Nisida

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giovedì 9 gennaio 2014

Nel bus

Una volta si chiamavano macchiette, io li chiamo siparietti e capita spesso di assistere a queste rappresentazioni in giro per la città.
Questa mattina ho preso l'autobus, il 130, che in questo periodo è un vero colpo di fortuna. Spesso le paline collegate risultano spente e pure l'App dell'Anm, consultata sulle fermate, risulta drammaticamente deserta.
Dicevo che ho preso il 130, ero quasi arrivata a Vanvitelli quando sono saliti due controllori. Hanno trovato un signore anziano che non aveva marcato il biglietto e come accade spesso è uscito subito l'avvocato difensore. Dichiaratosi avvocato e magistrato in pensione ha inveito contro i due che si sono difesi dicendo che stavano solo svolgendo il loro lavoro. Un altro signore è intervenuto dando sulla voce al magistrato e difendendo l'operato dei controllori, dandogli dell'ineducato. E meno male che ci trovavamo al Vomero, non oso pensare a come si sarebbe svolta la stessa conversazione a bordo dell'R2.
A questo punto è stato inevitabile per i due invitare il distinto signore senza biglietto a scendere per compilare il verbale.
Perché a volte se qualcuno si facesse gli affaracci suoi non sarebbe male; magari i due controllori avrebbero lasciato perdere, ma trovandosi in tal consesso sono stati costretti a verbalizzare e fare la multa all'incauto viaggiatore. Con tanti ringraziamenti.

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