Nisida

Nisida

mercoledì 29 maggio 2013

Vedo la gente scostumata (e due)

Dio lo sa come ero riuscita a trascinare la D.M. al cinema a vedere Viva la libertà.
Non era ancora iniziata la proiezione e dietro di noi si è scatenato un pollaio di signore che parlavano a voce altissima di tutte le loro faccende. Abbiamo appreso così che una di esse aveva le calze ed era tutto un fuoco.
La D.M. ovviamente ha protestato e gli è stato chiesto subito se avesse dei problemi, visto che c'erano tanti posti. Insomma ci hanno detto di smammare, che loro dovevano continuare a starnazzare.
Dalle informazioni che si scambiavano risultavano essere delle insegnanti. E caliamo un pietoso velo.
Ho fatto presente alla signora che era lei ad avere dei problemi, di educazione, visto che ha usato dei toni fuori luogo. La D.M. si era espresso con educazione, paventando che la jacovella continuasse anche durante il film, da come era partita.
E durante la proiezione abbiamo avuto un'idea della preparazione culturale delle "docenti" che si sono chieste l'un l'altra cosa fosse un haiku. Quesito rimasto senza risposta.
E la signora con le calze ha continuato a lagnarsi (che calore! che calore!) inducendo la D.M. a chiedersi cos'altro indossasse. E glissiamo su tutto quello che ci è toccato ascoltare, compreso il film spiegato for dummies.

Ieri pomeriggio poi eravamo dal medico e la segretaria stava scrivendo le ricette ad un signore prima di noi, quando arriva una tizia che chiede delle prescrizioni, interrompendo. La segretaria la ferma educatamente, il signore se ne va e lei di nuovo si infila. Di nuovo la segretaria la ferma dicendo che c'eravamo noi. E lei, alzando la voce dice: e chi li aveva visti a questi?
Pure invisibili siamo diventati. Bisogna convenire che a Napoli neanche una fila sappiamo fare, è una diminutio capitis.

martedì 28 maggio 2013

E la buca festeggiò il compleanno

A noi a Napoli capita anche questo:
festeggiare il compleanno di una buca stradale.
A piazza Immacolata.


LA BUCA HA SPENTO LA CANDELINA!!!- AUGURI BUCA DI PIAZZA IMMACOLATA! AUGURI VIVISSIMI. E PERDONACI,  SCUSACI, NON TE LA PRENDERE. SE NON TI AUGURIAMO CENTO DI QUESTI GIORNI E’ SOLO PERCHE’ “MORTE TUA, VITA MIA”. SENZA RANCORE BUCA CARA, MA IL PROSSIMO ANNO VOGLIAMO VENIRTI A FESTEGGIARE AL BANCO FRIGO DI UNA SALUMERIA MENTRE FAI L’EMMENTAL (E’ IL TUO RUOLO, LI’ SEI PERFETTA). O, PERCHE’ NO, SEI SEI UNA BUCA “SPORTIVA” SUL TAVOLO VERDE DI UN GRANDE BILIARDO. MAGARI MI FAI ANCHE VINCERE, BUCA CARA. INTANTO: BUON COMPLEANNO. 



Ora inizia il countdown per la buca di via Rossini, anche questa sorvegliata notte e giorno dall'auto dei Vigili Urbani, notte e giorno, anzi acca ventiquattro, come si usa dire oggi.
Ma vuoi vedè che De Magistris le fa sorvegliare perché teme di "perdere" gli elettori? Nel senso definitivo, intendo.

giovedì 23 maggio 2013

La corte dei miracoli, a Napoli

Ieri mattina io ed un'amica ci siamo sedute ad un tavolino del bar a piazza Vanvitelli. Non lo facevo da tempo, io preferivo i tavolini della Fnac dove nessuno ti rompe le scatole, ma questa è un'altra storia.
E' che a stare così in mezzo alla strada vien da ricordare il buon Calindri, contro il logorio della vita moderna.... e pigliati un Cynar.
Noi solo un caffè ma in compenso c'è stato un tourbillon di mendicanti, venditori di accendini, di penne e blocchetti (marò le penne chi le usa più), qualcuno con la doppia passata. Il tempo di un caffè e quattro chiacchiere ed è ricominciato il giro. Mi sono sentita affibbiare un "cattiva" da un tizio forse albanese per ben due volte. E prima di andar via ci siamo addirittura assicurate che il cameriere ritirasse la mancia. Giuro, sembrava la corte dei miracoli.

