Nisida

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domenica 2 dicembre 2012

Piove, governo ladro!



E' cominciata da qualche giorno la stagione delle piogge, con le solite vicende tipo perdita di ombrelli lasciati qua e là o acquazzoni improvvisi che ci riducono come pulcini.
La D.M. poi vede l'ombrello come una diminutio capitis e quindi spesso e volentieri torna a casa che è da strizzare.
Sere fa era anche tutto infangato, avendo trascorso un po' di tempo a togliere le foglie dalle saittelle intorno casa.
Qualis pater, talis filius.
Il figlio romano affacciandosi al balcone ha visto la sua auto immersa nell'acqua e senza pensarci su un momento si è messo gli stivali antipioggia ed è sceso.
Avendo visto che una mappata di foglie otturava i tombini, le ha spostate e il laghetto si è immantinente prosciugato, neanche gli avessero levato il tappo.
Insomma romani e napoletani uniti nello stappare le pozzanghere. Che poi per i romani non è novità, a febbraio il sindaco Alèmanno distribuiva pale per la neve, invitandoli a darsi una mossa.
Proprio oggi ho trovato un vecchio giornale del 1948, il n° 1 Il volontario del soccorso, un notiziario della Federazione nazionale della società di Pubblica Assistenza, dove si parla di guardia medica gratuita e di ambulanze a disposizione.
Ma noi c'abbiamo la Protezione Civile e stiamo a posto.



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