Nisida

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giovedì 6 novembre 2014

'A cimma 'e scirocco

'A cimma 'e scirocco

Mentre a Roma si annunciano alluvioni, bombe d'acqua e allagamenti da tregenda, scuole chiuse, protezione civile in servizio permanente, a Napoli fa un caldo incredibile.
Dopo il picco di freddo di due sere fa che paventava la discesa del piumone dal mezzanino, pericolo scampato, restiamo con la copertella di mezzo termine.
Intanto le signore bene cacciano già le pellicce. Oggi si vedevano in giro parecchi piumini, senza pietà alcuna per le povere oche della Gabanelli mentre il Comune dava piglio alla deforestazione dei platani, spogliati vivi come da foto, colpevoli di avere acciaccato, con un ramo abbattuto dal fortunale di ieri, due persone.
Memore del detto napoletano (ropp'arrubbato 'e porte 'e fierro), il presidente della circoscrizione Vomero ha fatto sapere, tanto nessuno ci crede, che erano interventi già programmati.
Noi sappiamo invece che mettono mano sempre dopo che c'è scappato il morto e per fortuna stavolta no.
Dicevo del caldo, uno scirocco strano in concomitanza con l'estate di san Martino che mi ha ricordato un detto ormai in disuso: 'a cimma 'e scirocco.
Che in realtà avere 'a cimma 'e scirocco si riferisce alle persone, nervose, irascibili, meteoropatiche, condizionate dal soffiare dello scirocco al massimo.
Anto', fa caldo!

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