La coda alla Fnac si è esaurita con l'esaurirsi del materiale in vendita e così siamo entrati a vedere quello che la calata degli unni ha lasciato. Devono aver fatto delle vere e proprie razzie. Scatoli vuoti gettati ovunque, segno che il contenuto si era involato. I dipendenti allucinati e pure preoccupati per il futuro, viste le notizie così vaghe. Per ora si sa soltanto che chiuderanno il 26 e nulla si sa della riapertura.
E comunque credo che siamo stati gli unici ad uscire senza comprare nulla.

domenica 19 maggio 2013

La domenica mattina

Dopo qualche giorno passato a Roma circondati da tutti i faccioni degli aspiranti sindaci appiccicati ovunque, posto preferito le palizzate della Metro B1 e C, si torna a casuccia.
E puntuale questa mattina il fisarmonicista depresso della domenica, che durante l'inverno si alterna con i fujenti con le loro grida belluine, suona una sconosciuta melodia, sempre la stessa,  una lagna ma una lagna così triste che gli butteresti i soldi per non sentirlo mai più.
E invece torna ..... soldi buttati, in tutti i sensi.

Perché Napoli tutto è fuorché una città tranquilla, lo sanno tutti. E allora mettiamoci il carico da undici: i cosiddetti artisti di strada. Vai a farti un giro per via Scarlatti e ogni dieci metri ne acchiappi uno. I due Rom padre e figlio che suonano i tamburi, opportunamente amplificati (oggi suonavano sulla canzone del Sarracino), gli africani con i bonghi, quelli che a dicembre si vestono da babbinatale, un gruppetto che suona canzoni napoletane, i Terzaclasse, gli unici bravi che si possono ascoltare, una ragazza ucraina che canta accompagnata dal pianista, non male. Ma tutti assieme è un castigo di Dio, credeteci, perché alcuni sono amplificati per coprire gli altri.
E i ragazzini urlanti,  e i cani che socializzano e la fila di FNAC che oggi era ancora più lunga di ieri, con la volante della polizia a latere, perché pare che ieri si sono pure menati.

E comunque io a Roma tutto 'sto bordello non l'ho mai visto, neanche in centro.
Al massimo incocci folte comitive che camminano compatte al seguito di ombrellini o sciosciamosche. Se sei capace di infilarti per passare, col cappero. Ti tocca aspettare che siano finiti, non nel senso definitivo, ovviamente.
Venerdì ce n'erano due di gruppi, sullo scalone dell'Ara Coeli, uno francese e uno americano, tutti rigorosamente vestiti con canottiere e calzoni bermuda, qualcuno anche sandalo e calzino.
E la signora addetta ai bagni all'Altare della Patria li ha messi in fila peggio di un SS, smistandoli maschi e femmine, di qua e di là. Dove ho scoperto che c'è un WC sempre libero per le emergenze, mai visto altrove.



sabato 18 maggio 2013

Ci vediamo alla FNAC

Eravamo in centomila .....


E chiedersi: ma erano di più in fila a Luca Giordano o a Roma alla manifestazione della FIOM?

lunedì 13 maggio 2013

Twitter de visu

Oggi alla ASL ero di controllo ortopedico. Armata come al solito di pazienza vedo sfilare due informatori accessoriati di borsoni che si infilano uno alla volta dal dottore. Il primo ha detto: un momento solo. E non è più venuto fuori. Il secondo era fuori che musichiava (brontolio sommesso) e noi lì ad aspettare e a vedere l'effetto che fa.
Prima del mio turno c'era una signora ottantenne armata di bastone, molto vispa e decisa che quando si è aperta la porta s'è alzata per entrare. Il dottore, facendo uscire il primo, si accingeva a far entrare il secondo, ma l'arzilla signora ha informato gli astanti che era il turno suo e non aveva nessuna intenzione di aspettare oltre.
Il giovanotto informatore secondo ha detto che lui stava lì per lavorare e la signora ha risposto: eh si, e io sono venuta per fare l'uncinetto. Giuvinò, io ho pagato per questa visita ben 40 euro di ticket e il dottore mi deve visitare, chiaro? E il medico zitto.
Gliele ha cantate de visu, e non stava su twitter, sapevàtelo.
A me le vecchiette napoletane mi fanno morire, hanno una prontezza di riflessi che sicuramente è dovuta al lungo allenamento con mariti, figli e nipoti scassambrelli. Lunga vita a tutte loro.

sabato 11 maggio 2013

Il borgo antico di Antignano

Alcuni giorni fa su un giornale vomerese c'era un articolo che parlava del borgo di Antignano.
Stanno ripulendo la piazzetta dove è aperto un chioschetto per le bibite e i pescivendoli hanno messo botti e barili a mo' di tavoli e cucinano il pesce che non è stato venduto al mattino. E' prevista anche l'apertura di una porchetteria e non dispero di vedere l'antica bancarella del tripparo in un'apoteosi di pere e musso.
E stamattina, avvolto da una folla di curiosi, il sindaco De Magistris ha inaugurato una palina dove viene descritto il borgo di Antignano come la parte più antica del Vomero.


