al bar, magari gli offrivo una camomilla.

venerdì 5 ottobre 2012

Beatles, 50th

Sono passati cinquanta anni e nessuno li ha dimenticati.
Chiedi chi erano i Beatles, cantavano gli Stadio, ma io ricordo un gruppo di napoletani, gli Shampoo, che intorno agli anni '80, rifecero alcune canzoni dei primi anni dei Beatles, cantando in napoletano.
La più nota era Si 'e llave tu (She loves you)
http://www.youtube.com/watch?v=4xEGQ1RrlVg

Peppe (Help)
http://www.youtube.com/watch?v=1MYyBUhc09g

Pare che dopo 28 anni stiano progettando un nuovo album.

mercoledì 3 ottobre 2012

Carogne a destra

Vediamo ogni giorno protervi automobilisti occupare spazi riservati ai disabili e rispondere con arroganza alle legittime rimostranze di chi è costretto ad una vita in carrozzina, ma finora questa ci mancava.
Questo gentiluomo, presidente dell'Aler di Lecco, messo lì dal Pdl, costretto a spostare la Jaguar (mica una Punto, eh?) dal disabile di cui aveva occupato il posto, che aveva chiamato i vigili per farlo multare, ha tagliato le gomme dell'auto, ripreso ampiamente da una telecamera.
Costretto a dimettersi, lancia alte grida, parlando della sua correttezza:

"Le mie dimissioni - si giustifica il numero uno dell'Aler lecchese - non sono assolutamente giuste. Non le ho certo date volontariamente. Il mio comportamento è sempre stato improntato nella massima correttezza nel ruolo che ho svolto fino ad oggi nell'azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Spero che l'assessore lombardo nelle prossime ore le respinga".

Vero è che dopo il caso Fiorito nulla più meraviglia, ma ci si chiede: come ha fatto la destra nazionale a raggiungere una simile concentrazione di carogne?

E qui ci sono le sue giustificazioni

martedì 2 ottobre 2012

Globalizzazione

ovvero: sushi 'nzogna e pepe.

Cartello esibito su un gazebo a piazza degli Artisti durante la notte bianca vomerese.
Ce n'è per tutti gusti.