Nisida

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giovedì 23 maggio 2013

La corte dei miracoli, a Napoli

Ieri mattina io ed un'amica ci siamo sedute ad un tavolino del bar a piazza Vanvitelli. Non lo facevo da tempo, io preferivo i tavolini della Fnac dove nessuno ti rompe le scatole, ma questa è un'altra storia.
E' che a stare così in mezzo alla strada vien da ricordare il buon Calindri, contro il logorio della vita moderna.... e pigliati un Cynar.
Noi solo un caffè ma in compenso c'è stato un tourbillon di mendicanti, venditori di accendini, di penne e blocchetti (marò le penne chi le usa più), qualcuno con la doppia passata. Il tempo di un caffè e quattro chiacchiere ed è ricominciato il giro. Mi sono sentita affibbiare un "cattiva" da un tizio forse albanese per ben due volte. E prima di andar via ci siamo addirittura assicurate che il cameriere ritirasse la mancia. Giuro, sembrava la corte dei miracoli.

La coda alla Fnac si è esaurita con l'esaurirsi del materiale in vendita e così siamo entrati a vedere quello che la calata degli unni ha lasciato. Devono aver fatto delle vere e proprie razzie. Scatoli vuoti gettati ovunque, segno che il contenuto si era involato. I dipendenti allucinati e pure preoccupati per il futuro, viste le notizie così vaghe. Per ora si sa soltanto che chiuderanno il 26 e nulla si sa della riapertura.
E comunque credo che siamo stati gli unici ad uscire senza comprare nulla.

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