Nella piazza un nugolo di vigili urbani, poliziotti e due defender della Finanza, quelli con gli schermi sui vetri.
Dopo, il sindaco si allontanava, protetto da guardie che gli facevano strada tra la folla e i commenti poco benevoli di persone che dicevano: ma chi lo tocca?
Son questi i momenti in cui si vede la caduta verticale dei consensi per il sindaco. Prima girava per le strade da solo, lo salutavano tutti e gli stringevano la mano.

Qui sotto, il borgo raffigurato in un quadro di Mimmo Piscopo, pittore vomerese.


E poi c'è sempre chi sfrutta l'occasione per denigrare. Avvoltoi che girano in cerchio in attesa che la preda muoia.


All'ANM .....

L'ANM per facilitare l'informazione agli utenti ha creato un' app che informa sul transito dei bus alle fermate. Basta inserire il codice della fermata che interessa e arriva l'informazione su quali bus arrivano, compreso i minuti di attesa.
L'app è utile, certo, solo che a volte non restituisce informazioni, visto che non ci sono bus in transito nemmeno nella prossima mezz'ora.
Ad ogni modo stamattina siamo stati fortunati. Consultando il cell ho visto che stava per arrivare un C38 tra tre minuti, quindi abbiamo aspettato.
Puntuale come la Svizzera, è arrivato, siamo saliti e ci siamo persino seduti.
Davanti alla D.M. c'era seduto un signore che lo ha guardato un po' incuriosito, poi ha guardato me ma nulla di più. Dopo qualche minuto si è alzato e ha detto: signori, biglietto.
Ecco perché ci aveva guardati. Noi eravamo saliti senza marcare perché avevamo l'abbonamento annuale e lui già pregustava una salatissima multa, anzi due. E invece niente, gli è andata buca. Io e la D.M. gli abbiamo fatto un grande sorriso e lui ha educatamente salutato ed è sceso.
Però bisogna dire che i controllori sono persone coraggiose, che rischiano ogni giorno una mazziata.
Se pensiamo che i viaggiatori passano un bel po' della loro vita sulle fermate ad aspettare che arrivi un carro bestiame, immaginiamo anche con quale spirito esibiscano il biglietto.

venerdì 10 maggio 2013

C'era una volta .......

Son tempi in cui l'evoluzione è continua, quasi giornaliera.
La mia generazione che ha cominciato a sentire musica con gli LP, facendo le copie con le audiocassette, è poi passata ai CD che sembravano una vera rivoluzione. Poi ci siamo poi accorti che i CD duravano meno degli LP ed erano anche più fragili.
Poi sono arrivati gli MP3, i siti da cui scaricarli e le lotte che sono state fatte a questi siti dalle case discografiche per far rispettare il copyright (in realtà non si rassegnavano a perdere il loro potere nella gestione della musica).
Ora non si scarica più niente, ci sono siti come Spotify che mettono a disposizione online migliaia di album, divisi per autore e addirittura bellissime playlist già compilate. Per esempio se abbiamo una festa possiamo scegliere playlist a tema e farle andare per tutta la serata, senza preoccuparci di cambiare i CD o di attaccare l'USB.
E questo per la musica. Ovviamente si sacrifica un po' la qualità e tutti quegli azzeccati che un tempo compravano gli hi-fi più sofisticati se ne faranno una ragione.

Per la fotografia sta accadendo più o meno la stessa cosa.
Noi si è partiti con le Nikon e si facevano belle foto con le pellicole, facendo al risparmio, che poi le pellicole e le carte da stampa costavano parecchio e i soldi erano pochini.
Poi con le fotocamere digitali abbiamo cominciato a fare migliaia di foto, inzeppando gli hard disk, che poi si scassano e ci lasciano orfani di tutto il nostro lavoro. Nel frattempo hanno prodotto reflex digitali, che fanno foto molto nitide e precise e con i vari Photoshop ci permettono modifiche ed effetti che mai avremmo sognato. E poi ci sono i cellulari che non solo scattano foto ma ci permettono di condividerle subito con gli amici, ovunque ci troviamo o di pubblicarle sui social network con Instagram.
Però quelle foto sono davvero brutte, indefinite, scure, sfocate, dovendo rispondere ad esigenze particolari, tipo misure e peso, altrimenti la connessione mobile non ci permette di trasferire.
E alla fine abbiamo comprato fotocamere sofisticatissime, che fanno anche filmati salvandoli su schede memoria e poi le mandiamo in giro al minimo delle possibilità, conservando tutto il resto sempre sugli hard disk che rischiano di schiattarsi, che ormai più nessuno masterizza DVD, lo spazio non basta.
Infine la qualità delle nostre foto diminuisce sempre di più, nessuno stampa più su carta perché al massimo ce le guardiamo sul monitor o su quelle idiotissime cornicette.
Nel frattempo le nostre foto antiche, stampate dopo le vacanze, sono sempre lì negli album, uguali, le possiamo anche scannerizzare e poi guardarcele sul monitor in un loop infinito.
A me questo fa un po' tristezza.

domenica 5 maggio 2013