Nisida

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lunedì 8 aprile 2013

Di vecchietti, CUD, INPS, CAF e quant'altro

L'INPS per ridurre le spese ha deciso di non inviare al domicilio dei pensionati il CUD 2013.
I pensionati possono scaricarlo dal sito utilizzando l'apposito PIN.
Possono altresì riceverlo a casa telefonando al numero verde (ho provato, non capisce i cognomi) oppure, a pagamento, farselo dare alle Poste.
Logicamente si è scatenato un esercito di vecchietti che preoccupatissimi hanno assediato il CAF sottocasa, da cui provenivano nomination di santi e madonne, in ordine alfabetico.

Provo ad inserire il PIN della D.M., una roba da 16 caratteri, che neanche la banca. Ho fatto copia-incolla per non sbagliare e niente, non mi fa entrare, dà errore. Ritento, sotto minaccia che mi bloccano al terzo tentativo, ancora niente. Rimando il tutto al giorno dopo.
L'indomani riprovo di nuovo e ancora niente, allora telefono al numero verde. Una gentile ragazza del call center mi dice di provare ad inserire a mano, senza copia-incolla e mi dice di farlo mentre lei mi segue. Eseguo e va. Lei mi dice che è già capitato con altre persone e allora le chiedo come mai per mio figlio invece entro regolarmente col copia-incolla. Non si sa, misteri dell'informatica.

Ma voi vi immaginate i nonnetti davanti al pc che chiedono il PIN al call center e poi si stampano il CUD? Già quando dici PIN vedi che te li sei persi, assumendo la facies di Verdone, il Mimmo di Bianco, Rosso e Verdone.
E non è neanche bello che debbano elemosinare l'aiuto dei nipoti, vergognandosene, per ottenere quello che spetta di diritto.
Ah, n'altra cosa, ogni comunicazione che l'INPS fa all'interessato, la imbuca in una casella sul sito INPS, cui si accede sempre con il famoso PIN: niente più corrispondenza cartacea, devono risparmiare.
E a noi tocca andare a vedere di tanto in tanto se c'è qualcosa nel cassetto.

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