No, non sono diventata una vecchia bizzoca, è che sono andata a un funerale purtroppo e il prete, di colore (che a quanto pare immigriamo anche i preti), ha letto il salmo 23, chiamato anche Salmo di Davide che non conoscevo, tra una folla di persone che lo sapeva a memoria.
« Salmo. Di DavideIl Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. »
"Non temerò alcun male" è la frase che mi ha ricordato il titolo di un libro letto molti anni fa di Robert Heinlein, che in effetti nulla ha a che vedere con temi biblici.
E' la storia di un miliardario che arrivato al termine della sua vita decide di far trapiantare il suo cervello sul corpo di un "donatore".
Certo che è strano. Si va in chiesa per salutare qualcuno che non c'è più e la mente si mette a vagare tra la spazzatura che è rimasta in giro nel nostro cervello, creando collegamenti inverosimili.